Carcare, il sindaco querela i no vax: dopo le scritte sui muri attacco sui social alla sua persona
- Postato il 24 ottobre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Carcare. Muri del cimitero imbrattati da scritte no vax, anche sui social prosegue la campagna dei cosiddetti “guerrieri vivi” che attaccano il sindaco di Carcare sulla pagina Facebook istituzionale del Comune.
Ecco quindi la decisione del primo cittadino di presentare formale denuncia per risalire all’identità di chi si cela dietro un profilo fake. “Lo scorso 15 ottobre è stato pubblicato un post informativo relativo ad atti vandalici occorsi presso il cimitero municipale, consistenti nell’imbrattamento dei muri con scritte riconducibili a propaganda No Vax. A seguito della pubblicazione del suddetto post, alcuni soggetti hanno commentato pubblicamente con espressioni gravemente offensive, lesive della mia reputazione, onorabilità e dignità personale e istituzionale, attribuendomi qualifiche infamanti e accuse deliranti, con modalità idonee a raggiungere un numero indeterminato di destinatari, trattandosi di contenuti visibili a chiunque acceda alla suddetta pagina”, prosegue Mirri.
In particolare, il sindaco si riferisce ai seguenti commenti: “Ecco l’ennesimo nazi sindaco servo di una èlite nazicom globalista pedosatanista che si indigna per le scritte di verità che denunciano un vax genocidio in atto” e anche “Da bravo collaborazionista colluso con un sistema assassino ti indigni per delle scritte sul muro ma zitto di fronte a milioni di morti e malati per un vaccino letale creato apposta per depopolare”.
E conclude: “Tali affermazioni, oltre ad essere palesemente false e prive di qualsivoglia fondamento, risultano gravemente diffamatorie, connotate da contenuti calunniosi e da un linguaggio violento e denigratorio, idoneo a suscitare discredito nei miei confronti sia come persona fisica che come pubblico ufficiale. Le espressioni utilizzate integrano gli estremi del reato di diffamazione aggravata ai sensi dell’art. 595, commi 2 e 3, c.p., in quanto commesse mediante un mezzo di pubblicità (social network) e con riferimento alla mia funzione pubblica. Si ravvisa altresì la sussistenza di elementi riconducibili all’ingiuria e all’odio ideologico, con potenziale rilevanza anche ai sensi dell’art. 604-