Case di comunità aperte a Genova: ecco dove trovare i medici di famiglia e in quali orari
- Postato il 4 novembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Quali sono le case di comunità attive a Genova con medici di medicina generale? E in quali orari si possono trovare? Lo ha chiesto in consiglio regionale la capogruppo di Avs Selena Candia, anche sulla scorta dell’appello del presidente Marco Bucci a non intasare i pronto soccorso per le patologie meno gravi, rivolgendosi invece alle strutture della sanità territoriale. A rispondere è stato l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò.
Case di comunità a Genova, medici e orari
Nel territorio della Asl 3 risultano oggi attive sei case di comunità:
• Struppa, in cui è presente il medico di assistenza primaria a ruolo unico (Ruap) in orario diurno dal lunedì al venerdì, con continuità assistenziale ambulatoriale notturna e nei festivi.
• via Archimede, in cui è presente medico Ruap in orario diurno dal lunedì al venerdì, con continuità assistenziale ambulatoriale notturna e nei festivi.
• Voltri con la presenza del medico di medicina generale.
• Pegli con medico Ruap in orario diurno, con continuità assistenziale domiciliare notturna e nei festivi.
• Sestri Ponente (via Soliman) con Ruap dal lunedì al venerdì
• Borgo Fornari con Ruap
• Recco con Ruap dal lunedì al venerdì con continuità assistenziale domiciliare notturna e nei festivi.
Case di comunità nel Tigullio, medici e orari
In Asl 4 attualmente sono operative le case di comunità ubicate a Rapallo e a Chiavari, mentre quella situata a Sestri Levante sarà attivata entro marzo 2026. In tutte e tre le case di comunità la presenza medica è variamente distribuita in base al numero dei medici Ruap e degli ex medici di continuità assistenziale. Nello specifico i servizi previsti sono i seguenti:
• Rapallo: servizio di continuità assistenziale sempre attivo che garantisce sia attività domiciliare che ambulatoriale (quest’ultima di norma tra le 20 e le 24); l’ambulatorio di bassa complessità è attivo durante la notte e nel fine settimana; la presenza di medici Ruap è garantita in orario diurno, ma recentemente è stata ridotta a 12 ore giornaliere per sopraggiunto limite nel numero di assistiti.
• Chiavari: servizio di continuità assistenziale sempre attivo, sia per attività domiciliare che ambulatoriale (quest’ultima di norma tra le 20 e le 24); l’ambulatorio di bassa complessità è attivo i giorni feriali sempre per 12 ore al giorno, 5 giorni su 7, con la presenza di medici Ruap.
• Sestri Levante (avvio previsto entro marzo 2026): ambulatorio bassa complessità attivo in orario diurno per tutti i giorni della settimana; il fine settimana tendenzialmente il servizio sarà garantito dai medici della continuità assistenziale, con sola attività ambulatoriale, mentre nei giorni feriali saranno presenti medici Ruap per circa 6 ore al giorno.
Come si accede al servizio
L’accesso alle case di comunità a Genova avviene tramite visite dirette con i medici di medicina generale (senza prenotazione), oppure tramite il punto unico di accesso per informazioni e orientamento, e per prenotare altre prestazioni tramite il Cup. Il problema, però, resta il personale, sia nelle case di comunità sia nei pronto soccorso, per non parlare degli studi dei medici di famiglia, che si ritrovano a gestire pazienti in numero ben superiore a quello previsto dalla legge.
Candia (Avs): “Bucci invita i cittadini ad andare nelle case di comunità, ma manca il personale”
“Bucci invita i liguri ad andare nelle case di comunità in caso di codici bianchi o verdi, ma la maggior parte di queste strutture è ancora chiusa e in quelle già aperte c’è carenza di operatori sanitari – denuncia Candia -. La Regione Liguria ha recentemente avviato la campagna istituzionale per illustrare ai cittadini il ruolo delle case di comunità. Ad oggi, però, su 32 case di comunità, solo la metà è stata inaugurata. Ma anche dopo l’inaugurazione, da quanto emerso in aula dalle dichiarazioni dell’assessore, è evidente non ci siano ancora i pediatri, mentre i medici di famiglia sono presenti solo in determinate fasce orarie. Siamo ben lontani dal servizio h24 previsto dal decreto ministeriale 77. Quindi come fanno i pazienti, come dice Bucci, ad andare nelle case di comunità in caso di emergenza, se di sera e nei weekend sono chiuse e metà sono ancora da aprire?”, conclude Candia.