Catanzaro, truffe in ospedale e liste d’attesa pilotate: 12 indagati e due arresti
- Postato il 1 luglio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Catanzaro, truffe in ospedale e liste d’attesa pilotate: 12 indagati e due arresti
Truffe in ospedale: sanità “privatizzata” e liste d’attesa pilotate: due agli arresti domiciliari, un dirigente medico dell’A.o.u. Dulbecco di Catanzaro e una segretaria di uno studio medico privato; Dodici gli indagati
CATANZARO – Una gestione, ritenuta dagli inquirenti di fatto “privatizzata” delle liste d’attesa del U.O.C. – Oculistica dell’Ospedale di Catanzaro, è finita al centro delle indagini di polizia giudiziaria, dirette dalla procura di Catanzaro e svolte dal Gruppo Tutela spesa pubblica del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catanzaro. I militari hanno dato esecuzione ad una ordinanza cautelare di arresti domiciliari nei confronti di due persone, accusate di associazione a delinquere, peculato, concussione, truffa aggravata e interruzione di pubblico servizio nonché, limitatamente a uno dei destinatari del provvedimento, di falsità ideologica e autoriciclaggio. Sono finiti ai domiciliari un dirigente medico dell’A.o.u. “Renato Dulbecco” e la segretaria di uno studio medico privato; sono complessivamente indagate 12 persone.
Contestualmente, si è proceduto a dare esecuzione, nei confronti di cinque degli indagati, ad un provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca di denaro e beni di valore pari al profitto dei reati loro contestati, nella misura complessiva di 984.762,23 euro.
Secondo gli inquirenti ad emergere è “un’associazione per delinquere, composta da due dirigenti medici del reparto di Oculistica e da un’infermiera dell’ambulatorio di Oculistica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Catanzaro nonché dalla segretaria dello studio privato dove uno dei medici svolgeva irregolarmente attività libero-professionale”. Contestati inoltre reati “funzionali alla gestione illecita delle procedure delle liste d’attesa presso il reparto di Oculistica dell’ospedale”.
Secondo l’accusa alcuni medici in servizio nel nosocomio pubblico effettuavano interventi chirurgici su pazienti previamente visitati, a pagamento, durante lo svolgimento di attività extra-istituzionale privata. Garantivano così loro un trattamento ”privilegiato” rispetto ai pazienti ambulatoriali che avevano osservato le disposizioni per l’accesso alla prestazioni sanitarie pubbliche e che erano stati inseriti nelle rispettive liste di attesa. In tal modo, si sottolinea nella nota degli inquirenti, si alimentava “di fatto, un sistema privato di prenotazioni e prestazioni erogate gratuitamente dall’ospedale”.
Con questo modus operandi si era determinata, secondo l’accusa della procura di Catanzaro, “una “privatizzazione” del reparto di Oculistica, con evidenti ricadute negative sulla qualità del servizio pubblico offerto, stante la dilatazione dei tempi di attesa per accedervi”.
Dalle indagini è emerso che cinque medici, nonostante avessero optato per il rapporto di lavoro esclusivo in favore della struttura pubblica, svolgevano attività extra-istituzionale presso studi e cliniche private, anche convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, con correlativo danno, per l’Azienda ospedaliero-universitaria e/o per l’Università degli studi Magna Graecia di Catanzaro, ritenuto dagli inquirenti complessivamente pari a 984.762,23 euro.
Il Quotidiano del Sud.
Catanzaro, truffe in ospedale e liste d’attesa pilotate: 12 indagati e due arresti