C’è un motore d’oro nel Sangone, “IDOLO” di Mike Nelson trasforma Mirafiori

  • Postato il 17 ottobre 2025
  • Cultura
  • Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Un motore FIAT dorato che emerge dalle acque del Sangone, a volte visibile, a volte nascosto: è “IDOLO”, la nuova opera di Mike Nelson, artista britannico di fama internazionale, che inaugura “Mirafiori dopo il Mito | Arte”, programma dedicato all’arte contemporanea e alla valorizzazione del paesaggio urbano di Mirafiori sud.

Il progetto, promosso dalla Fondazione della Comunità di Mirafiori, nasce con l’obiettivo di esplorare come l’arte possa rigenerare i territori periurbani, intrecciando creatività, memoria e partecipazione collettiva. Una visione in linea con i principi della New European Bauhaus, iniziativa dell’Unione Europea che unisce sostenibilità, inclusione e bellezza nei processi di trasformazione urbana.

Mike Nelson e il motore d’oro nel Sangone

Durante la sua visita a Mirafiori, Mike Nelson è rimasto affascinato dalla natura selvaggia del torrente Sangone e dal suo immaginario cinematografico – qui, negli anni ’50, Gian Paolo Callegari girò i film ispirati ai romanzi d’avventura di Emilio Salgari.

Da questa suggestione nasce IDOLO: un motore FIAT 650 N con componenti dorate, collocato nelle acque basse del torrente. L’opera gioca con la luce e con i riflessi dell’acqua, evocando l’idea di un tesoro perduto, un frammento di civiltà industriale restituito alla natura.

L’artista ha voluto così indagare il rapporto tra industria e ambiente, tra obsolescenza e rinascita, facendo dialogare il passato produttivo di Mirafiori con la sua vocazione contemporanea alla rigenerazione.

L’arte come motore di comunità

«Con IDOLO si apre per Mirafiori una stagione di ricerca che, attraverso il linguaggio universale dell’arte, accompagnerà questo territorio alla scoperta dei suoi talenti e delle sue identità future» spiega Anna Rosaria Toma, presidente della Fondazione della Comunità di Mirafiori.

Un percorso condiviso anche dalle istituzioni cittadine.
L’assessora alla Cultura Rosanna Purchia sottolinea come l’opera «inviti a riflettere su come la storia di Torino possa continuare a parlare alle cittadine e ai cittadini di oggi, offrendo un’occasione per sentirsi parte di una storia condivisa e in continua trasformazione».

Per Francesco Tresso, assessore alla Cura della città, Verde pubblico e fiumi, il progetto valorizza un luogo simbolico: «Il parco fluviale del Sangone è uno spazio in cui natura e memoria storica convivono; portare qui un’opera d’arte contemporanea significa riconoscere il fiume come elemento vivo di connessione tra territori e comunità.»

Il Tavolo delle Idee: cinque esperte per una visione condivisa

Il progetto “Mirafiori dopo il Mito | Arte” nasce da un percorso di co-progettazione triennale (2023–2026) che ha coinvolto cinque figure di rilievo del panorama culturale e urbanistico torinese, riunite nel Tavolo delle Idee:

Francesca Comisso, co-fondatrice di a.titolo

Marianna Vecellio, curatrice del Castello di Rivoli

Rita Cararo, urban planner e presidente Kallipolis

Orietta Brombin, curatrice del PAV – Parco Arte Vivente

Chiara Lucchini, architetta di Urban Lab Torino

Le cinque esperte hanno orientato la selezione verso un artista capace di dialogare con il territorio, realizzando un’opera site specific e inclusiva. La scelta è ricaduta su Nelson, per la sua capacità di far emergere, attraverso materiali industriali recuperati, storie e tensioni sociali che si intrecciano ai luoghi.

Mirafiori dopo il mito: arte, memoria e futuro

Con l’arrivo di IDOLO, Mirafiori si prepara a vivere una nuova stagione culturale.
Non più soltanto il quartiere simbolo dell’epopea industriale torinese, ma un laboratorio di rigenerazione artistica e ambientale, dove il passato diventa linfa per nuove identità condivise.

“Mirafiori dopo il Mito | Arte” conferma Torino come una delle capitali europee dell’arte contemporanea pubblica, capace di far dialogare centro e periferia, memoria e innovazione, arte e comunità.

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Quotidiano Piemontese

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