Che gli Usa ci scarichino o meno, la soluzione è comunque il riarmo: ora la verità la dicono i banchieri

  • Postato il 10 luglio 2025
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di Riccardo Capanna

Il 10 luglio, per farci capire chi davvero comanda al mondo, il Sole24Ore ha aperto con due pagine di intervista a Jamie Dimon, ceo di JpMorgan Chase (JpM) — quinta società d’investimento per capitale gestito (4 mila miliardi di dollari) — reduce da un incontro a Palazzo Chigi, senza alcuna foto ufficiale, con la premier Giorgia Meloni (perché lei è la “sovranista”). E c’è voluto lui per ribadire una sacrosanta verità: “Trump non dovrebbe essere giudicato per ciò che dice, ma per ciò che fa. E se guardo alle azioni piuttosto che alle parole, vedo che Trump non ha lasciato la Nato e continua a fornire armi all’Ucraina, il che è molto importante: non penso che rinuncerà a trovare una soluzione all’Ucraina. Inoltre, le truppe statunitensi non hanno lasciato l’Europa, sono ancora qui!”.

Aggiungiamo pure che alcune truppe americane sono state spostate dalla Germania all’Ungheria, segnalando un cambiamento ma non una perdita d’interesse per il fronte europeo, e che a marzo sono state consegnate le nuove bombe atomiche per la base italiana di Aviano, consegna un po’ particolare per un’amministrazione che, ci dicono il Corriere della Sera e i suoi figli minori, si sta disinteressando all’Europa.

La particolarità — dove “particolarità” è un eufemismo per indicare l’abolizione della logica aristotelica — è che sia il Corriere sia Dimon sostengono il riarmo europeo. Il primo dice: dobbiamo riarmarci poiché gli Usa stanno abbandonando l’Europa; il secondo dice: dobbiamo riarmarci (“L’Europa dovrebbe fornire equipaggiamenti migliori ai suoi eserciti, addestrare meglio le sue truppe, e produrre più attrezzature militari”) poiché gli Usa non stanno abbandonando l’Europa. Se A è uguale a B, anche non-A è uguale a B. Qualunque cosa succeda, la soluzione è sempre e solo una: riarmiamoci.

Ma c’è una particolarità: se i giornali sostengono il riarmo con una balla (Trump non ne vuole sapere più nulla dell’Europa, anzi è a tratti un amicone di Putin), il banchiere Dimon non si fa problemi a dire sì a esso con schiettezza e senza cadere nella propaganda — ovviamente, perché ci guadagna, essendo le società d’investimento come JpM, BlackRock & C. i maggiori shareholders delle principali fabbriche di armi al mondo.

Siamo arrivati a un punto in cui i giornalisti mentono e i banchieri dicono la verità. Quasi quasi, mi riarmo anch’io e, con pentola in testa e coperchio come scudo rigorosamente targati JpM, osservo il motto di Full Metal Jacket: “È un mondo spietato, figliolo: bisogna tener duro fino a quando passerà questa mania della pace”.

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Il Fatto Quotidiano

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