“Ci hanno dato i resti sbagliati, è un orrendo pasticcio”: la rabbia dei familiari delle vittime dello schianto del volo Air India
- Postato il 26 luglio 2025
- World News
- Di Il Fatto Quotidiano
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A oltre un mese dal disastro aereo del volo Air India, precipitato il 12 giugno ad Ahmedabad, emerge un nuovo, straziante capitolo per i familiari delle vittime britanniche. Almeno due famiglie che attendevano il ritorno a casa dei propri cari per celebrare il funerale, si sono viste recapitare i resti di altre persone. A denunciare quello che è stato definito un “orrendo pasticcio” è l’avvocato James Healy-Pratt, che rappresenta legalmente 20 famiglie del Regno Unito che hanno perso i propri cari nella tragedia in cui sono morte 241 persone a bordo (tra cui 52 cittadini britannici), oltre a diverse vittime a terra.
“L’identificazione e la restituzione dei resti delle vittime è stata macchiata da gravi errori“, ha dichiarato Healy-Pratt, spiegando che le discrepanze sono state scoperte solo grazie a un’indagine avviata da un medico legale britannico, che ha disposto il controllo del DNA sui corpi rimpatriati. Il Daily Mail ha riportato i dettagli di due casi emblematici. In un primo caso, una famiglia ha ricevuto una bara con il nome del proprio caro, ma è stata avvisata dalle stesse autorità all’ultimo minuto, poco prima della cerimonia funebre, che all’interno c’erano i resti di un altro passeggero. In una seconda bara, invece, pare fossero stati deposti i resti dilaniati di due persone diverse.
La denuncia assume un peso politico enorme a causa della sua tempistica. La notizia è esplosa proprio mentre il primo ministro indiano, Narendra Modi, è atteso in queste ore a Londra per una visita ufficiale, durante la quale siglerà un importante accordo di libero scambio tra India e Regno Unito con il suo omologo, Keir Starmer. Secondo l’avvocato Healy-Pratt, questo delicato e doloroso argomento sarà inevitabilmente discusso durante l’incontro tra i due leader. Interpellato dal Daily Mail, il governo indiano, tramite il portavoce del ministero degli Esteri Randhir Jaiswal, ha fornito una risposta concisa: “Stiamo lavorando con il Regno Unito per risolvere il problema“. Dal canto suo, il governo britannico, che ha curato il rimpatrio dei corpi, ha precisato che l’identificazione delle vittime è compito delle autorità del Paese in cui è avvenuto l’incidente, in questo caso l’India. Un compito, sottolineano da Londra, reso estremamente complesso dalle circostanze dello schianto, che ha causato la morte di 241 delle 242 persone a bordo del Boeing 787 Dreamliner, più le vittime a terra, per un totale di almeno 260 decessi.
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