Cina, export verso gli USA in calo del 27% a settembre

  • Postato il 13 ottobre 2025
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  • Di Agi.it
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Cina, export verso gli USA in calo del 27% a settembre

AGI - Le esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti sono diminuite del 27% a settembre rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, segnando il sesto calo consecutivo, mentre le esportazioni complessive del Paese hanno registrato la crescita più rapida degli ultimi sei mesi. È quanto emerge dai dati diffusi  lunedì dall’Amministrazione generale delle dogane.

Dal report si evince che le esportazioni complessive della Cina sono aumentate dell’8,3% su base annua, raggiungendo i 328,5 miliardi di dollari. Il dato è superiore alle attese degli economisti e in accelerazione rispetto al +4,4% registrato ad agosto.

Le importazioni hanno segnato un incremento del 7,4% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, secondo gli analisti, la domanda interna rimane debole a causa della contrazione del mercato immobiliare e delle incertezze economiche complessive. Le esportazioni verso gli Stati Uniti continuano a risentire delle tensioni commerciali e delle politiche economiche introdotte dall’amministrazione statunitense, che ha imposto nuovi dazi con l’obiettivo di riportare la produzione manifatturiera nel Paese.

Ad agosto le esportazioni verso gli Stati Uniti erano già diminuite del 33%. Nel frattempo, la Cina ha rafforzato i rapporti commerciali con altre regioni: le spedizioni verso il Sud-est asiatico sono aumentate del 15,6% su base annua, quelle verso l’America Latina del 15% e quelle verso l’Africa del 56%.

“Il contesto esterno rimane complesso e difficile. Il commercio cinese deve affrontare crescenti incertezze e sfide”, ha dichiarato Wang Jun, viceministro dell’agenzia doganale cinese aggiungendo che “Sarà necessario intensificare gli sforzi per stabilizzare gli scambi nel quarto trimestre.” Secondo Gary Ng, economista senior di Natixis, “le esportazioni cinesi continuano a mostrare resilienza, grazie ai costi contenuti e alla scarsa possibilità di sostituzione a livello globale, nonostante l’aumento dei dazi”.

Ng ha tuttavia avvertito che “i controlli sulle esportazioni rappresentano un rischio crescente: se dovessero intensificarsi, potrebbero compromettere le catene di approvvigionamento a livello internazionale”. Le tensioni tra Pechino e Washington si sono accentuate dopo le dichiarazioni del presidente Donald Trump, che ha minacciato nuovi dazi del 100% sui prodotti cinesi e ulteriori restrizioni alle esportazioni di software critici. In risposta, la Cina ha annunciato nuove tasse portuali per le navi americane e l’estensione dei controlli sulle esportazioni di batterie agli ioni di litio, terre rare e tecnologie correlate.

Le nuove misure, secondo i media statunitensi, rischiano di compromettere i preparativi per un possibile incontro tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping, previsto per la fine di ottobre.

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Agi.it

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