Cinque piazze poco conosciute di Roma da non perdere

Non c’è stagione in cui Roma non abbia vie e piazze affollate di turisti. Succede in questi mesi in cui la capitale è il cuore del Giubileo 2025, ma succede in ogni altro momento dell’anno. Dalle torride giornate estive ai tiepidi pomeriggi d’inverno, dalle piacevolissime ore della primavera alle settimane autunnale che regalano temperature più che gradevoli. Insomma, come si dive, Roma è sempre una buona idea. Ovviamente il lato negativo è che non esiste davvero un periodo in cui la città non sia stracolma di visitatori, con conseguenti tempi di attesa e code agli ingressi delle tappe imprescindibili.

Ma la magia dell’Urbe è che regala angoli nascosti, meno noti, ma altrettanto caratteristici che si possono scoprire lontano dagli itinerari più inflazionati. Piazze, quartieri, chiese, fontane e gioielli dell’architettura che non tutti conoscono si rivelano, infatti, in maniera quasi sorprendente immergendo il turista (e non solo) nell’atmosfera più autentica di Roma. Oltre a Piazza San Pietro, Piazza Navona, Spagna e la Fontana di Trevi ci sono angoli poco frequentati in cui arte, cultura e tradizioni non lasciano delusi.

Abbiamo selezionato cinque piazze poco conosciute, al di fuori dei tracciati mainstream, per un percorso rilassante nel cuore della Città Eterna. Dai tesori di Trastevere al caratteristico quartiere Coppedè, passando per Campo Marzio per scoprire poi due fontane da non perdere.

Piazza Mincio nel quartiere Coppedè

Tra via Salaria e via Nomentana, si trova Piazza Mincio nel quartiere Coppedè. Non si tratta, in realtà, di un vero e proprio quartiere, ma di un complesso di 26 palazzine e 17 villini progettati tra il 1915 e il 1927. A firmarli l’architetto Gino Coppedè, da cui prende il nome, che ha scelto di caratterizzare questo spazio in maniera curiosa. Qui, infatti, l’eclettismo la fa da padrone con elementi Liberty, Art Déco, gotici, medievali, barocchi e persino assiro-babilonesi.

L’ingresso monumentale è segnato da un grande arcone decorato e al centro si apre Piazza Mincio dove si può ammirare la Fontana delle Rane, omaggio alle opere berniniane: una vasca bassa e dinamica da cui dodici rane spruzzano sottili getti d’acqua.

Quartiere Coppedè Roma
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Vista del caratteristico quartiere romano di Coppedè

Tutt’attorno edifici che sembrano usciti da un racconto fantastico come la Palazzina del Ragno, con il suo grande ragno scolpito, e il Villino delle Fate in marmo travertino, terracotta e vetro. E se vi sembra di aver già visto quegli edifici, non vi sbagliate perché il Coppedè ha affascinato più di un regista. Dario Argento, per esempio, vi ha girato Inferno e L’uccello dalle piume di cristallo.

Come si raggiunge: Il quartiere Coppedè è servito da diverse linee autobus, tra cui le linee 3BUS, 83 e 92, che fermano vicino a Via Tagliamento o Piazza Mincio. In alternativa, la stazione metro più vicina è Policlinico (Linea B), da cui si può proseguire a piedi o con bus locali.

Piazza di San Cosimato a Trastevere

La seconda proposta di visita ci porta a Trastevere, con i suoi vicoli e le botteghe storiche. Camminando si incontra Piazza San Cosimato, dalla storia millenaria e centro della vita di quartiere. Il motivo è presto detto: in questo perimetro ha luogo il mercato rionale, tradizione che si rinnova ogni mattina dagli Anni Venti del secolo scorso, quando fu riqualificata. Nata come spiazzo sterrato per fiere, ha dunque conservato la sua vocazione popolare.

Bancarelle colorate, profumi e voci familiari animano la piazza  quotidianamente e per questo è il posto perfetto per immergersi nell’atmosfera trasteverina più autentica. A dare il nome alla piazza è l’antico Monastero dei Santi Cosma e Damiano, fondato intorno all’anno 950 come rifugio monastico.

La storia, nei secoli, ha visto l’edificio cambiare più volte destinazione, trasformandosi in ospedale e poi in ospizio. Oggi, la chiesa e il chiostro romanico fanno parte dell’Ospedale Nuovo Regina Margherita.

Come si raggiunge: è ben collegata con linee bus che attraversano Trastevere; ad esempio, la linea 75 da Termini porta nelle vicinanze della piazza. Si può optare anche per il tram 3 arrivando in zona Trastevere e poi camminare fino a San Cosimato.

Piazza di Sant’Ignazio nel cuore di Campo Marzio

Proseguiamo quindi l’itinerario raggiungendo il Rione Campo Marzio, a pochi passi dal Pantheon e da Piazza di Montecitorio. Qui si apre una delle piazze più scenografiche e sorprendenti di Roma, ovvero Piazza di Sant’Ignazio che prende il nome dall’omonima chiesa. A colpire è soprattutto la struttura urbanistica e architettonica di stampo tardo barocco e rococò progettata da Filippo Raguzzini. Era il 1727 e l’obiettivo era dare una sistemazione armoniosa allo spazio.

Roma Piazza Sant'Ignazio
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Vista di Piazza Sant’Ignazio, nel centro storico di Roma, di fronte alla Chiesa di San Ignazio di Loyola

Quindi, Raguzzini scelse un’impostazione del tutto innovativa: nessun edificio pubblico, ma una sequenza di abitazione private, primo esempio di edilizia “borghese” voluta dalla nobiltà romana. Come in una sorta di teatro urbano, le case costituiscono un impianto scenografico in un gioco di curve e controcurve di grande dinamismo. Spicca, al centro, un palazzo  dalla curiosa pianta triangolare che ospita oggi il Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

Come si raggiunge: è servita da numerose linee urbane e si raggiunge con facilità a piedi da molte fermate metro e bus centrali.

Piazza di San Simeone al rione Parione

Piazza San Simeone è uno degli angoli più intimi nel centro storico di Roma, non lontana da via dei Coronari e Piazza Navona. Il suo nome risale alla chiesa di cui oggi resta la sola facciata mentre oggi è dominata dal maestoso Palazzo Lancellotti, eretto in epoca tardo rinascimentale su progettato da Francesco Capriani da Volterra e completato da Carlo Maderno (colui, per dire, che realizzò la facciata della Basilica di San Pietro).

Agli angoli del palazzo due edicole settecentesche e, all’interno, un cortile porticato che conserva bassorilievi e decorazioni in stucco. Nella storia, l’edificio ha visto avvicendarsi numerosi episodi, alcuni anche curiosi. Uno di questi, per esempio, riguarda il portale del Domenichino sulla facciata: fu murato nel 1870 dal principe Lancellotti in segno di protesta contro l’annessione di Roma al Regno d’Italia, e riaperto solo nel 1929, dopo i Patti Lateranensi. Last but not least, a completare questo angolo di Roma si trova la fontana di Giacomo della Porta con due vasche circolari sovrapposte e sottili getti d’acqua.

Come si raggiunge: essendo nel centro storico, si può arrivare con bus urbani dal centro (ad esempio linee che passano per piazza Navona / Corso Vittorio Emanuele) e poi proseguire a piedi.

Piazza Mattei e la Fontana delle Tartarughe

Roma Fontana delle Tartarughe
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Dettaglio della Fontana delle Tartarughe in Piazza Mattei a Roma

Quinta, e ultima, piazza che vogliamo scoprire, è nel Rione Sant’Angelo. Si tratta di piazza Mattei, tra gli ambienti più eleganti e raccolti di Roma e vede, al centro, la Fontana delle Tartarughe, considerata da molti una delle più graziose della città anche grazie al tocco nientemeno che di Gian Lorenzo Bernini. Fu progettata tra il 1581 e il 1588 dallo stesso della Porta di Piazza San Simeone e realizzata dallo scultore fiorentino Taddeo Landini.

Su quattro conchiglie di marmo bianco si ergono altrettanti giovani efebi in bronzo ritratti nel gesto di aiutare le tartarughe berniniane a entrare nella vasca superiore. Una scena curiosa certamente che non manca mai di incuriosire grandi e piccini. Ma le curiosità riguardano anche l’edificio della famiglia Mattei che intreccia arte e leggenda. Si racconta infatti che il duca Mattei, caduto in disgrazia per la passione del gioco, abbia voluto dimostrare il suo ingegno agli occhi del futuro suocero.

Per rivendicare la propria autorevolezza, lo invitò in piazza per mostrargli proprio quella fontana “sorta dal nulla” in una notte. Per ricordare l’episodio, la finestra del palazzo dalla quale i due si erano affacciati venne murata. E così rimane oggi.

Come si raggiunge: si può arrivare a piedi da zone centrali come via Giulia o via del Portico d’Ottavia. La stazione metro più vicina è Circo Massimo (Linea B).

Autore
SiViaggia.it

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