Come eliminare la fastidiosa resina dalla carrozzeria senza danneggiare l’auto

  • Postato il 20 giugno 2025
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Quando si cerca riparo dal sole estivo, parcheggiare sotto un albero sembra una buona idea. Ma spesso, al ritorno, ci si ritrova con un problema ben più fastidioso del caldo: la carrozzeria dell’auto punteggiata da piccole gocce appiccicose, simili a colla. È resina, e toglierla non è né veloce né intuitivo. Ecco perché si forma, come agisce sulle superfici e – soprattutto – come eliminarla in modo efficace, senza rovinare la vernice.

Perché c’è la resina sull’auto?

Durante l’estate, molti alberi – tra cui pini, abeti e tigli – rilasciano sostanze viscose come resina o melata. La prima è un prodotto naturale del legno, la seconda deriva dall’attività di insetti come afidi e cocciniglie. Entrambe, se depositate su superfici calde (come la lamiera di un’auto esposta al sole), si induriscono rapidamente e aderiscono alla vernice.

Il risultato è una macchia lucida, difficile da togliere, che può danneggiare il trasparente protettivo se lasciata lì troppo a lungo. Il problema è doppio: la resina non solo compromette l’estetica, ma a lungo andare può aggredire il rivestimento della carrozzeria, opacizzandolo o, nei casi più gravi, penetrandolo.

Come rimuovere la resina in modo corretto

Il metodo “fai da te” più comune – ovvero grattare o strofinare con forza – è anche il più rischioso. Il rischio di lasciare micrograffi sulla vernice o di opacizzare il trasparente è concreto. Per fortuna esistono prodotti specifici che permettono di rimuovere la resina in sicurezza, senza danneggiare la superficie.

Sul mercato si trovano diversi spray specifici per resina, sviluppati da brand noti nel settore car care. Funzionano in modo semplice: basta spruzzare il prodotto direttamente sulla zona interessata, attendere qualche minuto affinché ammorbidisca il deposito, poi rimuovere il residuo con un panno in microfibra pulito. In alcuni casi può essere necessario ripetere l’operazione o utilizzare un secondo panno leggermente inumidito.

L’importante è non intervenire mai a carrozzeria calda: meglio aspettare che si raffreddi o, se possibile, operare in ombra. Anche il lavaggio preliminare dell’auto (meglio se a mano) è utile per eliminare polvere e sabbia che potrebbero graffiare durante il trattamento.

Attenzione ai rimedi della nonna

In rete circolano numerosi suggerimenti alternativi: dall’alcol isopropilico all’olio di oliva, passando per acetone o benzina leggera. Sebbene alcuni possano funzionare, vanno maneggiati con cautela: molti di questi solventi aggrediscono anche la vernice, soprattutto su quelle già usurate. Se proprio si vuole tentare un rimedio casalingo, meglio provarlo prima su una parte nascosta dell’auto e, in ogni caso, evitare di lasciarlo agire per troppo tempo.

Naturalmente, il miglior modo per evitare il problema è tanto semplice quanto elementare: non parcheggiare sotto certi alberi, specialmente in estate. Se non è possibile evitarlo, una soluzione può essere l’utilizzo di un telo copriauto, meglio se traspirante e con strato interno antigraffio. Anche una ceratura periodica della carrozzeria (o un trattamento nanotecnologico idrofobico) può aiutare: la resina aderisce con meno forza e si rimuove più facilmente. In caso di esposizione ripetuta, è consigliabile controllare l’auto con regolarità: rimuovere subito i residui di resina rende il lavoro molto più semplice e riduce al minimo i danni alla superficie.

La resina una minaccia, ma si può contrastare

La resina non è solo un fastidio estetico: se trascurata, può diventare una vera minaccia per la carrozzeria. Con i giusti prodotti spray, un po’ di pazienza e le precauzioni adeguate, è possibile rimuoverla senza danni e senza stress. Ma, come spesso accade, la vera soluzione è la prevenzione: sapere dove si parcheggia è il primo passo per mantenere la propria auto bella e protetta. Anche d’estate.

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