Comunali, ancora scintille sul termovalorizzatore tra Salis e Piciocchi (e Gasparri)

  • Postato il 3 maggio 2025
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Generico maggio 2025

Genova. Il tema dei rifiuti e della chiusura del ciclo torna al centro dello scontro elettorale per le Comunali a Genova. A distanza di pochi giorni dalla frase sulle “elezioni che non sono un concorso di bellezza” il capogruppo al Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri, di nuovo nel capoluogo ligure per incontrare i sostenitori parla ancora all’indirizzo della candidata sindaca del centrosinistra, Silvia Salis.

“Il centrodestra e Forza Italia hanno idee chiare sul futuro di Genova – ha detto – a fianco al porto e alla logistica serve lo sviluppo degli impianti per la gestione dei rifiuti con il termovalizzatore, chiediamo ai candidati avversari, in particolare a quella della sinistra, che ne pensa? Che pensa delle strutture portuali e delle infrastrutture? È in grado di avere un programma, una posizione o deve tacere perché deve solo tenere unite forze contrapposte e divise su ogni scelta, che paralizzerebbero Genova? Noi abbiamo idee chiare e programmi concreti. Con Forza Italia e con Piciocchi Genova avrà un futuro”.

Gasparri, che non ha voluto “chiedere scusa” per la frase che ha suscitato tante polemiche, ha ribadito il suo giudizio negativo sulla candidata progressista: “Le polemiche non si pongono sul piano della differenza di genere ma dell’improvvisazione di chi si propone senza un programma e senza esperienza”, ha detto.

E a margine del dibattito tra candidati organizzati da Genova Inclusiva, Silvia Salis ci tiene a rispondere. “Leggo con curiosità che Gasparri ritrova il tempo, nonostante la sua incessante attività parlamentare, di tornare a Genova chiedendomi di dare delle risposte sul termovalorizzatore di Genova e sulla chiarezza del mio programma – afferma Salis – è evidente che non ha letto neanche loro di programma, perché Piciocchi è contrario al termovalorizzatore a Genova”.

“Spero che Gasparri torni più spesso, perché ogni volta che torna mi consente di fare una bella campagna elettorale, di rispondere a tono su una domanda che sinceramente mi fa capire che non si parlano neanche tra di loro, sulle sue scuse – prosegue Salis – sinceramente le sue scuse non interessano, è qualcosa che non mi ha stupito, ma non ha stupito, vedo dai commenti, nessuno”.

Il riferimento di Salis è ancora una volta al fatto che, parlando di termovalorizzatore, il presidente della Regione Marco Bucci non ha escluso a priori Scarpino, mentre Piciocchi pensa che a Genova non esistano sedi idonee per ospitare quel tipo di impianti.

Piciocchi, prima dello stesso dibattito alla sala Cap, risponde: “Non mi pare che il presidente della Regione Liguria abbia detto sì al termovalorizzatore a Scarpino, quello che ho fatto io è un ragionamento pragmatico e tecnico, Scarpino non ha le caratteristiche adatte da un punto di vista geologico, però una cosa è molto chiara, che io e Bucci siamo assolutamente d’accordo sulla soluzione che la Regione deve dare, ossia di un impianto di interesse regionale, che è l’unico modo di abbassare la Tari, facendo un termovalorizzatore e permettendo ad Amiou di entrare nella partita con i ricavi che deriveranno dalla gestione, questo è l’unico modo”.

Sulla possibile delocalizzazione: “Quello lo decideremo, a Genova non c’è un luogo adatto a un termovalorizzatore da 250mila tonnellate di rifiuti, che è quello che la Regione ha inserito nell’avviso pubblico, il percorso sarà difficile ma il percorso deve essere chiaro”.

Autore
Genova24

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