Comunali Matera, due variabili e una costante

  • Postato il 7 maggio 2025
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Comunali Matera, due variabili e una costante

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Comunali Matera, affluenza alle urne e voto disgiunto sono imprevedibili ma probabilmente decisivi. In caso di ballottaggio la rimonta del piazzato si verifica dal 2007 con una sola eccezione


Due variabili fondamentali ed una costante che non si può ignorare. Sono questo le elezioni Comunali di Matera del 2025 che si giocano su una serie di elementi in costante cambiamento e su qualche consuetudine che sembra quasi diventare regola.

COMUNALI MATERA, DECISIVA LA PARTECIPAZIONE AL VOTO


Il primo elemento decisivo per definire l’esito del risultato elettorale è la partecipazione alle urne che a Matera come nel resto d’Italia è in costante calo negli ultimi anni. Partendo da un’analisi di quanto accaduto dal 2007 ad oggi quindi negli ultimi 18 anni si vede come il numero di votanti da essere superiore a 40mila con una percentuale del 82,35 per cento del 2007 è andato pian piano calando fino a meno di 36 mila del 2020 con una percentuale al 70 per cento. Un dato e un trend che potrebbero ulteriormente confermarsi anche in quest’occasione anche se probabilmente non in maniera considerevole rispetto al 2020. Di certo il numero degli elettori votanti determinerà molto sull’esito elettorale e sulle sfide in atto.

IL VOTO DISGIUNTO


Il secondo elemento è quello del voto disgiunto ed è l’altra variabile impazzita che sostanzialmente ha visto le liste più forti a sostegno del candidato sindaco più votato cedere sempre tra i 6 i 9 punti percentuali in termini di disgiunto. Insomma molto spesso il voto ai consiglieri comunali non si accompagna necessariamente con quello del sindaco collegato e anche questo è un dato che fa la differenza. Tenere il disgiunto in una percentuale di 3-4 sarebbe sostanzialmente quasi inevitabile e potrebbe non incidere ma vederlo salire al di sopra di questi punti vorrebbe dire che andrebbe ad incidere in maniera consistente e decisiva sull’esito elettorale ed è quello che è successo molto spesso nelle ultime occasioni di voto in città.

COMUNALI MATERA, L’ELEMENTO COSTANTE


L’ultimo elemento è una costante che si accompagna alle due variabili e che spiega come in caso di ballottaggio la partita elettorale diventerà sostanzialmente incerta e imprevedibile. Dal 2007 ad oggi ha avuto praticamente sempre la meglio chi si trovava a rincorrere perchè era arrivato largamente secondo al ballottaggio come nel caso di Buccico, De Ruggieri o Bennardi. E gli apparentamenti fatti per strada in alcune di queste circostanze spiegano solo in parte questo tipo di dato. In realtà da un punto di vista numerico (anche se non sostanziale) c’è un’eccezione ed è quella del 2010 quando Salvatore Adduce largamente primo dopo il primo turno è diventato sindaco battendo Angelo Tosto.

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L’EVENTUALE BALLOTTAGGIO


Ma parliamo di un ballottaggio ricordato ancora oggi e che si è giocato non sulle migliaia di voti di differenza del primo punto ma su meno di 200 voti del ballottaggio. Insomma anche in quest’occasione il trend si è confermato ed chi ha affrontato il ballottaggio di rincorsa ha mancato di un soffio il risultato.

COMUNALI MATERA E TREND AI SEGGI


A conferma appunto di una costante che si è ripetuta in tutte le ultime elezioni cittadini.
Questi numeri e questi dati evidentemente non possono spiegare l’esito delle elezioni ma di certo potranno definirne l’andamento in base al trend sul voto ai seggi, sul voto disgiunto e sull’approdo ad un ballottaggio che certamente andrebbe ad azzerare al secondo turno tutte le differenze che potrebbero emergere nel primo.

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