Comunali, Piciocchi e Corso: “Le città più pericolose d’Italia in mano alla sinistra”

  • Postato il 8 maggio 2025
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Genova. “Genova non è tra le dieci città meno sicure d’Italia. E sapete qual è il dato più interessante? Ben sette delle città che compaiono nella classifica sono amministrate dal Partito Democratico. Non è un caso, è una tendenza”, lo dice il candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi, citando l’ultimo rapporto Censis basato soprattutto sul numero di denunce presentate dai cittadini alle forze dell’ordine.

“Ecco l’elenco delle città dove il Pd governa e la sicurezza sembra essere un lontano miraggio – elenca Piciocchi – Milano al primo posto, il simbolo del “modello di sicurezza” della sinistra, poi Roma, la capitale delle promesse non mantenute, Firenze presenta un vero e proprio boom di rapine, a Torino 125.000 denunce e cittadini sempre più preoccupati, a Bologna oltre 56.000 reati denunciati, ma tranquilli, dicono che “va tutto bene” e poi Prato, settima, con quasi 13.000 denunce, ma sembra che ci sia altro a cui pensare e Livorno: decima, con oltre 15.000 denunce, ma evidentemente ci sono altre priorità. Mentre in queste città si vive tra furti, rapine e insicurezza quotidiana, Genova è fuori da questa classifica nera”.

“Non è un caso, è il frutto di un’amministrazione che ha fatto della sicurezza una priorità. Non le parole, ma i fatti parlano chiaro – spiega il candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi – e adesso la domanda è: vogliamo davvero che Genova faccia la stessa fine di queste città amministrate dal Partito Democratico? No! A leggere il quasi programma di Silvia Salis non sfugge il fatto che, quando si parla di sicurezza, a sinistra si sente sempre un forte imbarazzo. Sembra che questo tema non faccia parte dei loro valori. E, come per la Salis, la si prende molto alla larga, dedicando alla sicurezza poche e stentate righe. Si parte alla lontana con la Genova a 15 minuti e si continua con una serie di misure di grandissima genericità. Questo è il modo per ripiombare tra le città meno sicure. Genova merita invece di affrontare questo tema cercando di creare quartieri sicuri perche presidiati da forze dell’ordine e da cittadini sempre più consapevoli. Genova merita di continuare su una strada di sicurezza e qualità della vita. Ma per farlo, servono persone serie e competenti. E la scelta è sotto gli occhi di tutti”.

Prima ancora di Piciocchi, sul tema, era intervenuta l’assessora comunale uscente e candidata in consiglio per la Lega Francesca Corso. Anche Corso si lancia nell’elenco: “Secondo l’ultimo rapporto del Censis, pubblicato ieri, le 4 città più pericolose d’Italia sono tutte a guida Pd. Altro che bugie da campagna elettorale di Silvia Salis e compagni che promettono a vanvera più sicurezza. I risultati sono questi e saranno gli stessi in caso di loro vittoria a Genova. Con la candidata a sindaco buonista-radical chic e la sinistra pro migranti c’è il concreto rischio che Genova possa salire su quel podio. Con la Lega e il centrodestra, invece, continueremo a crescere mantenendo allo stesso tempo la sicurezza come una doverosa priorità per il nostro territorio. I genovesi sono avvisati. La città di Roma, dove vive e lavora Silvia Salis, che ha sostenuto il sindaco Pd Roberto Gualtieri, guida la classifica delle province e Città metropolitane con 271.033 reati denunciati nel 2024, pari all’11,3% del totale Italia, seguita da Milano con 226.230 reati (9,5% complessivo), Napoli con 132.809 e Torino con 128.919. Se si considera l’incidenza dei reati sulla popolazione, la provincia che presenta il valore più alto è Milano, dove nel 2024 si sono consumati 69,7 reati ogni 1.000 abitanti”.

“Al secondo posto si trova Firenze con 65,3 reati denunciati e al terzo Roma, con 64,1 crimini sulla stessa quota di popolazione. A Genova noi abbiamo già previsto nuove assunzioni che andranno a potenziare la nostra Polizia Locale e abbiamo decuplicato il numero delle telecamere di videosorveglianza presenti in città (da 265 a 2.439) rispetto a quelle presenti con la giunta Doria. Abbiamo messo in pratica diverse cose, tra le quali il vigile di quartiere presente in tutte le delegazioni, unità mobili nelle zone più sensibili, pattuglie presenti anche sui mezzi di Amt e più controlli per la sicurezza di tutti sulle strade territoriali. C’è stato pure un deciso incremento della collaborazione con Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, che con noi a Tursi si sentono finalmente più valorizzati e tutelati. Con la Lega e il centrodestra la nostra Genova non si trasformerà mai in una città invivibile e insicura come Roma, Milano, Napoli, Torino e Firenze”, conclude.

Autore
Genova24

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