Comunali Rende, Bilotti: “Siamo l’unica alternativa valida”

  • Postato il 4 maggio 2025
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Comunali Rende, Bilotti: “Siamo l’unica alternativa valida”

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Intervista al candidato a sindaco Giovanni Bilotti in vista delle elezioni comunali di Rende del 25 e 26 maggio


COSENZA – Con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative del 25 e del 26 maggio Il Quotidiano avvia il ciclo di interviste ai candidati a sindaco. Il criterio utilizzato è quello del sorteggio dell’ordine delle schede elettorali. Pertanto il primo candidato a sindaco alle prossime comunali di Rende a dialogare con la nostra testata è Giovanni Bilotti. Nei prossimi giorni toccherà agli altri aspiranti sindaci che hanno già garantito la loro disponibilità. Bilotti è sostenuto da tre liste: Generazione, Partecipazione e Progressisti democratici. Ingegnere, 32 anni, da tempo attivo nel mondo dell’associazionismo, è alla prima esperienza nell’agone politico.

Rende è sede dell’Università della Calabria e ospita una delle zone industriali più floride del Mezzogiorno. Solo volendo evidenziare le due peculiarità più palesi, ma ovviamente è tanto altro. Cosa ha spinto un giovane ingegnere a competere per guidare una città così importante e strategica?

«Ci spinge la responsabilità verso la nostra comunità. Generazione è un movimento di coscienza che ogni giorno vive il territorio. Abbiamo deciso di restare in questa città e lo abbiamo fatto con orgoglio investendo nella formazione, nell’impresa e nella cultura. Nasciamo dall’associazionismo. La mia candidatura vuole smuovere lo stato delle cose. Siamo lontani dalle vecchie strategie politiche. Sin dal primo giorno ci siamo seduti ai tavoli di concertazione con il fine di coprogettare».

Nella sua coalizione sono pronte a darle manforte la lista “Progressisti democratici”, espressione del Partito democratico, e la lista “Partecipazione” che annovera, tra gli altri, esponenti dell’ex maggioranza dell’ex sindaco Marcello Manna. Quest’ultima circostanza, in particolare, ha suscitato delle polemiche, già emerse in occasione della presentazione della sua candidatura.

«Avevo suggerito ai tanti detrattori di aspettare la presentazione ufficiale delle liste. Direi che sono stato buon profeta. Nelle liste di Sandro Principe e Marco Ghionna ci sono diversi candidati che hanno ricoperto ruoli apicali nelle amministrazioni di Manna. Anzi, a dirla tutta, noi abbiamo meno esponenti dell’ex maggioranza rispetto a Principe e Ghionna. Pertanto la polemica è risibile e pretestuosa. I candidati della nostra coalizione riconducibili alle passate consiliature di Manna sono, per quanto ci riguarda, dei profili validissimi e rispettabilissimi. Non abbiamo posto veti sulle persone, a differenza del Movimento 5 Stelle. Sul mancato appoggio del Pd a Principe e Gallo posso solo dire che i dem hanno sposato il nostro progetto e siamo pronti a correre insieme».

L’eco del referendum consultivo sulla città unica, in cui il no ha prevalso con percentuali bulgare, è ancora udibile. Su questo tema gli elettori vogliono chiarezza. Qual è la sua posizione sulla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero? Il referendum sarà anche archiviato, ma non si può dire la stessa cosa della proposta di legge regionale.

«I cittadini hanno detto no alla città unica e noi dobbiamo essere garanti di questa scelta. Siamo coerenti, i rendesi non avranno sorprese. D’altro canto vorrei far notare che nello schieramento di Principe, dichiaratamente contro la fusione, ci sono candidati che hanno attivamente e pubblicamente promosso il sì nella campagna referendaria. Nessuno mette in dubbio la bontà del concetto e dell’idea di città unica ma dobbiamo interloquire con la Regione affinché il responso delle urne sia rispettato senza nessuna esitazione o ambiguità».

Se dovesse essere eletto sindaco di Rende quali sono le questioni su cui la sua amministrazione interverrebbe in modo prioritario, diciamo, nei primi tre mesi?

«Bisogna per prima cosa attuare una ricognizione generale. Prima delle cosiddette grandi opere è necessario mettere mano ai servizi essenziali. Sblocchiamo la manutenzione ordinaria, ridiamo dignità alle strade che sono ormai diventate un colabrodo e ai marciapiedi inaccessibili. Apriamo subito gli sportelli d’ascolto nei quartieri e avviamo un monitoraggio ambientale e acustico. Lavoriamo da nord a sud e da est a ovest nell’ottica di una città policentrica. Partiamo dalle basi, dialoghiamo con l’Unical e con le imprese della zona industriale. Serve concretezza sin da subito, il libro dei sogni lo lasciamo agli altri».

Perché gli elettori e le elettrici di Rende dovrebbero dare fiducia a lei e alla sua coalizione nella consultazione del 25 e del 26 maggio?

«Perché siamo l’unica alternativa valida. Vogliamo costruire un’amministrazione giusta, aperta e generativa. Abbiamo il coraggio di portare avanti il cambiamento per il futuro di Rende».

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