Consiglio regionale: Falcomatà resta a bocca asciutta, Ranuccio vicepresidente
- Postato il 9 novembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Consiglio regionale: Falcomatà resta a bocca asciutta, Ranuccio vicepresidente

Consiglio regionale i giochi interni ai democrat: A Reggio scoppia il caso società, Falcomatà resta a bocca asciutta, Alecci capogruppo, Ranuccio vicepresidente, al metrosindaco forse un terzo ruolo.
REGGIO CALABRIA – Giochi ad incastri tra la politica regionale e locale che presto dovrebbero trovare ognuno la propria soluzione. Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà è ormai pronto all’esordio a Palazzo Campanella da consigliere regionale. Martedì il battesimo dell’aula, preceduto dalla riunione di tutti i consiglieri democrat lunedì pomeriggio a Lamezia. Un incontro utile per determinare i ruoli di vertice del capogruppo regionale e del vicepresidente del consiglio. Che non sfuggiranno, neanche in questo caso e nonostante le ambizioni del sindaco metropolitano, alla dura lex, sed lex, di rispettare l’ordine dei voti.
Che in casa democrat sono stati rispettivamente Ernesto Alecci, il più votato (l’ex sindaco di Soverato e consigliere regionale uscente premiato con 12 mila preferenze) che si appresta adesso a rivestire il ruolo di capogruppo e il secondo classificato dem Giuseppe Ranuccio (sindaco di Palmi con 10.638 preferenze personali) pronto a ricoprire la carica della vicepresidenza di minoranza. Il sindaco di Reggio, arrivato terzo con 10.341 voti, resterebbe così a bocca asciutta e senza ruoli di particolare visibilità che gli consentirebbero di presentarsi in pole position al ruolo che anela, quello di Governatore.
CONSIGLIO REGIONALE, PORTA CHIUSA PER FALCOMATÀ: L’OBIETTIVO COMMISSIONE DI GARANZIA
Ma con Falcomatà se si chiude una porta si spalanca sempre un portone: pertanto se andasse al Pd il ruolo di presidente della commissione di Garanzia e controllo, come soffia qualche rumors di Palazzo, nessuno si opporrebbe tra il sindaco di Reggio e la nuova “poltrona”. E proprio in questa direzione vanno gli sforzi di Falcomatà in queste ultime ore con il proprio partito. Il sindaco ha già avuto due cordialissimi incontri con il segretario metropolitano Panetta, rassicurandolo che non ha alcuna intenzione di “terremotare” l’attuale giunta a causa del risentimento dovuto al deludente risultato elettorale (solo grazie alla procedura dei “resti” Falcomatà è consigliere regionale).
Tra oggi e domani, ma certamente prima dell’incontro di Lamezia, il neo consigliere regionale incontrerà il segretario regionale del partito, Nicola Irto per cercare di capire perimetro e circostanze di un eventuale nuovo ruolo. Resta infatti da ricordare che alla scorsa legislatura regionale la carica di presidente della commissione regionale di Vigilanza e Garanzia restò nella famiglia della maggioranza e venne ricoperto dal forzista Giannetta. E dalla scorsa legislatura non molto sembra cambiato.
CAMBIO DI ROTTA NELLE SOCIETÀ COMUNALI: CDA AZZERATI
Giù il castello nelle società del comune. Ma proprio in queste ore, invece, sta per cambiare tutto alle società del comune di Reggio, Castore e Hermes cui verrà impresso un deciso cambio di rotta da parte di Falcomatà a sindacatura ormai terminata ed a pochi mesi dal voto. Il sindaco ha infatti convocato per sabato 15 novembre le assemblee delle due società. L’obiettivo è azzerare i CdA e passare al modello con amministratore unico (ci sarà una gara per tutte e due le società e AU saranno due soggetti diversi).
Una mossa che sorprende se si leggono le lodi sperticate del sindaco ai vertici di entrambe le società qualche mese prima del voto regionale. Ma proprio le urne sono state il nuovo spartiacque per Falcomatà ed avere appreso che i due amministratori delegati Mimmo Mallamaci (Castore) e Peppe Mazzotta (Hermes) hanno appoggiato dentro il Pd la candidatura a consigliere regionale di Giovanni Muraca ha scatenato la “redde rationem” del sindaco nei confronti dei “fedifraghi” rei, nonostante le ottime performance nella società, di avergli preferito un altro candidato.
IL NEO GRUPPO CONSILIARE CHIEDE CONVOCAZIONE URGENTE
La decisione di Falcomatà non è però passata inosservata e proprio il neo gruppo consiliare “Rinascita comune” (formato da Filippo Quartuccio, Peppe Sera e Santo Bongani) che fa riferimento a Muraca ha risposto per le rime chiedendo l’immediata convocazione della capigruppo comunale: «Abbiamo appreso della prossima revoca dei CdA delle società partecipate, Castore ed Hermes. Le ragioni di tale revoca e della nomina di un Amministratore Unico appaiono sempre meno chiare e più confuse – hanno scritto – e contribuiscono ad alimentare le incertezze e le preoccupazioni sorte a seguito degli esiti delle vicende elettorali recenti; vicende e preoccupazioni che rischiamo di incidere pesantemente sulla gestione politica e amministrativa che condurrà alle prossime elezioni».
«Chiediamo, pertanto – ha concluso il trio Sera-Quartuccio- Bongani -una immediata ed urgente convocazione della conferenza dei capigruppo per discutere delle scelte che il Sindaco si accinge a compiere e di ogni altra ed ulteriore a questa collegata e connessa». E sullo Stretto, nei dintorni di Palazzo Campanella e Palazzo San Giorgio, tornano a spirare venti di bufera.
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