Consiglio regionale, via libera alla riforma dello Statuto: “Niente sottosegretari, ma più spazio ai territori”

  • Postato il 17 giugno 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Consiglio Regionale Aula

Liguria. Con 18 a favore (maggioranza) e 12 contrari il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge 17 “Modifiche alla legge regionale statutaria 3 maggio 2005, n. 1 (Statuto della Regione Liguria)”.

Il provvedimento era stato approvato, in prima lettura, dal Consiglio regionale nella seduta del 4 marzo scorso e, secondo le disposizioni statutarie, la stessa versione doveva essere nuovamente sottoposta all’esame dell’Aula ad un intervallo di tempo non inferiore a due mesi. Poiché nel successivo esame nella competente I Commissione Affari generali, istituzionali e Bilancio la Giunta ha presentato alcuni emendamenti, che sono stati accolti dalla Commissione, sempre secondo le disposizioni statutarie, la nuova versione dovrà ottenere, dopo il voto di oggi, un nuovo parere positivo a maggioranza assoluta da parte del Consiglio regionale ad un intervallo di tempo non inferiore a due mesi.

Il testo contiene alcune modifiche di natura organizzativa e funzionale. Viene introdotta la facoltà di delega dell’esercizio della rappresentanza in giudizio, attualmente in capo al presidente della Giunta, anche al vice presidente o, in sua assenza, al segretario generale o al direttore generale. Viene introdotta anche la facoltà del presidente di delegare l’esercizio di alcune funzioni per affari determinati o compiti circoscritti, anche temporalmente, ai componenti della Giunta.

Relativamente al numero massimo degli assessori, oggi previsto dalla legge statale in un quinto dei consiglieri arrotondato all’unità superiore (per Regione Liguria il numero massimo è di 7 assessori, ndr), viene precisato che il numero massimo dovrà comunque essere definito dalla legge statale; questa modifica consente l’immediato recepimento, senza necessità di ulteriori modifiche statutarie, qualora leggi statali dovessero variare il numero dei componenti della giunta. Nel provvedimento viene ribadito che l’Assemblea Legislativa è composta da non più di trenta Consiglieri oltre al Presidente della Giunta precisando che questa soglia può essere modificata qualora sia consentito dalla legge statale; in questo caso le modifiche saranno adottate a partire dalla legislatura successiva a quella in cui entra in vigore la legge statale e previa una adeguata modifica della attuale legge elettorale regionale.

Rispetto alla precedente versione, approvata nella seduta del 4 marzo scorso, è stato stralciato l’articolo che introduceva la figura del sottosegretario. Viene inserita espressamente nello Statuto la disciplina della prorogatio delle funzioni della giunta regionale in caso di scadenza, naturale o anticipata, della legislatura, analogamente a quanto già previsto per il Consiglio regionale.

Nel provvedimento, infine, è precisato che in caso di dimissioni volontarie, impedimento permanente o la morte del presidente della Regione, le funzioni del presidente sono esercitate dal vice presidente.

Il presidente della I Commissione Affari generali, istituzionali e Bilancio Alessandro Bozzano ha illustrato in aula la relazione di maggioranza sulle modifiche introdotte e il contesto normativo in cui si inseriscono: “Il disegno di legge interviene nella forma di governo e dei principi fondamentali di organizzazione e funzionamento della Regione che l’articolo 123 della Costituzione riserva alla fonte statutaria regionale prevedendo che ciascuna Regione adotti un proprio Statuto che, in armonia con la Costituzione stessa, ne determini la forma di governo e i principi fondamentali”.

Bozzano ha rilevato che nella nuova versione è stata eliminata la figura del sottosegretario. Il presidente della I Commissione ha precisato che “il progetto di legge non è soggetto ad analisi degli effetti finanziaria” e ha ricordato che la versione oggi all’esame dell’Aula è stata licenziata, a maggioranza, dalla I Commissione il 9 giugno scorso.

Angelo Vaccarezza (FI Berlusconi) ha ricordato che in precedenza, durante le amministrazioni di centro sinistra, la Giunta regionale era composta da ben 12 assessori “ma allora per voi – ha detto rivolgendosi ai colleghi di minoranza – non era un problema di numeri”.

Vaccarezza ha ribadito che la composizione della giunta aumenterà solo adeguandosi ad eventuali norme nazionali: “Sul tema del numero di assessori regionali il PD dovrebbe avere un minimo di coerenza, mettendosi d’accordo con se stesso. Non si capisce, infatti, perché ciò che il Partito Democratico ritiene giusto e doveroso chiedere per la Puglia, cioè aumentare di due il numero degli assessori, in Liguria diventi motivo per stracciarsi le vesti, gridare al poltronificio, evocare le peggio cose. È curioso che, cambiando latitudine e longitudine, ciò che è buono e giusto in una Regione diventi una cosa pessima in un’altra”.

“Stando così le cose, auspico che il PD almeno si astenga dal dare lezioni di coerenza agli altri, soprattutto quando l’ultima Giunta regionale della sinistra, quella del 2010-2015, di assessori ne aveva addirittura 12. Al Partito Democratico le poltrone non piacciono soltanto quando ad occuparle sono gli altri” conclude Vaccarezza.

Rocco Invernizzi (FdI) ha respinto le accuse che il provvedimento non sia stato condiviso: “In realtà c’è stato un approfondito dibattito nella competente commissione consiliare”. Dopo avere ricordato il numero di deleghe degli assessori, Invernizzi ha concluso: “Questa riforma ci permette di affrontare le questioni che riguardano il territorio e dare in modo più veloce e concreto risposte ai cittadini”.

“Con questo intervento rendiamo lo Statuto più moderno, funzionale e allineato alle normative nazionali – precisa ancora Invernizzi -. Abbiamo lavorato per rafforzare la stabilità delle istituzioni liguri, garantendo continuità amministrativa anche nelle fasi più complesse. Non si tratta solo di un adeguamento tecnico, ma di una scelta politica chiara: vogliamo una Regione efficiente, solida e in grado di rispondere con prontezza alle esigenze dei cittadini, senza vuoti di potere o rallentamenti nell’azione di governo”.

Sara Foscolo (Lega Liguria-Salvini) ha ricordato le misure a sostegno delle classi produttive della Liguria da parte della Giunta nei primi mesi di mandato. “Se una squadra più ampia potrà occuparsi delle esigenze dei Liguri, i cittadini – ha aggiunto – potranno avere risposte più tempestive”. Il consigliere ha ribadito che il provvedimento permetterà di aumentare la rappresentatività del territorio.

L’assessore all’organizzazione e al personale regionale Paolo Ripamonti ha replicato alle accuse della minoranza assicurando che la Giunta ha molta attenzione ai problemi del territorio e che anche per questo “era necessario aumentare le possibilità di performance dell’esecutivo, anche alla luce del fatto che ci sono ancora 4 anni da lavorare”.

“L’assessore ha aggiunto: “Anche a livello nazionale c’è la tendenza ad aumentare la rappresentatività dei territori e a dare maggiore operatività alle giunte regionali”. Ripamonti, infine, ha rivendicato i risultati raggiunti in alcuni settori e ha citato, fra gli altri, la riduzione delle liste di attesa sanitarie.

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Il Vostro Giornale

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