Cosa è andato a fare Salvini dal Papa? In Vaticano nulla è casuale

  • Postato il 1 settembre 2025
  • Blog
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Perché Papa Leone XVI ha incontrato il leader della Lega Matteo Salvini? In queste ore ho cercato sui giornali una spiegazione, un commento perché la stretta di mano tra il capo degli ex “bossiani” e il Pontefice non può passare inosservata.
L’unica risposta seria me l’ha data un amico incontrato in un monastero: “Per fare un ponte serve un pontefice”.
In Albania, un proverbio dice che “Dietro uno scherzo, c’è una mezza verità”. Lo burla in questo caso, sembra quello dell’inquilino del Vaticano tant’è che qualcuno ha pensato ad un foto-montaggio del leghista alla vista dei surreali scatti fotografici.
La verità è che questa mezz’ora di dialogo è servita sicuramente a Matteo Salvini.
Non riesco a comprendere, invece, a cosa sia stata utile a Prevost.
Dire, per giustificare questa udienza, che il Papa incontra tutti oltre che banale è un’offesa all’intelligenza del prelato americano.

Il Capo della Chiesa è un agostiniano che vive da tempo in Italia, conosce la politica del nostro Paese, non può non sapere la storia della Lega e gli atteggiamenti di Salvini nei confronti dei migranti, dei più fragili e la sua sovente strumentalizzazione del cristianesimo presentandosi a favore di media e opinione pubblica con coroncine alla mano.
Ciò che avviene tra le mura della Santa Sede non è mai casuale: saremmo sciocchi a pensarlo.
E’ superficiale dire: “Come ha visto Tajani così vede Salvini”. La Santa Sede non è la festa dell’Unità o il meeting di Cl. Chi poi tira in ballo Gesù per trovare nella Bibbia un’altra giustificazione fa un’offesa a Salvini: “Gesù non andava ad incontrare i “sani” ma i malati, sempre che si voglia identificare sani e malati nell’attualità…”, mi scrive un amico seminarista.

Il leader della Lega non è un malato, non è un brigante come Barabba, non è uno scriba o un fariseo, non è un carcerato, uno straniero o una prostituta. Salvini è un ministro della Repubblica e un abile stratega politico.
Il Matteo nazional popolare non era mai stato accolto prima d’ora da un Santo Padre in Vaticano. Bergoglio che non aveva abbracciato solo presidenti del Consiglio e della Repubblica ma anche Emma Bonino, ad esempio, aveva scelto di non dare udienza a Salvini.

Dall’altro canto sono innumerevoli le parole del leghista per le quali un pontefice dovrebbe quanto meno essere prudente prima di tendergli la mano. “Sono orgoglioso di andare in giro col rosario sempre in tasca – disse Salvini nel 2019 -Noi stiamo garantendo più sicurezza agli italiani. Io sono credente, mio dovere è salvare vite e svegliare coscienze”. Ed ancora: “io sono orgoglioso delle nostre radici della nostra storia e di testimoniare quella che è una società accogliente e generosa. Ma un conto è essere generosi e una cosa è suicidarsi. Lo diceva papa Benedetto, lo diceva Wojtyla, lo diceva Oriana Fallaci”.

E poi basterebbe farsi un giro sulla pagina Facebook di Salvini per leggere di “castrazione chimica” e “ruspe” contro i campi rom che non mi risultano essere esattamente il pensiero di Gesù Cristo (ma potrei sbagliarmi… essendo sicuramente meno devoto del ministro).

Restano un fatto e un mistero. Il primo: l’incontro tra il Papa e Salvini è servito a quest’ultimo che in questo momento ha tremendamente bisogno di conquistare voti al Centro.

Il secondo, il mistero: perché il Papa ha dato l’ok a questo dialogo sfidando i mal di pancia di qualche cardinale e di molti preti che ogni giorno sono impegnati a combattere il pensiero leghista? Dopo anni che il Vaticano non apriva le porte al numero uno del partito verde perché tanta fretta da parte di Prevost che pochi giorni fa aveva già visto il vice premier Tajani?

Piccola nota significativa: all’indomani del colloquio tra i due sul quotidiano di ispirazione cattolica L’Avvenire sono state dedicate all’incontro diciotto righe in taglio centrale a pagina undici.

L'articolo Cosa è andato a fare Salvini dal Papa? In Vaticano nulla è casuale proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti