Cosa vedere a Madrid in 3 giorni, l’itinerario smart tra i simboli della capitale spagnola
- Postato il 30 giugno 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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È elegantissima e romantica, vivace ed eclettica, ricca di storia ed autentica. Madrid ha tante sfumature che si scorgono ad ogni palazzo e in ogni strada che la compone, in ogni piazza o parco che la rende vivibile e comodamente visitabile anche se si hanno pochi giorni a disposizione.
La capitale della Spagna garantisce ogni genere di attrazione a chi la visita, dai siti culturali e storici ai luoghi della movida dove le tapas sono un must, tra bar, mercati e quartieri alternativi. Se state organizzando un breve viaggio in quello che è a tutti gli effetti il cuore della penisola spagnola, ecco l’itinerario smart in 3 giorni che vi permette di non perdere nulla dei principali luoghi simbolo di Madrid.
Primo giorno: il cuore storico con vista panoramica
Tappa 1: Palacio Real
Il viaggio alla scoperta delle attrazioni imperdibili di Madrid può iniziare con il sontuoso Palazzo Reale e i suoi meravigliosi giardini Sabatini. È il più grande palazzo reale d’Europa, residenza ufficiale della monarchia spagnola (oggi solo cerimoniale), costruito nel XVIII secolo. Con il suo inconfondibile stile barocco e neoclassico, ospita oltre 3.000 stanze, tra cui la Sala del Trono, la Cappella Reale e la Real Armería. Al suo interno si trovano collezioni d’arte e oggetti unici, come dipinti di Goya e un raro quartetto di Stradivari. Puoi decidere di visitarlo internamente, oppure ammirarne tutto l’incanto passeggiando nei suoi dintorni.
Tappa 2: Cattedrale dell’Almudena
Proprio di fronte al Palazzo Reale sorge la magnifica Cattedrale dell’Almudena, il cuore spirituale di Madrid, dedicato alla santa patrona della città. Consacrata nel 1993 da Papa Giovanni Paolo II dopo oltre un secolo di costruzione, appare oggi in tutto il suo splendore con il suo mix di stili architettonici tra il neoclassico, il neogotico e il neoromanico. All’interno si trovano colorate vetrate moderne, una spettacolare cripta e opere d’arte sacra. Dalla sua cupola si può godere inoltre di una vista panoramica incantevole.

Tappa 3: Teatro Real
Già dalla facciata esterna il Teatro Real incanta la vista, ma all’interno è un capolavoro. Si affaccia a Plaza de Oriente, proprio come il Palazzo Reale, e rappresenta il teatro d’opera più importante di Madrid (e nel 2021 ha vinto l’International Opera Award come miglior teatro d’opera al mondo). Inaugurato nel 1850, è stato restaurato e riaperto nel 1997 con tecnologie sceniche all’avanguardia e ospita tantissimi spettacoli di livello internazionale.
Tappa 4: Plaza de España e vista panoramica a 360°
Con una breve passeggiata si raggiunge poco più a nord Plaza de España, una delle più simboliche di Madrid, dalla quale inizia la Gran Vía (la strada centrale della capitale spagnola, ricca di negozi, ristoranti e attrazioni). Nella piazza spicca il celebre monumento a Cervantes con Don Chisciotte e Sancho Panza, mentre attorno sorgono diversi edifici storici, tra i quali la Torre de Madrid e l’Edificio España, creando un perfetto mix tra storia, architettura e spazi verdi.
Ecco una vera chicca: potete salire all’ultimo piano dell’Edificio España (oggi sede di una celebre catena di hotel), imponente icona dello skyline madrileno con i suoi 117 metri di altezza, e dall’alto della terrazza godere di una vista panoramica mozzafiato a 360° su tutta la città. Per i più coraggiosi c’è anche una passerella di vetro da attraversare. La salita alla terrazza avviene con un veloce ascensore ed è a pagamento, ma la spesa vale tutta l’emozione di vedere Madrid da un’altra prospettiva.

Tappa 5: Tempio di Debod
L’ultima tappa del primo giorno a Madrid è quella al suggestivo Templo de Debod, a poca distanza da Plaza de España: si tratta di un antico tempio egizio del II secolo a.C., donato dall’Egitto a Madrid nel 1968 in segno di riconoscenza per il salvataggio dei monumenti nubiani dall’alluvione della diga di Assuan. Smontato pietra per pietra, è stato infatti ricostruito nel Parco del Oeste, mantenendo l’orientamento est‑ovest originale.
Visitarlo al tramonto è un’esperienza memorabile: immerso in un ambiente unico tra giardini botanici e stagni riflettenti, è una delle mete più romantiche e fotografate di Madrid. Il modo perfetto per concludere il primo giorno in questa elegante città.

Secondo giorno: piazze celebri e tapas nei quartieri vivaci
Tappa 1: quartiere Malasaña con Plaza Raffaella Carrà
Il secondo giorno inizia dal quartiere Malasaña, vivace centro culturale noto per la sua atmosfera alternativa e retrò. Situato nel cuore della città, a nord rispetto alla Gran Vía, è composto da stradine costellate di negozi vintage, librerie indipendenti e boutique di moda alternativa. Non mancano locali in cui assaggiare la gastronomia tipica spagnola.
Quasi al confine con il quartiere Chueca, moderno e vivace, si trova Plaza Raffaella Carrà, dedicata all’indimenticata artista italiana molto amata anche in Spagna.
A poca distanza sorge anche la Chiesa di Sant’Antonio degli Alemanni, piccolo tesoro nascosto soprannominato la “Capilla Sixtina del Barocco madrileno”. Dichiarata Monumento Nazionale è l’unica chiesa con pianta ellittica a Madrid.
Tappa 2: Gran Vìa ed Edificio Metropolis
A delimitare a sud il quartiere di Malasaña è la celebre Gran Vía madrilena. Camminando lungo questa larga strada (verso est) sulla quale si affacciano sontuosi ed eleganti palazzi storici tra Art Déco e modernismo, si raggiungere l’Edificio Metropolis. Si tratta di un bellissimo palazzo in stile Beaux‑Arts, con facciata neorinascimentale, colonne corinzie e statue allegoriche che rappresentano il commercio, l’industria, l’agricoltura e le miniere e con una cupola in ardesia decorata con 30.000 foglie d’oro. Spicca all’incrocio tra Calle Alcalá e Gran Vía ed è una delle icone di Madrid maggiormente fotografate.
Tappa 3: Fuente e Palacio de Cibeles
Al termine della Gran Vía, a poca distanza dall’Edificio Metropolis, si raggiunge la Fuente de Cibeles: la fontana neoclassica al centro di una grande rotonda che raffigura la dea Cibele su un carro trainato da leoni, simboleggiando fertilità e prosperità. Proprio qui vengono tradizionalmente festeggiate le vittorie calcistiche del Real Madrid.
Sulla rotonda si affaccia anche il Palacio de Cibeles. Maestoso ed elegante, dallo stile eclettico, era l’ex sede di Poste e Telecomunicazioni, mentre oggi ospita il Municipio di Madrid, ma anche numerose mostre, eventi, un ristorante panoramico e un famoso belvedere con vista sulla città.
Tappa 3: Puerta del Sol
Riprendendo lo svincolo su cui si trova l’Edificio Metropolis, e percorrendo Calle Alcalá, si raggiunge Puerta del Sol, la piazza più grande di Madrid che non ha bisogno di tante presentazioni. A renderla celebre è il fatto che segna il chilometro zero della rete stradale spagnola, quindi rappresenta simbolicamente il cuore del Paese. Qui si trova anche la famosa statua dell’Orso e del Corbezzolo.

Tappa 4: Plaza Mayor
Cuore assoluto della Madrid storica, Plaza Mayor è nata nel XVII secolo durante il regno di Filippo III, la cui statua equestre spicca al centro. Circondata da eleganti edifici a tre piani con portici e nove archi d’ingresso, ospita monumenti emblematici come la Casa de la Panadería, la Casa de la Carnicería e l’Arco de Cuchilleros, oltre a numerosi bar, ristoranti e mercatini (come quello di Natale).
Tappa 5: tapas tra mercati e vie storiche
L’ultima tappa del secondo giorno esplora i luoghi della movida madrilena, quelli in cui deliziare il palato con le tipiche tapas e vivere piacevoli momenti di socialità. Uno di questi è il Mercado de San Miguel, nato nel 1926 restaurato nel 2009: è uno splendido esempio di architettura in ferro e vetro, tra i pochi rimasti a Madrid, che ospita un mercato gourmet, vera istituzione per Madrid.
Il giro di tapas non può che proseguire nel quartiere La Latina, uno più antichi e autentici di Madrid. Dallo stile medievale, formato da un dedalo di strette stradine, ospita due vie simbolo per “tapear” in compagnia passando da un bar all’altro: calle Cava Baja e calle Cava Alta.
Terzo giorno: tra arte e relax nel verde
Tappa 1: i musei simbolo della città
Il terzo giorno potrete dedicarlo all’arte e alla cultura, ma anche al relax in uno dei parchi più celebri del mondo: il Parco del Retiro.
Sono tre (tra i numerosi offerti dalla città) i musei simbolo di Madrid e imperdibili: il Museo del Prado, Il Museo Nacional Reina Sofía e il Museo Thyssen-Bornemisza, tutti concentrati lungo una stessa via soprannominata il Paseo del Arte, e a poca distanza dal celebre parco cittadino.
Visitarli completamente richiede sicuramente più giornate, perciò potrete decidere quale incontra maggiormente i vostri gusti e interessi: il Prado è il più famoso e ospita opere di Velázquez, Goya, El Bosco, Rubens, Tiziano e Rafael; il Reina Sofia vanta il Guernica di Picasso, mentre il Thyssen-Bornemisza custodisce una collezione europea vastissima che va dal Gotico al XX secolo (Caravaggio, Rembrandt, Monet, Van Gogh, Degas, Picasso, Kandinsky e Hopper, per citarne solo alcuni). C’è solo l’imbarazzo della scelta.
Tappa 2: il Parco del Retiro
Il viaggio di 3 giorni a Madrid non può che terminare con piacevoli momenti di relax passeggiando nel verdeggiante Parco del Retiro, sdraiandosi sulle sponde del laghetto situato al centro, visitando il Palacio de Cristal o facendo un giretto in barca nello stesso specchio d’acqua che rende il parco altamente suggestivo.
