Viaggi di luglio, le destinazioni che vale davvero la pena considerare
- Postato il 30 giugno 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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Luglio è quel mese dell’anno in cui l’estate entra nel vivo: le giornate sono infinite, l’ufficio si svuota lentamente e il desiderio di staccare si fa più forte che mai. Ma proprio perché tutti pensano la stessa cosa, scegliere dove andare può trasformarsi in una sfida, in quanto le località rischiano di essere affollate, i prezzi impazziti, ed è possibile ritrovarsi in posti che sembrano più luna park che luoghi da vivere. Per questo motivo, abbiamo deciso di selezionare per voi mete che hanno qualcosa da raccontare, dove luglio non significa solo “alta stagione”, ma anche scoperta, respiro e, perché no, un po’ di spazio per sé. Ecco dove andare in viaggio durante il settimo mese dell’anno.
Salina, l’isola verde delle Eolie
Una delle mete da prendere in considerazione a luglio è Salina, la seconda isola più grande dell’arcipelago delle Eolie, a nord della Sicilia. A differenza delle “colleghe” più famose, come Panarea (modaiola) o Lipari (turistica), Salina sta nel mezzo, anche geograficamente.
Luglio qui è un mese molto interessante, perché è il momento perfetto prima dell’assalto di agosto. Il clima è caldo ma non insopportabile (grazie alla brezza continua), il mare è già una tavola e le giornate sono lunghissime, ideali per esplorare l’isola senza fretta.
Per godersela al meglio si consiglia di noleggiare un motorino e di non sottovalutare la possibilità di “perdersi” tra le stradine dei vigneti di Malvasia. Mentre per fare un bagno indimenticabile, lo spot migliore è la scogliera di Pollara, dove Troisi ha girato Il Postino, e sì, è bellissima. Ma è piccola. Ci si va al mattino, quando c’è poca gente, e l’acqua è limpida come il vetro.

Islanda, con tantissima luce
L’incredibile (perché sì, è un Paese davvero sorprendente) Islanda sta lì, sospesa tra l’Atlantico e l’Artico, geograficamente più vicina alla Groenlandia che all’Europa. Tecnicamente fa parte del nostro continente, ma nei fatti è un mondo a parte: vulcani, ghiacciai, cascate che sembrano cadere da un altro pianeta.
Luglio è il mese più “umano”, in quanto le temperature sono accettabili (tra 10° e 18°), le strade interne finalmente percorribili, e la luce non finisce mai, al punto che c’è il sole anche a mezzanotte, o almeno una penombra irreale. Questo vuol dire che si possono macinare chilometri, esplorare, fermarsi dove si desidera ma senza fretta e senza fare a pugni col buio o il maltempo.
La maggior parte delle persone gira l’Islanda lungo la strada principale (la Ring Road, circolare), ma se volete sapere una verità nuda e cruda, le perle sono nei “fiordi dell’Est”, nei villaggi dimenticati come Seyðisfjörður o nei paesaggi lunari delle Highlands.
Geysir, Thingvellir e Gullfoss sono belli e da non perdere, certo. Ma sono anche le prime tre cose che fanno tutti. Se si desidera emozione vera, meglio puntare su Dettifoss (la cascata più potente d’Europa), o al canyon di Ásbyrgi, che sembra scolpito da una divinità ubriaca.
Aspromonte, un’Italia particolarmente autentica
Poi ancora l’Aspromonte, il massiccio montuoso che domina l’estremo sud della Calabria, tra il mar Ionio e il Tirreno. È una sorta di mondo verticale, aspro e isolato, punteggiato da paesi sospesi nel tempo e da una natura che non fa sconti. In questo periodo, i sentieri sono percorribili senza troppa fatica, i paesi arroccati riprendono vita, le feste patronali animano le piazze, e tutto profuma di origano selvatico e terra bruciata dal sole.
Roghudi Vecchio, Africo Antico e Pentedattilo, sono alcuni dei borghi fantasma della zona, tutti arrampicati su costoni di roccia, abbandonati dopo alluvioni o terremoti, ma ancora pieni di storie. E poi, dai punti alti dell’Aspromonte (Montalto, ad esempio), si possono osservare due mari contemporaneamente: Ionio e Tirreno.
Québec, per un viaggio vibrante
Chi desidera fare un viaggio oltreoceano può puntare sul Québec, la provincia più grande del Canada, dove si trovano città vibranti come Montréal e Québec City, oltre a paesaggi naturali sconfinati che si estendono tra laghi, foreste e fiumi. Non è il Canada da cartolina delle Montagne Rocciose, ma è un Canada che si fa amare per il ritmo, la cultura e una natura meno di impatto ma mozzafiato.
Luglio è il mese più indicato per vivere questo territorio, perché non si soffre il freddo, le giornate sono lunghissime e le città si animano di festival, mercati e concerti all’aperto, mentre la natura è in piena esplosione verde. Da non perdere, per esempio, sono il Festival d’été de Québec e il Montreal Jazz Festival, che attirano decine di migliaia di persone, ma la cosa che non dicono è che ci sono molti altri eventi più piccoli e meno noti, spesso gratuiti, nei parchi o nei quartieri.
I laghi e i parchi nazionali intorno alle città offrono sentieri, kayak, pesca e persino balene al largo della costa. Ma è tutto mantenuto con cura estrema, e i visitatori devono rispettare regole severe per mantenere quell’equilibrio.
Isola del Giglio, perla del Mar Tirreno
Se il desiderio è quello di trascorrere luglio al mare, un’ottima soluzione è l’Isola del Giglio, piccola perla del Mar Tirreno, a sud dell’Argentario, parte dell’arcipelago toscano. Non è Elba né Capraia, è un’isola più piccola, più raccolta e con un carattere tutto suo.
Di questo periodo l’estate è già entrata nel vivo, il mare è caldo e trasparente, ma nonostante questo non c’è ancora il turismo di massa di agosto. Ci si possono quindi godere le calette semi-nascoste e i sentieri immersi nel verde senza farsi travolgere dalle orde di bagnanti. Il clima è quello giusto per lunghe giornate di sole e notti fresche sotto il cielo stellato.
L’isola è prevalentemente rocciosa, con scogliere a picco e calette segrete accessibili solo via mare o dopo qualche camminata in salita. Ne è un esempio la Cala dell’Allume, con acqua cristallina, sabbia sottile e poche persone. Da non perdere sono anche i vicoli di Giglio Castello, borgo fortificato che si presenta come un labirinto di pietra, con mura antiche e una vista che abbraccia tutto il Tirreno.
Albania, ancora economica
Nonostante il grande successo degli ultimi anni a livello turistico, l’Albania rimane ancora una meta piuttosto economica, soprattutto a luglio. “Nascosta” tra la Grecia, il Montenegro e il Mar Adriatico, è una terra di contrasti forti e di bellezze ancora poco battute dal turismo di massa. Montagne imponenti, spiagge selvagge e città che portano ancora le tracce di un passato difficile, spesso dimenticato ma vivo nel presente.
Il mare in questo momento dell’anno è caldo, le giornate sono lunghe e luminose, e l’entroterra è accessibile per esplorazioni a piedi o in auto. È la fase migliore per godersi sia la costa sia le montagne, senza dover fare i conti con troppi turisti o temperature insopportabili.
Le coste di Ksamil, Dhermi e Saranda sono spettacolari, ma la vera anima del Paese si trova nell’entroterra, tra le valli verdi, i villaggi che sembrano fermi nel tempo, i castelli arroccati e le strade strette dove il passato si mescola con il presente con una forza rara.
Isola di San Pietro, la Sardegna più autentica
Vale la pena prendere in considerazione anche l’Isola di San Pietro, un piccolo paradiso al largo della costa sud-occidentale della Sardegna, che qui si fa più autentica. Carloforte, il suo unico centro abitato, è una città nata da pescatori liguri e la loro lingua e cultura sono ancora vive. Non sarà quindi difficile udire il dialetto tabarchino, un mix di ligure e sardo, nelle chiacchiere quotidiane.
Da queste parti, inoltre, sono pochi i grandi stabilimenti balneari, perché qui si cerca la caletta nascosta, il mare che sa di sale vero e il vento che porta via. Spiagge come Cala Fico o Cala Sapone sono piccole perle da conquistare, non semplici punti su una mappa.
Inoltre, questo è anche periodo di sagre di paese che si rivelano momenti di vera socialità, con canti, balli e cibo che uniscono tutta l’isola.
Hokkaido, il Giappone selvaggio
Infine Hokkaido, l’isola più a nord del Giappone, che ha poco a che vedere con il caos delle metropoli come Tokyo e Osaka. È un territorio vasto, fatto di foreste immense, vulcani attivi, laghi cristallini e parchi nazionali che sembrano usciti da un altro mondo. Qui la natura domina, e la cultura locale ha un carattere più rustico e autentico rispetto al resto del Paese.
Luglio è il mese in cui Hokkaido si risveglia dopo un lungo inverno rigido. Le giornate sono lunghe, l’aria è fresca e pulita, e i campi di fiori, in particolare i famosi lavandeti di Furano, esplodono in colori intensi. Da queste parti, inoltre, vivono anche le popolazioni indigene Ainu, con la loro lingua e tradizioni uniche. Se ci si spinge fuori dai circuiti più battuti, tra le altre cose, si possono scoprire musei, festival e artigianato che raccontano una storia diversa dal Giappone tradizionale.
In sostanza, Hokkaido consente di conoscere un Giappone diverso, lontano dal turismo di massa, fatto di natura incontaminata, cultura nascosta e un ritmo che costringe a rallentare.