Crac Consorzio Universitario a Crotone, assolta l’ex deputata Intrieri

  • Postato il 15 luglio 2025
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Crac Consorzio Universitario a Crotone, assolta l’ex deputata Intrieri

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La decisione del Tribunale penale di Crotone nel processo sulla bancarotta del Consorzio universitario, Intrieri assolta, condannati altri due


CROTONE – Assolta “perché il fatto non sussiste” l’ex presidente del Consorzio universitario Marilina Intrieri, che rivestì la carica dal 2003, anno della costituzione dell’ente, al 2011. Condannati a tre anni di reclusione ciascuno la consulente e “amministratrice di fatto” Maria Pecoraro Mercogliano, che incassò oltre 100mila euro a fronte dell’inattività della società, e Giuseppe Antonio Bianco, presidente del cda del Consorzio dal 2011 al 2013. Lo ha deciso il Tribunale penale di Crotone nel processo per il crac dell’ex Consorzio universitario. Il pm Alessandro Rho aveva chiesto due anni per Intrieri e tre anni a testa per gli altri due imputati. In particolare, il tribunale ha assolto Bianco e Mercogliano per la bancarotta documentale ma condannati per quella fraudolenta e preferenziale.

Nei confronti di Mercogliano disposta la condanna al risarcimento del danno. Era comunque il nome dell’ex deputata ed ex consigliera regionale che faceva più scalpore, tra quelli finito al centro della bancarotta del Consorzio da tempo inattivo.

LE ACCUSE

Secondo l’accusa, gli imputati non avrebbero reso possibile la ricostruzione dei mandati di incarico di una società pubblica, da conferirsi secondo procedure evidenti, nei confronti di numerosi professionisti che hanno assistito la società dal 2010 al 2013, per un importo di oltre 244mila euro, pari al 224% del passivo fallimentare. Dalle carte del pignoramento, si evincono compensi al cda ed al collegio sindacale per oltre 86mila euro più altri 45mila per consulenza fiscale e contabile a tre diversi professionisti soltanto nel 2011, quando il Consorzio non era più attivo da oltre un anno.

Un mistero, sempre secondo l’accusa, sembrerebbe anche il pagamento di oltre 21 mila euro per “servizi tecnici qualità e antincendio” e per corsi di formazione non meglio specificati all’università Bocconi ed alla S.I.L.C. srl (azienda specializzata nella raccolta, nel lavaggio e nella manutenzione di cisterne, ndr). Che dire, poi, di parcelle per oltre 46mila euro liquidate nel 2013 a una commercialista di Catanzaro più altri 8mila in favore della società di consulenza contabile All Service srl? Mentre il collegio dei sindaci percepiva altri 16mila euro ed il cda oltre 27mila, dando fondo alle somme incassate dalla Regione Calabria in quello stesso anno, per 129mila euro. A fronte di tutte queste spese, neanche un euro veniva accantonato per il lavoratore Antonio Macrì, la cui denuncia innescò l’inchiesta.

PARTE CIVILE

Si erano associati alle richieste del pm l’avvocato Giuseppe Trocino, che rappresenta il lavoratore costituitosi parte civile, e l’avvocato Enzo Vrenna per la curatela fallimentare. Tra le anomalie e le spese pazze evidenziate dall’avvocato Trocino, in particolare, le bollette telefoniche da 12mila euro in un anno e le opacità relative ai rimborsi spese.
Gli imputati erano difesi dagli avvocati Fabrizio Criscuolo, Cataldo Intrieri e Michele Filippelli, Enzo Ioppoli e Francesco Verri.

LEGGI ANCHE: Assoluzione definitiva per l’oncologo Prati. Estraneo al crac dell’ex Consorzio universitario – Il Quotidiano del Sud

CROTONE, ASSOLTA INTRIERI SUL CASO CONSORZIO: LA DIFESA

Intrieri, presente in aula, ha accolto con soddisfazione la sentenza. Il collegio giudicante presieduto da Edoardo D’Ambrosio ha accolto in toto la tesi difensiva, sostenuta dagli avvocati Interi e Filippelli. I legali hanno sostenuto che la mala gestio attribuita alla loro assistita è smentita documentalmente e che durante la sua gestione non si sono registrate opacità. I difensori di Intrieri hanno anche affermato la piena operatività del Consorzio e il buon operato dell’ex presidente.

«Dopo dieci anni di indagini e due richieste di non luogo a procedere la giustizia è stata affermata – ha detto Intrieri al Quotidiano –. Sono stata rispettosa, da donna delle istituzioni, da politica e da cittadina, dell’organo giudiziario. Non ho saltato mai nessuna udienza rimanendo sempre fiduciosa – ha aggiunto – E alla fine è stato accertato che non c’entravo nulla e che ho sempre agito nell’interesse dei cittadini, degli studenti e del Consorzio».

Ormai definitiva l’assoluzione per l’oncologo Ubaldo Prati, l’unico imputato che scelse il rito abbreviato.

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