“Creare una crema non significava tradire l’integrità scientifica, ma portare la scienza nella vita delle persone”. La storia di Augustinus Bader, il medico-scienziato che ha rivoluzionato la skincare di lusso

Una carriera trascorsa nei reparti ospedalieri, accanto a pazienti con gravi ustioni, con un’unica missione: attivare e sfruttare la straordinaria capacità del corpo umano di guarire sé stesso. È la storia del professor Augustinus Bader, medico e scienziato tedesco oggi sinonimo di skincare di lusso, ma le cui radici affondano nella medicina rigenerativa e in una profonda vocazione umanitaria. “La mia ispirazione è nata dal mio primo lavoro con i pazienti che soffrivano di gravi ustioni – racconta –. Testimone dei limiti dei trattamenti convenzionali, sono stato profondamente toccato dalla resilienza del corpo umano e dalla possibilità di ottimizzarne i processi naturali di guarigione”.

Dopo tre decenni di ricerca all’avanguardia sulle cellule staminali e la rigenerazione tissutale, nel 2008 arriva la svolta: Bader sviluppa un gel capace di favorire una guarigione senza cicatrici, eliminando la necessità di dolorosi trapianti o innesti di pelle. Una scoperta scientifica potenzialmente rivoluzionaria, ma difficile da finanziare e portare su larga scala, lontana dalle logiche delle grandi case farmaceutiche. “Ho sempre creduto nella scienza come strumento per migliorare la vita delle persone, anche quando i fondi erano scarsi e la ricerca sembrava non trovare sbocchi concreti”. Qui entra in scena Charles Rosier, uomo della finanza: se quella formula poteva rigenerare la pelle bruciata, perché non provare a renderla un trattamento rivoluzionario per quella sana? “Creare un prodotto di skincare non era qualcosa che avessi mai considerato”, ammette Bader. È stato Rosier ad avere la visione di applicare la tecnologia del professore alla cura della pelle sana: “Se poteva trasformare la pelle bruciata in pelle perfetta – racconta – allora poteva fare meraviglie anche per la pelle quotidiana”. Rosier ricorda il momento con chiarezza: “Il professor Bader era uno scienziato puro, lontano dalle logiche del marketing. Ho visto l’opportunità di colmare il divario tra scienza avanzata e skincare, creando qualcosa che non fosse solo un prodotto, ma un investimento reale nella salute della pelle”.

Il resto è storia. Da questa alleanza nasce il TFC8® (Trigger Factor Complex), tecnologia proprietaria che oggi è al cuore di ogni prodotto Augustinus Bader. Non un colpo di genio improvviso, precisa Bader, ma il risultato di decenni di ricerca: “È una tecnologia intelligente e adattiva – spiega – progettata per supportare i processi naturali di rinnovamento cutaneo. Guida nutrienti e molecole di segnalazione verso le aree dove servono di più, creando l’ambiente ottimale per il rinnovamento cellulare”. Il passaggio dal laboratorio alla cosmesi non è stato per lui un compromesso: “Ho capito che la salute della pelle obbedisce agli stessi principi biologici della guarigione. Creare una crema non significava tradire l’integrità scientifica, ma portare la scienza nella vita quotidiana delle persone”. “Io e il professor Bader proveniamo da mondi molto diversi – aggiunge Charles Rosier – ma siamo uniti da una visione comune: spingere oltre i confini di ciò che è possibile nella skincare. Lui porta una competenza scientifica profonda, io una visione strategica per trasformare quelle scoperte in un impatto globale. Le nostre prospettive sono diverse, ma siamo allineati nella ricerca dell’eccellenza e dei risultati duraturi”.

E infatti il brand ha avuto una crescita esponenziale senza grandi campagne pubblicitarie, solo grazie al passaparola e ai risultati concreti: “Le reazioni dei primi utilizzatori sono state illuminanti – ricorda Bader –. Vedere la loro pelle trasformarsi, diventare più sana e resiliente, mi ha fatto capire che skincare non significa solo aspetto, ma benessere generale. Quando il corpo è sostenuto, può esprimere la sua versione migliore”. I primi ad esserne conquistati sono stati i divi di Hollywood. Oggi star come Victoria Beckham, Jennifer Aniston e Leonardo DiCaprio sono fan dichiarati del marchio: “Sono onorato – ammette il professor Bader – ma ciò che conta davvero è l’impatto reale che vedo sulla vita delle persone comuni. Non è questione di endorsement: è scienza applicata a migliorare la vita di chiunque”.

Il successo commerciale permette a Bader di finanziare la ricerca originaria: “Ogni prodotto venduto mi permette di continuare il lavoro con i pazienti ustionati e nelle terapie rigenerative”, spiega. Anche Rosier sottolinea il valore di questa sinergia: “Abbiamo creato un marchio che unisce eccellenza scientifica e impatto sociale. Ogni nuova formula nasce dall’ascolto dei bisogni reali dei consumatori e dall’avanzamento continuo della ricerca”. L’arrivo di The Elixir rappresenta la sintesi più avanzata della filosofia di Augustinus Bader: unire scienza rigorosa, ricerca all’avanguardia e risultati misurabili. Grazie alla tecnologia Advanced TFC8® e all’ispirazione tratta dagli studi più recenti sugli esosomi, il nuovo siero punta a migliorare la rigenerazione cutanea in modo mirato e duraturo, riducendo i principali segni dell’invecchiamento. Formulato senza acqua, con una texture setosa e altamente concentrata, ottimizza l’assorbimento degli attivi e agisce in profondità per aumentare luminosità, compattezza e uniformità dell’incarnato. I dati clinici confermano l’efficacia: fino al 74% di riduzione della pigmentazione irregolare, -25% delle rughe perioculari e +26% di tonicità cutanea, risultati percepiti e confermati anche dai test sui consumatori.

“Il nostro obiettivo – conclude Bader – non è vendere sogni, ma portare scienza e risultati tangibili in un settore spesso dominato da promesse vuote. La più grande soddisfazione è vedere come la nostra ricerca abbia migliorato la vita delle persone: questo resta il mio più grande motore. Un cerchio che si chiude: un prodotto di lusso che, con la sua efficacia, finanzia la ricerca scientifica da cui è nato, in un connubio perfetto tra visione, scienza e impresa.

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