Crotone, impugnata l’assoluzione dell’attivista curda Majidi
- Postato il 21 luglio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Crotone, impugnata l’assoluzione dell’attivista curda Majidi
L’assoluzione dell’attivista curdo-iraniana Majidi impugnata dalla pm per «valutazione errata, lacunosa e contraddittoria» delle prove
CROTONE – La pm Rosaria Multari ha impugnato l’assoluzione dell’attivista curdo-iraniana Maysoon Majidi, accusata di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rimasta dieci mesi in carcere perché considerata una scafista. Il 5 febbraio scorso, accogliendo la tesi dell’avvocato Giancarlo Liberati, il Tribunale di Crotone l’ha assolta negando che fin dall’inizio ci fossero elementi per accusarla di essere stata una “scafista”. Le accuse, per i giudici, sono state smentite oltre che «dai dati probatori esaminati», anche dalle dichiarazioni rese da altri migranti che in aula hanno affermato che la sua posizione era quella di «mera passeggera».
L’APPELLO
Secondo la pm, i giudici sono giunti a questa conclusione sulla base di una «valutazione errata, lacunosa e contraddittoria» delle prove da cui emergerebbe che la donna ha svolto mansioni di “aiutante” del capitano Ufuk Akturk, condannato nel parallelo processo col rito abbreviato. Non sarebbe stata, insomma, «migrante trasportata» ma «membro dell’equipaggio trasportante».
La donna, mette in evidenza la rappresentante della pubblica accusa, «non è rimasta inerte durante il viaggio che ha iniziato senza pagare e che non ha pagato» e, una volta giunta sulle coste crotonesi, si è data «alla fuga unitamente al capitano e ad altri tre migranti».
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