Da luglio scatta una nuova tassa in Grecia: così si combatte l’overtourism

  • Postato il 18 giugno 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Chiunque prenoti una crociera in Grecia, si immagina di scendere dalla nave e passeggiare lungo vicoli imbiancati a calce, fermarsi in una taverna per assaporare piatti a base di pesce fresco e godersi il tramonto dagli spot più belli. Se fino a qualche anno fa questo immaginario poteva avvicinarci alla realtà, ora la situazione è un tantino differente.

Isole famose come Santorini e Mykonos vengono letteralmente prese d’assalto, con folle di turisti accalcati sulle loro strade, molti dei quali passeggeri delle numerose navi da crociera. Per darvi un’idea, in un solo giorno d’agosto del 2024, sono sbarcate sull’isola di Santorini ben 20.000 persone.

Una situazione insostenibile che ha obbligato i funzionari greci a prendere dei provvedimenti, tra i quali l’introduzione di una nuova tassa specifica per i croceristi. Una percentuale dei ricavati provenienti dalle tasse verrà utilizzata per migliorare le infrastrutture delle isole, sotto pressione a causa dell’overtourism.

La nuova tassa delle isole greche per i croceristi

Attualmente, oltre il 57% del turismo crocieristico in Grecia si concentra su Santorini, Mykonos e il Pireo, la città portuale situata appena fuori Atene. Per cercare di affrontare il problema sempre più presente dell’overtourism, è stata approvata una nuova tassa che verrà applicata sui passeggeri delle crociere a partire dal 1 luglio.

La tassa arriverà fino a 20 euro per lo sbarco in alta stagione a Mykonos e Santorini. In base ai dati pubblicati da alcuni siti di settore, si prevede che, considerando il numero di croceristi della scorsa stagione diretti alle due isole greche (circa 1,3 milioni), quest’anno le compagnie di crociera dovranno sborsare circa 45 milioni di dollari per coprire la nuova tassa. Una somma che riguarda solo Mikonos e Santorini.

In generale, in Grecia le tasse si possono suddividere in tre fasce: il prezzo varia da 1 euro in bassa stagione, a 3 euro in media stagione e 5 euro in alta stagione, tutti costi validi nei porti greci, fatta eccezione per Santorini e Mykonos. Qui, in bassa stagione, la tassa costerà 4 euro, aumentata a 20 euro per gli scali delle crociere in alta stagione.

Gli obiettivi della nuova tassa

La nuova tassa sarebbe dovuta entrare in vigore a giugno, ma è stata posticipata dopo che l’attività sismica di Santorini ha temporaneamente bloccato tutto il traffico delle navi da crociera nella regione.

L’obiettivo della tassa è duplice. Da una parte si desidera incoraggiare gli scali in porti più tranquilli e incentivare i viaggi al di fuori dei mesi estivi di punta. Le isole del Mar Ionio, per esempio, come Zante e Antipaxos, sono due valide alternative a Santorini e Mykonos. Chi preferisce isole più tranquille, sempre nelle Cicladi, può optare anche per Milo, Sifno e Naxos. Viaggiando fuori stagione, invece, è possibile scoprire queste mete con maggiore tranquillità invece che lottare contro la folla per ammirare un tramonto!

Dall’altra, i ricavi derivanti dalla nuova tassa saranno utilizzati per finanziare l’ammodernamento delle infrastrutture e degli impianti portuali, in questo momento sotto pressione.

Autore
SiViaggia.it

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