“Da piccola mi sono innamorata di Rita Pavone, credevo fosse maschio. Il cancro al seno? Quello che accade lo trasformo in positivo”: parla Sabrina Salerno
- Postato il 29 aprile 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Sabrina Salerno è stata ospite dello show di Alessia Marcuzzi “Obbligo o verità”. La cantante si è sottoposta ad alcune domande della conduttrice. Anzitutto sul bilancio del post malattia, infatti la Salerno ha dovuto curare un cancro al seno: “Sono un caterpillar, io vivo molto il presente e sono sempre alla ricerca del bene e del positivo. Tutto quello che mi accade lo trasformo in positivo, sono sempre pronta a rinascere. Nella vita le cose capitano allora meglio affrontarle con positività, come ho cercato di fare. Ma sono stata anche fortunata, spero che sia solo un’esperienza nel corso della vita. La vita ti dà delle cose meravigliose ma saper parare i colpi bassi è la cosa più importante”.
Sulla sua carriera ha ammesso: “Ho iniziato a fare questo mestiere un po’ per caso, non avevo il fuoco sacro dell’artista e della musica, poi invece la vita cambia lo schema… Ho preso questo autobus e sono salita. Avevo 16 anni, mi sono detta ci provo, non avevo niente da perdere. Piano piano ho cercato di creare il mio personaggio e non è stato facile: sono conscia di non essere Whitney Houston, ahimè, però oggi canto dal vivo in italiano, in inglese, in francese, in spagnolo. Mi sono tanto impegnata ma sono anche cosciente dei miei limiti”.
Essere travolti dal successo è sempre un rischio in agguato: “Ma ho cercato di rimanere con i piedi per terra e la testa sul collo, che è una cosa che ho sempre avuto. Credo di avere una saggezza innata. A 17 anni ero anche una stronzetta presuntuosa perché credevo di avere il mondo in mano, la vivevo con leggerezza”.
E poi ha aggiunto: “Mi sento femmina, sono felice di esserlo e non mi sono mai sentita inferiore a nessuno. Quindi ho una forte consapevolezza che ogni donna può fare del proprio corpo ciò che vuole. Il corpo è mio e lo gestisco io in modo libero. Quando noi donne lo facciamo a 30, a 40, a 50 anni poi non ne parliamo, si raccolgono un sacco di insulti. Se lo fa Lenny Kravitz un video nudo a 60 anni, arrivano solo commenti sul fatto che è un figo. Perché sugli uomini non c’è questa volontà di essere aggressivi verbalmente?”.
Sabrina Salerno ha anche raccontato di quando il padre l’ha riconosciuta: “Non credo di essere mai stata figlia. Mio padre non mi ha mai accettata e aveva anche convinto mia sorella che io mi ero inventata la storia che fossi sua figlia. Invece proprio grazie a mia sorella, che mi ha cercato, ho fatto il test del dna e mi ha dovuto riconoscere. Avevo 45 anni quando ho fatto il test (…) Io l’ho perdonato. Ho passato quattro mesi prima che morisse in cui l’ho chiamato papà, ma non ho la stima per lui. Un bambino che nasce non ha responsabilità”.
Infine una piccola curiosità: “Quando ero piccola ero innamorata di Rita Pavone, Gian Burrasca, perché credevo fosse un maschio, poi Miguel Bosè, il ricciolino di Laguna Blu (Christopher Atkins, ndr)”.
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