Dacia non teme la concorrenza cinese in Europa, anzi è “uno stimolo al miglioramento”
- Postato il 23 luglio 2025
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- Di Virgilio.it
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Negli ultimi anni, il mercato automobilistico europeo è diventato un terreno sempre più competitivo, con l’arrivo massiccio di marchi cinesi pronti a ritagliarsi una fetta importante del settore. Complici prezzi aggressivi, dotazioni tecnologiche all’avanguardia e una gamma in rapida espansione, i costruttori orientali stanno conquistando l’attenzione di consumatori e analisti. Per molte case automobilistiche storiche, questo nuovo scenario rappresenta una minaccia concreta, capace di mettere in discussione certezze consolidate e quote di mercato finora considerate intoccabili. Il timore, neanche troppo velato, è che il vecchio continente non sia pronto a reggere l’urto di una concorrenza tanto dinamica quanto determinata a imporsi. Ma non tutti la pensano così.
La posizione di Dacia: solidità, semplicità e concretezza
Di fronte all’avanzata cinese, Dacia non solo non arretra ma, per il marchio del gruppo Renault, la sfida è uno stimolo. Lo dice chiaramente Frank Marotte, vicepresidente Brand, Marketing, Sales & Operations: “Come qualsiasi altro produttore, stiamo osservando con molta attenzione il successo dei marchi cinesi”, ma la casa romena è “fiduciosa di poter mantenere il suo successo in Europa“. E nel caso di Dacia, ciò che conta è offrire auto affidabili, essenziali e con un prezzo che continua a rappresentare un’eccezione nel panorama europeo. Nessuna rincorsa a mode effimere o a tecnologie superflue: il brand ha costruito il suo successo su una ricetta semplice e chiara, che parla a una fascia sempre più ampia di automobilisti in cerca di sostanza. E oggi, più che mai, questa coerenza paga.
I numeri che danno ragione a Dacia
I risultati parlano chiaro: nel primo semestre 2025 Dacia ha piazzato 49.749 veicoli sul mercato italiano, segnando un +2,2 %, mentre il mercato auto complessivo ha registrato un calo del 10%. Questo exploit ha permesso al brand di raggiungere una quota dell’11,2 % nel canale retail. Numeri importanti, che testimoniano come la filosofia Value for Money colpisca nel segno: la Sandero, per esempio, è salita a quota 26.150 vendite, risultando l’auto straniera più richiesta del semestre, seguita dal Duster con 18.800 unità. Senza dimenticare la Spring, vettura elettrica del segmento A tra le più vendute del periodo. Questi risultati dimostrano come Dacia non stia subendo la pressione della concorrenza cinese, ma anzi ne faccia un motivatore per rafforzare la propria posizione.
Una strategia diversa: niente fronzoli, solo ciò che serve davvero
In un’epoca in cui molti costruttori inseguono l’auto sempre più connessa, autonoma e sovraccarica di tecnologia, Dacia ha scelto una strada controcorrente. Il suo approccio si basa su un principio semplice ma efficace: offrire solo ciò che è davvero utile al cliente. Niente schermi extra, funzioni superflue o dettagli di design fine a sé stessi. L’essenzialità diventa così non solo una scelta estetica, ma anche una dichiarazione di intenti: concretezza, semplicità e funzionalità al giusto prezzo. Un posizionamento che oggi risulta più che mai attuale, soprattutto di fronte a un mercato dove l’inflazione e l’incertezza economica spingono sempre più consumatori a cercare valore reale. Dacia intercetta questa esigenza con coerenza, proponendo vetture solide, intuitive e dall’elevato rapporto qualità-prezzo. Ed è proprio questo, unito a un’identità ormai chiara e riconoscibile, che la mette in condizione di affrontare la sfida dei nuovi competitor con serenità.