Dal set di Mare Fuori al Giappone gourmet: l’intervista a Nicolas Maupas che racconta i suoi viaggi più belli
- Postato il 28 luglio 2025
- Interviste
- Di SiViaggia.it
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Attore rivelazione grazie a Mare Fuori, visto di recente nella produzione internazionale Il Conte di Montecristo, Nicolas Maupas viaggia molto per lavoro ma anche per piacere. Ogni set, ogni città, ogni incontro con una cultura diversa lo ha aiutato a costruire un personaggio, a scoprire qualcosa di nuovo su di sé. Lo abbiamo incontrato al Giffoni Film Festival 2025 dove è stato ospite per parlare della sua carriera con il giovane pubblico del festival dedicato al cinema per ragazzi giunto alla sua 55° edizione.
Molto posato e disponibile ha condiviso con noi il suo legame con il viaggio, le sue esperienze in Italia e nel mondo, e ci ha svelato quali paesi vorrebbe visitare nel prossimo futuro. In questa intervista ci racconta quanto contano i luoghi nel suo percorso artistico, le mete che più lo hanno colpito – dal Giappone alla Danimarca – e il suo modo di viaggiare: leggero, curioso, sempre affamato di esperienze (e anche di nuovi sapori).
Nicolas Maupas si racconta
Come attore quanto pensi sia importante una location per raccontare una storia, recitare in un posto che ti trasmette qualcosa ti aiuta a costruire un personaggio?
Mi sono reso conto che in alcune occasioni una location aiuta molto a empatizzare con una storia o con un periodo storico. Ad esempio quando ho girato Il Conte di Montecristo le riprese a Parigi, in particolare al Teatro dell’Opera, è stato suggestivo e di conseguenza sicuramente mi ha aiutato a entrare nel personaggio e nella vita di quell’epoca. Penso che aiuti tanto e che bisogna lasciarsi accompagnare dai luoghi e trovare il proprio posto.

C’è un posto che hai scoperto proprio grazie a un progetto che hai fatto?
Molti in realtà, a partire da Napoli con Mare Fuori, gran parte dell’Italia devo ammettere che la sto scoprendo grazie al mio lavoro. Sono arrivato in Francia tramite il mio lavoro, quindi sì, ogni volta è una scoperta. Anche Torino per esempio era un’ora di treno da casa mia dove vivevo prima ma non l’avevo mai girata a fondo.
Immagino che viaggi spesso con il tuo lavoro, cosa non manca mai nella tua valigia?
Mi capita di portarmi dei libri che però spesso non apro mai. Di solito viaggio molto leggero, non ho mai valigioni molto grandi quindi cerco di muovermi con il minimo indispensabile anche per essere più comodo possibile.
Ho letto che hai una passione per la cucina che consideri sempre legata al viaggio. Quindi immagino che quando viaggi sperimenti il cibo locale e non mangi italiano?
Sì, penso che non bisogna mai cercare l’Italia all’estero perchè poi si mangia in Italia. Ma recentemente sono stato in Giappone e gran parte del viaggio era basato su tappe culinarie e cose da provare, ora non ricordo i nomi di quello che ho mangiato perchè sono davvero complicati però ho provato di tutto. Sono stato in Danimarca e ho mangiato il pesce cucinato in una maniera diversa, e trovo interessante vedere come la stessa materia prima viene poi reinventata e riutilizzata a seconda del paese.
C’è un piatto strano che hai assaggiato e ti è rimasto impresso?
Non mi viene in mente un piatto in particolare, ma forse lo smørrebrød danese che è praticamente il pane nero di Copenaghen con topping di vario tipo come le acciughe.

C’è un posto dove ti sei sentito a casa anche se era la prima volta che lo visitavi e uno dove invece ti senti sempre un ospite?
I paesi nordici come l’Olanda, la Danimarca sono paesi dove mi sono sentito subito a casa anche perchè hanno un’architettura che mi ricorda la Francia e quindi qualcosa che riconosco. Il Giappone, nonostante sia una cultura molto lontana dalla nostra, riesce ad accoglierti in particolare modo, ma mi sentivo l’europeo che visitava un paese nuovo e ho provato un po’ più di distacco come turista.
Un posto che sogni di visitare che ancora non hai mai visto?
Il Giappone è stata una grande conquista per me però adesso mi interessa l’India, il Vietnam e anche luoghi del Nord Europa che ancora mi mancano.