Delitto di Garlasco, la famiglia Poggi: “Assillante campagna diffamatoria, tuteleremo l’onore di Chiara”
- Postato il 4 giugno 2025
- Giustizia
- Di Il Fatto Quotidiano
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Giorni di silenzio se non per riaffermare la convinzione, certificata da una sentenza della Cassazione, che è Alberto Stasi il responsabile della morte della figlia Chiara Poggi. Ma la nuova inchiesta della procura di Pavia – allo stato di indagini preliminari e in attesa dell’incidente probatorio – ha innescato sul delitto di Garlasco un’attenzione enorme, a tratti scomposta. L’ultima puntata del programma Le Iene – che anche questa volta ha offerto la testimonianza di una persona morta e che era stata già considerata falsa – ha imposto alla famiglia Poggi di annunciare azioni giudiziarie.
“La famiglia Poggi è da settimane vittima di una assillante campagna diffamatoria da parte di organi di informazione e social, che non sta purtroppo risparmiando nemmeno la amata Chiara. Ieri sera la trasmissione le Iene ha addirittura adombrato una presunta relazione sentimentale di Chiara con un ‘uomo adulto’, utilizzando a tal fine le risalenti dichiarazioni di una persona deceduta, già all’epoca ritenute del tutto false” scrivono in una nota gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna.
“La continua sovrapposizione fra fughe di notizie, vere o presunte, riguardanti l’attività di indagine e le autonome ricostruzioni romanzesche liberamente costruite dai soggetti più vari, ha determinato l’incontrollabile diffusione di ogni genere di insinuazioni in totale dispregio della realtà dei fatti e del rispetto dovuto ad ogni singola persona qualsiasi titolo coinvolta nelle vicende in questione. Nell’auspicio che – continuano i legali – le autorità preposte possano a loro volta contribuire a porre fine a simili reiterate condotte illecite, la famiglia Poggi provvederà da parte sua ad ogni opportuna iniziativa giudiziaria a tutela della dignità e dell’onore di Chiara”.
Ieri anche la famiglia Cappa ha diffuso una nota attraverso gli avvocati Gabriele Casartelli e Antonio Marino: “Dovendo constatare che, ormai, non passa giorno senza che vengano diffuse dagli organi di stampa e dai social, in modo del tutto incontrollato, le più assurde ed implausibili pseudo-informazioni, la famiglia Cappa comunica che non tollererà oltre questo modo di agire illecito e contrario alle norme di civile convivenza e, pertanto, rende noto di aver conferito mandato ai propri legali per tutelare, come già avvenuto anche nel recente passato, la propria reputazione a fronte di notizie di carattere diffamatorio diffuse dagli organi di stampa e dai social che nulla hanno a che vedere con pretesi ma inesistenti obiettivi di giustizia”. Paola e Stefania Cappa, cugine di Chiara Poggi, non sono indagate e non lo sono mai state.
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