Dybala al centro dell’attacco: la scommessa di Gasperini per far segnare la Roma

  • Postato il 28 ottobre 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 2 Visualizzazioni

La soluzione aveva lasciato un po’ tutti perplessi. Anche perché i primi due tentativi erano stati pressoché disastrosi. Pur di sopperire all’allergia al gol dei suoi centravanti, infatti, Gian Piero Gasperini aveva schierato come falso nove Paulo Dybala. Una scelta che si era ripetuta nelle sfide casalinghe contro il Torino e l’Inter. E il risultato era stato lo stesso: un successo di misura. Ma per gli ospiti. Con la Roma che aveva faticato clamorosamente a creare occasioni da gol. Così proprio quando gli addetti ai lavori avevano dato per cassato l’esperimento, ecco che il tecnico di Grugliasco ha preso tutti in contropiede. Domenica contro il Sassuolo, al centro dell’attacco giallorosso c’era ancora l’argentino. Solo che stavolta la mossa ha pagato. I giallorossi hanno costruito qualche azione da rete in più. E poi ha vinto proprio con un gol dell’ex Juventus. Il tabellino della partita di Reggio Emilia è la fotografia esatta del momento della prima Roma di Gasperini. Una squadra costruita negli spazi angusti del fair play finanziario e sulla speranza di rigenerare qualche giocatore importante.

Dopo una prima stagione da 17 gol in tutte le competizioni, Dovbyk è ancora un oggetto misterioso. Fisico da Ivan Drago e tecnica non sempre educata, l’ucraino è sembrato spesso un pesce fuor d’acqua nello scacchiere dei capitolini. Soprattutto quando si tratta di mettere giù il pallone e difenderlo con il corpo dall’assalto dei difensori avversari. A dicembre del 2024 Ranieri aveva detto chiaramente: “Dobbiamo ancora capire come servirlo“. E quasi un anno più tardi la situazione non è cambiata poi molto. La Roma ha difficoltà ad appoggiarsi sul suo numero nove per poi attaccare la profondità. In più l’ex pichichi della Liga ha iniziato a fallire occasioni importanti. Finora in campionato è fermo a un gol. Quello che ha sbloccato il risultato contro il Verona esattamente un mese fa. E il doppio errore dal dischetto contro il Lille in Europa League lo ha trasformato quasi in un personaggio da fiaba, un attaccante al centro di una maledizione che nessuno sa ancora come spezzare.

Per provare a mettere gol nel motore della Roma in estate è arrivato anche Evan Ferguson, centravanti irlandese con un passato da potenziale fenomeno continentale e un presente che dopo un’operazione al ginocchio è diventato più complesso. L’ex Brighton è arrivato in prestito con diritto di riscatto fissato a 35 milioni. Nelle prime due uscite di campionato Ferguson è partito titolare. I suoi movimenti in campo sembravano aprire spazi e favorire lo sviluppo della manovra offensiva giallorossa. Di gol però non ne è arrivato neanche uno. E il suo minutaggio è diminuito drasticamente. Il risultato è che dopo 8 giornate la Roma si ritrova con soli 8 gol segnati. Di cui appena uno realizzato dai suoi due centravanti.

L’idea di Dybala falso nove nasce proprio in questa terra di nessuno. Gasperini ha pensato che la tendenza dell’argentino ad abbassarsi per cucire il gioco potesse aprire campo a chi in questo momento riesce a vedere la porta con maggior fortuna. È un concetto del tutto simile a quello espresso da Sarri ai tempi della Juventus. “Dybala può fare il falso nove — disse —, il problema non è lui ma i centrocampisti, che devono inserirsi con continuità per riempire l’area”. Il punto è che la Roma soffre di una ormai cronica penuria di incursori. Da tempo ai giallorossi mancano centrocampisti box to box in grado di strappare e concludere l’azione. Contro il Sassuolo Gasperini ha schierato Dybala come finto centravanti, mettendogli vicino Cristante, uno che proprio nell’Atalanta del tecnico di Grugliasco aveva ricoperto il ruolo con successo, arrivando a sfiorare la doppia cifra, e Leon Bailey, l’ala brava a saltare l’uomo e creare superiorità che avrebbe dovuto dare una dimensione più verticale alla squadra.

Il risultato alla fine ha premiato i giallorossi. Che nel secondo tempo, anche con l’ingresso di Dovbyk, hanno creato occasioni senza riuscire ad andare oltre la vittoria con il minimo scarto. Buona parte del futuro della Roma si gioca intorno a questa tendenza al vantaggio minimo. Cinque delle sei vittorie stagionali sono arrivate di misura. Finora la Roma di Gasperini ha rappresentato l’esatto contrario dell’Atalanta del Gasp. Nelle prime otto gare della passata stagione la Dea aveva messo a segno 19 reti. Ora invece i capitolini stanno basando il proprio campionato su una difesa ermetica (nonostante il clamoroso errore di Dia nel derby, che avrebbe potuto scrivere una storia tutta diversa) e su un attacco ancora alla ricerca di movimenti buoni per scardinare le difese avversarie. Anche perché i gol su calcio piazzato da parte dei difensori, che avevano rappresentato il grande bonus della Roma di Mourinho, rappresentano un altro tabù stagionale. I giallorossi vanno avanti con il freno a mano tirato. E la speranza di Gasperini è che la scelta di Dybala falso nove possa trasformarsi da mossa della disperazione a carta vincente.

L'articolo Dybala al centro dell’attacco: la scommessa di Gasperini per far segnare la Roma proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti