È morto Sandro Giacobbe, il popolare cantante di Signora mia e di Gli occhi di tua madre è scomparso dopo una lunga malattia
- Postato il 5 dicembre 2025
- Musica
- Di Il Fatto Quotidiano
- 4 Visualizzazioni
Se n’è andato Sandro Giacobbe. Il popolare cantante di Signora mia e di Gli occhi di tua madre è morto a 75 anni dopo una lunga malattia durata dieci anni e cominciata con un tumore alla prostata che di recente lo aveva costretto su una carrozzina. “Ogni giorno della mia vita è un giorno intenso, un giorno che passa vicino alle persone che amo. L’unica cosa che mi spiace è doverli lasciare”, aveva raccontato in una delle ultime interviste in tv, lo scorso maggio a Verissimo, quando si era mostrato in sedia a rotelle e rivelato di indossare una parrucca. “Ne parlo per mandare un messaggio di speranza e di incoraggiamento”, aveva detto poco prima che la situazione precipitasse.
DALLA GRANDE POPOLARITÀ ALLA NAZIONALE CANTANTI
Nato a Genova il 14 dicembre 1949, Sandro Giacobbe a sedici anni scopre la passione per la musica e mentre studia ragioneria inizia ad esibirsi con un gruppo di amici nei locali della Liguria. La sua carriera decolla negli anni ‘70 con brani come Signora mia poi con le partecipazioni a Sanremo. Colpisce tutti con la sua voce ma anche con il suo fascino, tanto da essere considerato uno dei belli della canzone pop italiana. La somiglianza fisica con Claudio Baglioni innesca anche una presunta rivalità col collega: “Più che altro lo erano le case discografiche, lui con la Rca, io con Messaggerie musicali. E tra noi all’inizio non c’era grande simpatia”, ha ammesso. Tanti anni dopo si sono conosciuti meglio, quando Baglioni cominciò a giocare con la Nazionale cantanti di cui Giacobbe è stato uno dei fondatori con Mogol, Gianni Morandi e Umberto Tozzi, portando avanti tante iniziative benefiche. “Ci ho passato una vita. Venti anni da calciatore, una vera schiappa — con 4 gol all’attivo, pochi, ma ne vado orgoglioso — e 25 da allenatore”, ha ironizzato.
LE ORIGINI UMILI E LE PRIME ESIBIZIONI
Quando di recente gli chiesero se fosse felice Giacobbe rispose di essere sereno. La felicità vera? Quella vissuta da bambino, “all’alba, insieme ai contadini sul cassone del camion: cantavano, prima di andare a faticare. E io sì, ero felice”. Ricordava con grande emozione le origini umili, la famiglia modesta e quando in estate andava a trovare i parenti di sua mamma a Genzano, in Basilicata. “Erano mezzadri, alle 5 del mattino salivano sul cassone di un camion per raggiungere i campi. E cantavano”. Genovese, cresciuto a Sant’Eusebio, da giovanissimo mise su una band, Giacobbe e le Allucinazioni, subito dopo essere andato a vedere i Beatles in concerto nel 1965: “Il mattino dopo ho chiesto a mio zio una vecchia chitarra impolverata, me l’ha venduta per 5.000 lire”. Sognava la musica ma prima di sfondare ha fatto di tutto: meccanico, operaio, muratore (“Con mio padre, muratore, salivo sui tetti a fare le coperture in eternit”), barista. La domenica suonava nei locali: con lui c’erano i Jet di Angelo Sotgiu e Franco Gatti, un altro gruppo dove cantava Angela Brambati dei Ricchi e Poveri e i New Jet, progenitori dei Matia Bazar.
IL SUCCESSO CON SIGNORIA MIA, SANREMO, IL BOOM IN SPAGNA
Lavorava tanto per potersi pagare le trasferte a Milano, dove incontra il grande paroliere Oscar Avogadro. Ma la sua vita cambia quando fa ascoltare alcuni pezzi ad Alfredo Cerruti, discografico all’epoca compagno di Mina e voce degli Squallor. “Non gli piaceva nulla, che disastro. Disperato, con la chitarra provo a convincerlo con un ultimo brano appena composto. Niente testo, solo due parole: ‘Signora mia…’. Mi guarda, folgorato: ‘Fammela sentire di nuovo’. Due, tre, dieci volte. Chiama Daniele Pace, il compositore: ‘Voglio un disco. Subito’”. Signora mia – che racconta una storia che Giacobbe ebbe quando aveva 19 anni, con una donna molto più grande di lui – esplode grazie ad Alto gradimento, diventa un successo clamoroso e Lina Wertmuller la inserisce nella colonna sonora di Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare agosto. Due anni dopo, nel ‘76, arriva il primo Sanremo e si classifica terzo con il brano Gli occhi di tua madre (anche quella racconta la storia con una donna più grande) e non si ferma più. Partecipa come autore allo Zecchino d’Oro con la canzone Sette note, pubblica brani di grande successo come Sarà la nostalgia, nell’‘83 torna di nuovo a Sanremo con Primavera. Ma va forte anche all’estero, in particolare in Spagna, dov’è molto amata la sua Il Giardino Proibito. “Un giorno raggiungo un teatro di Madrid e ad attendermi, fuori, trovo una folla di ragazze. Mi chiudo nel taxi. Hanno letteralmente sradicato la portiera, l’autista era furibondo”.
LA FAMA DI SEDUTTORE, L’AMORE E LA MALATTIA DEL FIGLIO
Alto, occhi azzurri, prestate. Sandro Giacobbe ha sempre avuto fama di gran seduttore, piaceva alle donne e ricambiava. Poi mette la testa a posto, si sposa e dal primo matrimonio nascono due figli, Andrea (ha seguito la carriera del padre e scrive canzoni) e Alessandro (ha giocato a calcio e fa all’allenatore). Quando il suo primogenito compie 12 anni, scoprono che è malato di cancro: “Un papà non dovrebbe mai sentire che suo figlio ha un tumore ed è in pericolo di vita. Avrei voluto morire io al suo posto”, ha raccontato. “La cosa sembrava risolta ma tre anni dopo c’è stata una recidiva e ho dovuto fare una scelta difficilissima. Ho deciso di farlo operare e oggi è sanissimo”. In quel momento, siamo nel 1997, il successo si affievolisce, fatica a ricominciare ma in diverse occasioni ha raccontato di non essersi abbattuto per la perdita di popolarità: “Faccio ancora concerti, anche all’estero. E sono felice di tutto ciò che sono riuscito a realizzare nella vita”.
IL TUMORE, IL MATRIMONIO CON MARINA E LA TV
Ma quella del figlio Andrea non è l’unica malattia che ha colpito la famiglia Giacobbe. Nel 2015 scoprì un tumore alla prostata che dopo l’operazione sembrava essere stato sconfitto, mentre in realtà tra cure e metastasi varie lo ha colpito per dieci anni. Nel 2016 fu operato d’urgenza per un meningioma, un tumore che si sviluppa nelle meningi. Lo scorso ottobre la situazione è precipitata: “Le metastasi hanno aggredito le ossa del bacino e del femore e mi hanno obbligato a stare sulla mia Ferrari”, raccontò a Verissimo ironizzando sul fatto di essere costretto a stare in carrozzina. Così come ironizzò da Mara Venier, a Domenica In, togliendosi in diretta la parrucca (che aveva ribattezzato Teresa). Al suo fianco, anche in tv, c’è sempre stata la sua seconda moglie, Marina Pieroni, il grande amore della sua vita cui era legato dal 2010 e che ha sposato nel 2022: “Nonostante le terapie, le cose si sono poi complicate, e sono andata in cura dallo psicologo. Avevo paura di non riuscire ad affrontare questo percorso, mi ha aiutato molto, l’abbiamo affrontato con serenità anche scherzandoci su”, ha raccontato la donna.
L'articolo È morto Sandro Giacobbe, il popolare cantante di Signora mia e di Gli occhi di tua madre è scomparso dopo una lunga malattia proviene da Il Fatto Quotidiano.