Ecco i dieci Personaggi Piemontesi più influenti della storia
- Postato il 12 ottobre 2025
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- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Dalla politica alla scienza, dall’arte all’impresa: dieci figure nate in Piemonte che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia d’Italia e del mondo.
Un viaggio tra statisti, scrittori, imprenditori e artisti che, in epoche diverse, hanno saputo incarnare lo spirito di innovazione, coraggio e visione tipico della terra piemontese.
Politica e Istituzioni
Camillo Benso, Conte di Cavour (Torino, 1810-1861)
Architetto dell’Unità d’Italia, Cavour fu uno statista geniale capace di trasformare il Regno di Sardegna nel motore politico del Risorgimento. Modernizzò il Piemonte con riforme economiche e infrastrutturali, e grazie a una raffinata rete diplomatica portò nel 1861 alla nascita del Regno d’Italia. La sua visione liberale, pragmatica e progressista continua a ispirare ancora oggi l’idea di una politica al servizio dello sviluppo e della libertà.
Luigi Einaudi (Carrù, 1874-1961)
Economista di fama mondiale, giornalista e primo Presidente della Repubblica Italiana, Einaudi rappresentò l’etica del rigore e della responsabilità. Le sue politiche economiche posero le basi del “miracolo italiano” e della ricostruzione post-bellica. Da liberale convinto, difese con fermezza la libertà individuale e il valore della competenza nella gestione pubblica.
Giovanni Giolitti (Mondovì, 1842-1928)
Figura chiave della politica italiana tra Ottocento e Novecento, governò per oltre trent’anni con un approccio pragmatico e riformista. Introdusse il suffragio universale maschile, migliorò le condizioni dei lavoratori e favorì la crescita industriale. L’“età giolittiana” è rimasta sinonimo di progresso sociale e stabilità istituzionale.
Oscar Luigi Scalfaro (Novara, 1918-2012)
Presidente della Repubblica durante la difficile transizione di Tangentopoli e delle stragi mafiose, Scalfaro incarnò la fermezza morale e la difesa rigorosa della Costituzione. Ex magistrato e partigiano, guidò il Paese con sobrietà e senso dello Stato in un periodo di profonde trasformazioni politiche.
Scienza e Cultura
Rita Levi-Montalcini (Torino, 1909-2012)
Premio Nobel per la Medicina nel 1986, scoprì il fattore di crescita nervoso (NGF), rivoluzionando la neurologia moderna. Costretta dalle leggi razziali a lavorare in clandestinità, non smise mai di cercare e di insegnare. La sua carriera è un inno alla tenacia e al valore della conoscenza come strumento di libertà.
Primo Levi (Torino, 1919-1987)
Chimico, scrittore e testimone della Shoah, Levi ha trasformato l’esperienza di Auschwitz in una lezione universale di umanità e memoria. Se questo è un uomo rimane una delle opere più toccanti del Novecento, in cui la precisione scientifica si unisce alla profondità morale e letteraria.
Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 1908-1950)
Poeta e romanziere dalla voce inconfondibile, Pavese esplorò con intensità i temi della solitudine e del ritorno alle origini. La luna e i falò e Il mestiere di vivere sono diventati simboli di un’Italia sospesa tra tradizione e modernità. Con le sue traduzioni, portò nel nostro Paese la grande letteratura americana, rivoluzionando la narrativa italiana.
Imprenditoria
Giovanni Agnelli (Villar Perosa, 1866-1945)
Fondatore della FIAT, trasformò Torino nel cuore pulsante dell’industria automobilistica italiana. Visionario e instancabile innovatore, intuì il potenziale dell’automobile come simbolo di progresso e libertà. Il suo modello industriale contribuì a costruire la modernità del Paese e a fare dell’Italia una potenza manifatturiera.
Spettacolo e Arti
Luca Argentero (Torino, 1978)
Attore versatile e amatissimo, Argentero ha saputo unire talento e sensibilità interpretativa, passando con naturalezza dal cinema alla televisione. Tra i suoi successi, Manuale d’amore 2, Diverso da chi? e la serie Doc – Nelle tue mani, che lo ha consacrato come uno dei volti più popolari e credibili della fiction italiana.
Roberto Bolle (Casale Monferrato, 1975)
Étoile della Scala e Principal Dancer dell’American Ballet Theatre di New York, ha portato la danza classica nelle piazze, in TV e nei teatri di tutto il mondo. Con Danza con me ha trasformato un’arte d’élite in un linguaggio universale. Ambasciatore della cultura italiana, unisce rigore, grazia e modernità in ogni sua esibizione.
Dal rigore politico di Cavour e Einaudi alla sensibilità poetica di Pavese, dalla genialità di Levi-Montalcini al carisma di Bolle, questi dieci piemontesi hanno costruito — ciascuno nel proprio ambito — un pezzo di identità italiana. Le loro storie ricordano che il Piemonte non è solo una regione, ma una fucina di idee, talento e passione che continua a ispirare il futuro.
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