Economia: in Liguria Pil in calo nel 2024, ma tengono i consumi delle famiglie
- Postato il 22 dicembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Nel 2024 la Liguria si distingue in negativo nel panorama economico nazionale, registrando una contrazione del Pil in volume dell’1%, la più marcata tra le regioni italiane insieme al Molise. Un dato che la pone in controtendenza rispetto alla crescita media nazionale (+0,7%) e rispetto alla dinamica complessiva del Nord-ovest, area che nel complesso ha mostrato la performance migliore del Paese.
In Liguria cala il Pil: peggio solo il Molise
Lo certifica l’Istat, che ha pubblicato le stime definitive dei Conti economici territoriali per il 2022, quelle semi-definitive per il 2023 e quelle preliminari per il 2024, coerenti con i dati nazionali diffusi a settembre 2025.
Il calo dell’attività economica riflette le difficoltà strutturali del territorio ligure, in particolare nei settori del commercio e dei servizi, che a livello macro-regionale risultano in flessione. La debolezza del tessuto produttivo e demografico continua a rappresentare un freno alla crescita, nonostante il recupero registrato rispetto ai livelli pre-pandemici.
A livello regionale, la crescita del Pil in volume più elevata si è registrata in Sicilia (+1,8%), seguita da Sardegna (+1,3%), Lazio e Lombardia (+1,2% entrambe), Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste e Piemonte (+1,1% entrambe) e Friuli-Venezia Giulia e Basilicata (+1%). In Abruzzo si è osservato un andamento del Pil in linea con la media nazionale (+0,7%), con una dinamica lievemente più favorevole in Umbria e Campania (+0,8%). Incrementi del Pil inferiori alla media nazionale si sono rilevati nella Provincia autonoma di Trento, in Toscana (+0,5%, per entrambe) e in Emilia Romagna (+0,2%). Il Pil è risultato stabile nelle Marche e in lievissima flessione in Veneto e Puglia (-0,1%).
Tengono i consumi delle famiglie
A fronte di un Pil in diminuzione, i consumi delle famiglie mostrano però segnali di tenuta: nel 2024 la spesa per consumi finali in volume cresce dello 0,9%, un incremento superiore alla media nazionale. Un dato che suggerisce come l’aumento del reddito disponibile e il ricorso al risparmio abbiano in parte compensato il rallentamento dell’economia reale, sostenendo la domanda interna.
A livello generale, nel 2024 la spes media per consumi finali delle famiglie per abitante in Italia, valutata a prezzi correnti, è stata pari a 21,6mila euro. I livelli più elevati si sono registrati nel Nord-ovest (24,6mila euro) e nel Nord-est (24,3mila euro); segue il Centro, con 22,7mila euro, mentre il Mezzogiorno si conferma l’area con il valore di spesa più contenuto (17mila euro).
A livello regionale, consumi finali pro-capite più elevati sono quelli registrati in Valle d’Aosta (31,2mila euro), nella Provincia autonoma di Bolzano/Bozen (29,1mila euro) e nella Provincia autonoma di Trento (26,4mila euro); i valori più bassi si sono osservati, invece, in Campania (15,6mila euro), Puglia (16,2mila euro) e Sicilia (17,2mila euro).