Euroflora apre al pubblico, obiettivo 200mila biglietti per andare in pareggio
- Postato il 24 aprile 2025
- 0 Copertina
- Di Il Vostro Giornale
- 3 Visualizzazioni


Liguria. Dopo l’anteprima e l’inaugurazione di ieri, con un taglio del nastro senza ministri a causa del lutto nazionale per la morte di papa Francesco, apre oggi al pubblico la 13esima edizione di Euroflora negli spazi rinnovati del Waterfront di Levante. Porte aperte ai visitatori dalle 9.00 alle 19.00, tutti i giorni fino a domenica 4 maggio. Il prezzo del biglietto intero è di 25 euro (ridotto a 18 euro) oltre ai diritti di prevendita.
Euroflora si estende su una superficie di 85mila metri quadrati, per un’area espositiva suddivisa in cinque zone principali: piazzale Kennedy, con i suoi 30mila metri quadrati; il Palasport; la tensostruttura di quasi 10mila metri quadrati al coperto; una suggestiva area marina da 10mila metri quadrati con i suoi 60 pontili, 3 isole e 10 giardini galleggianti; il Padiglione Blu che si sviluppa su due piani da 20mila metri quadri ciascuno. Il piano terra è caratterizzato dall’Origami Rete e dalla passerella rialzata, mentre al primo piano è pronto lo spettacolo di composizioni floreali, fiori recisi e collezioni di bonsai, grazie anche alla presenza di riconosciuti e autorevoli maestri fioristi e floral designer tra cui Federico Silvestri, Fabrizio Panone, Silvano Erba, Jessica Tua, Marina Bulatova.
Il progetto di Euroflora, firmato dall’architetto Matteo Fraschini per Urges-Gruppo Valagussa, si dipana tra arte e natura: lungo il percorso installazioni pensate ad hoc consentono al visitatore di alzarsi rispetto al livello del suolo per poter godere di una vista d’insieme della manifestazione: è tutto una promessa il “mirador fiorito” affacciato sul mare in Piazzale Kennedy, il ponte pedonale di 140 metri nel padiglione Blu, tre origami che reinterpretano liberamente la figura della vela, del fiore (la strelitzia) e della rete da pesca, valorizzano, agli occhi dei visitatori, l’insieme degli allestimenti.
Sul piano internazionale, accanto alle partecipazioni provenienti da Francia e Olanda, sono pronte a stupire i visitatori le gemellate Floralies de France, Nirp, e le Jardin Exotique di Monaco con i suoi splendidi esemplari di piante succulente, e fuori d’Europa le monumentali palme della Florida, con la Thailandia e la novità del piccolo regno himalayano del Bhutan.
Da un punto di vista tecnico, l’investimento è di Porto Antico Spa– partecipata pubblica – che sosterrà le spese e che, secondo alcune indiscrezioni, si è posta come break even (la cifra sotto la quale non scendere per non andare in perdita) la vendita di 200mila biglietti. “Non abbiamo stime al momento – ha detto ieri Bucci – ma sono ottimista, verrà molta gente, ma se posso dire, non è neppure quello l’obiettivo principale, l’obiettivo è che chi viene a Euroflora colga questo messaggio di rinnovamento della città di Genova”.
“Ritorno al futuro”
La 13esima edizione di Euroflora, alla “Fiera di Genova” dopo anni di stop e poi dopo quelle ai parchi di Nervi (2018 e 2022), punta molto sulla riduzione degli sprechi, sull’utilizzo di materiali riciclabili, sulla possibilità di non gettare fiori e alberi al macero alla fine della manifestazione.
“Chi si aspetta le grandi cascate degli anni Novanta sappia che Euroflora oggi è non è questo, ho parlato di ‘ritorno al futuro’ perché Euroflora si svolge di nuovo dove era sempre stata nel passato ma in uno spazio che è completamente diverso, oggi noi possiamo vedere quelle che sono le floralies del futuro, e quella che è la città del futuro, con il nuovo parco della Foce”, ha spiegato il presidente della Regione Liguria Marco Bucci durante il suo intervento alla conferenza stampa di inaugurazione. Euroflora è diversa come location, come modo di esprimersi dei floricoltori, come atteggiamento dei progettisti – continua Bucci – oggi le cose che si facevano nel passato non si potrebbero più fare anche solo da un punto di vista della sostenibilità, però quello che oggi possiamo assicurare, visto anche il numero di persone che sono venute apposta per l’appuntamento, è che Euroflora, insieme al Nautico e ai Rolli, è uno degli eventi più importanti e continueremo a investire per sostenerlo”.
Euroflora 2025 è un ritorno al futuro perché offre una varietà e un’ampiezza di spazi, come solo in un lontano passato è stato possibile, spazi che consentono l’esposizione di ogni tipologia di piante e il ritorno in grande stile di fiori recisi, composizioni floreali e bonsai, quattro arene per incontri, spettacoli e laboratori oltre a cinque sale per convegni, incontri tecnici e trattative. Come quelle B2B che a partire da sabato 26 aprile, e poi a seguire il 27, il 2 e il 3 maggio, si svolgeranno nella sala Agapanthus, nel piano ammezzato di Padiglione Blu, a cura di ICE, con la presenza di prevista di oltre 60 top buyer provenienti da mercati maturi, Est Europa, Fascia adriatica e Middle East. Per la prima volta nella sua storia, Euroflora dedica l’intera giornata del 28 aprile agli operatori professionali accreditati che avranno a disposizione spazi dedicati per gli incontri tra aziende produttrici e compratori, mentre nella stessa giornata Camera di Commercio di Genova organizza una missione di buyers francesi che incontreranno aziende liguri dell’agri-food.
Tra le novità 2025 il Museo Egizio di Torino, in parco Kennedy, con la ricostruzione di un giardino di piacere dell’antico Egitto risalente al cosiddetto Nuovo Regno (1539-1076 a.C.). Per la prima volta, il Parco Nazionale Area Marina Protetta delle Cinque Terre partecipa a Euroflora, portando a Genova, nel cuore della più importante rassegna florovivaistica internazionale un racconto suggestivo e poco conosciuto: quello delle altre Cinque Terre. E ancora, la presenza straordinaria dell’Istituto Italiano di Tecnologia con alcune delle innovazioni sviluppate nel campo dell’agricoltura 4.0, della sostenibilità e delle tecnologie bioispirate a piante e semi. Sempre in campo tecnologico, in mostra, al piano terra di Padiglione Blu, la serra spaziale progettata da Space V con il coordinamento dell’astronauta Franco Malerba e la biosfera sottomarina di Nemo’s Garden, mentre il reparto Biodiversità di Pieve Santo Stefano dei carabinieri forestali e i forestali del nucleo Cites che spiegheranno il servizio di tutela di piante e animali e il contrasto alle attività di bracconaggio e vendita illegali.
Il punto sul florovivaismo
Nel pomeriggio di ieri stati diffusi i dati dell’osservatorio sul comparto florovivaistico italiano realizzato da Nomisma. Lo studio focalizzato sul settore ornamentale da esterno, ma con attenzione alla produzione di fruttiferi e agrumi, fotografa la filiera italiana 17.490 imprese attive in Italia, con il 54% di aziende specializzate nella produzione florovivaistica, il 26% nella riproduzione di piante e il restante 20% nei comparti forestale e delle piante aromatiche e farmaceutiche. L’osservatorio registra, per il 2023, un export di questi specifici settori pari a 1,2 miliardi di euro con un +5,4% rispetto all’anno precedente. Più del 60% delle imprese applica pratiche agronomiche sostenibili, solo il 19% accede a strumenti di finanziamento pubblico per la transizione green evidenziando un gap da colmare. Sul fronte dell’innovazione, il 705 delle imprese ha già investito in tecnologie per l’efficienza idrica ed energetica, tuttavia solo il 15% utilizza strumenti digitali avanzati come, sensori intelligenti, droni o modelli predittivi. Lo studio si chiude con le proposte operative “per rilanciare la competitività del comparto, accesso al credito, digitalizzazione, formazione e promozione internazionale”, ha concluso il presidente di Anve Luigi Pagliani.
Oggi, per tastare ulteriormente il polso al settore, si presenta la ricerca di Coldiretti realizzata con il Cnr, Dal bosco alla città: il verde che cura. È l’occasione per continuare a riflettere, col ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, sul valore del verde come strumento di cura, rigenerazione e benessere collettivo. E poi, via al giro d’Italia tra le migliori produzioni florovivaistiche made in Italy, dalla Liguria al Piemonte e alla Lombardia, dalla Toscana alle Marche, dalla Campania alla Puglia e alla Sicilia con presenze individuali di alcuni tra i migliori florovivaisti italiani, università, collettive coordinate da associazioni di produttori e Regioni, la partecipazione diretta del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, di Coldiretti, Confagricoltura, Anve-Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori, Federfiori, AFFI e ANCEF.
Info e biglietti
Il sito www.euroflora.genova.it fornisce informazioni, è biglietteria on-line, e assiste gli espositori in tutte le fasi di rapporto con gli organizzatori. Al sito si affiancano Facebook e Instagram.
Euroflora sarà aperta tutti i giorni da giovedì 24 aprile a domenica 4 maggio dalle 9 alle 19.
I prezzi dei biglietti, a data fissa, sono:
Intero: € 25,00 + € 1,50 prevendita
Ridotto: € 18,00 + € 1,50 prevendita (tariffa valida per i nati tra il 23/04/2009 e il 23/04/2019 e per disabili con disabilità compresa tra il 67% e il 99%)
Gruppi: € 22,00 + € 1,50 di prevendita – si accede alla tariffa “gruppi” per acquisti cumulativi per almeno 25 persone (ogni 25 paganti si acquisisce un titolo gratuito).
Opzionando la soluzione Re-booking al momento dell’acquisto è possibile cambiare la data della visita in qualsiasi momento. Ingresso gratuito per disabili con accertata disabilità pari al 100% + accompagnatore (se diritto all’accompagnatore previsto formalmente); bambini nati dal 23/04/2019 in avanti; accompagnatori di gruppi.
I biglietti si acquistano sul sito www.euroflora.genova.it o su www.ticketone.it e nei punti vendita convenzionati Ticketone. All’ingresso della manifestazione sarà attivo un servizio biglietteria. A Genova ticket office in Porto Antico, e nei punti Genova Experience in piazza De Ferrari e in via San Lorenzo.