F1 | Analisi GP Canada: Mercedes non la più veloce, Ferrari davvero un passo gara da vittoria?
- Postato il 16 giugno 2025
- A Tc
- Di F1ingenerale
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Effettuiamo l’analisi del GP del Canada andando a delineare i valori in pista sul passo gara. Ferrari era da vittoria?
In questa analisi andiamo ad osservare il confronto del passo gara tra i top team nel GP del Canada. I primi sei classificati hanno tutti effettuato una strategia a due soste partendo con la gomma media seguita da due hard, ad eccezione di Leclerc e Norris che hanno invece montato la gialla nel finale. Pertanto, si possono analizzare gli stint singolarmente per avere un’immagine più dettagliata. Al fine di rendere il confronto attendibile, nelle grafiche vengono presi in considerazione solo i giri puliti di ogni fase (il cui numero è indicato tra parentesi) dei piloti che hanno effettuato 2 pit stop.
Primo stint

Nel primo stint il più veloce è decisamente Russell, il quale ha beneficiato dell’opportunità di trovarsi in aria pulita grazie alla magnifica pole conquistata il sabato. L’highlight della prima fase di gara è però Leclerc, autore di un passo eccezionale con gomma dura. Quest’ultima era sicuramente l’opzione migliore, in quanto si è rivelata veloce ma anche molto consistente. Tuttavia, facendo un confronto a parità di mescola, sebbene all’inizio abbia sofferto leggermente, nel finale il monegasco è stato stabilmente più veloce di Norris, segno di un’elevata competitività della vettura.
Secondo stint

Nel secondo stint i più veloci sono stati proprio Norris e Leclerc, sfruttando un vantaggio di gomma. Avendo iniziato con la dura, hanno infatti effettuato la sosta dopo, garantendosi una gomma più fresca dei rivali per la parte centrale di gara. Questa volta è stato però il pilota inglese più veloce di quasi 2 decimi.
La McLaren si è rivelata la vettura migliore anche tra gli altri, con Piastri che ha girato un decimo e mezzo più veloce rispetto alle Mercedes. Più lento di un ulteriore decimo e mezzo invece Verstappen, il quale anche in quest’occasione ha estratto il massimo da una monoposto che sembrava un passo dietro la concorrenza.
Terzo stint

A dominare anche la parte finale di gara è proprio Lando Norris, la cui eccezionale velocità sembrava sufficiente a regalargli un magnifico podio in rimonta, salvo poi vanificare tutto con un grave errore nel corpo a corpo con il compagno di squadra. Anche in questa fase è infatti la McLaren a farla da padrona in termini di performance. Pertanto, se avesse massimizzato il potenziale sin dal sabato, anche questo GP sarebbe potuto essere comodamente nelle sue mani.
La Mercedes, nonostante il layout del circuito e le condizioni favorevoli alla W16, non è dunque stata la monoposto più veloce in pista, conquistando il successo grazie ad una qualifica brillante nonché ad un’esecuzione impeccabile di piloti e muretto in gara. Molto vicina a livello di passo e gestione gomma è stata la Ferrari che, dunque, partendo davanti si sarebbe giocata analogamente la vittoria. Tuttavia, partendo dietro, non era realisticamente possibile per la Rossa giocarsi le posizioni di vertice contro avversari di pari livello, rendendo di fatto la qualifica estremamente determinante per gli esiti della corsa. È stato quindi l’errore del sabato a rappresentare la vera penalizzazione per il weekend della Ferrari che, comunque, ha mostrato qualche lampo di velocità.
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Crediti immagine di copertina: ©F1inGenerale
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