F1 | Crisi Hamilton in Ferrari, per l’ex McLaren il problema non è a livello tecnico

  • Postato il 11 giugno 2025
  • Formula 1
  • Di F1ingenerale
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L’ex direttore gara McLaren crede che la crisi che sta vivendo Hamilton in Ferrari non è a livello tecnico.

Lewis Hamilton sta vivendo una vera e propria crisi in Ferrari. Se Charles Leclerc sembra aver trovato la quadra, riuscendo quantomeno a collezionare due podi consecutivi, il suo neo compagno di squadra fatica ancora tanto.

Dopo la pole e la vittoria nella Sprint Race in Cina, il sette volte campione del mondo non ha più trovato il suo slancio. In Spagna ha tagliato il traguardo in sesta posizione, chiedendosi il motivo per cui non riuscisse ad andare più veloce.

Hamilton Spagna
Credits: F1InGenerale

Una SF-25 capricciosa, ma anche impossibile da guidare per il pilota 40enne. L’ex direttore gara  McLaren Eric Boullier crede che Hamilton stia ancora affrontando problemi a livello culturale piuttosto che tecnici.

Il britannico è stato per undici anni in una scuderia tedesca con sede in Inghilterra. Il passaggio da un ambiente a un altro non è facile. Pur apprezzando la scelta coraggiosa del #44 di andare in un team storico e prestigioso come la Ferrari, l’ex direttore sportivo Renault e Lotus ha dichiarato che è dura adattarsi al cambiamento.

Boullier ha paragonato la situazione di Hamilton in Ferrari a quella che fu di Fernando Alonso nel 2007, quando approdò in McLaren dopo aver vinto per due volte il titolo piloti con Renault. L’asturiano si aspettava un trattamento a suo favore, invece il team rimase impressionato dall’allora debuttante Lewis. Questa situazione lo stesso Hamilton la sta vivendo ora ma a parti inverse.

“Ricordo Fernando alla McLaren nel 2007: aveva l’impressione che la squadra non spingesse per lui perché il più giovane di casa era Lewis”, ha detto Boullier in un’intervista con Racing News 365.

“Il cocco di casa Ferrari non è Lewis, ma Charles”

Lewis ora sta capendo che alla Ferrari il cocco di casa non è lui, ma Charles. Lo vediamo nella sua comunicazione con il suo ingegnere. Sta incontrando qualche difficoltà. Immagino che ci vorrà del tempo.”

Boullier ha aggiunto che Hamilton si sarebbe sentito più “a suo agio nell’essere inglese in un team con sede in Gran Bretagna” come la Mercedes. La cultura ha un impatto enorme sulla vita di una persona, come ha sottolineato l’ex McLaren, specialmente di qualcuno che cerca di adattarsi a un nuovo stile.

“Sappiamo quanto è veloce, sappiamo che è il più grande di tutti i tempi. Eppure si vede che uno [dei piloti] si sente a casa, Charles, mentre l’altro non si sente ancora a suo agio”, ha concluso.

Crediti immagine di copertina: F1InGenerale

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