F1 | Ferrari – Serra presente ad Imola e Monaco: segno di emergenza o semplice routine? D’ambrosio fa chiarezza
- Postato il 23 maggio 2025
- Formula 1
- Di F1ingenerale
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La presenza di Serra in pista ad Imola e Monaco ha acceso le speculazioni sul fatto che possa trattarsi di un segnale di emergenza per Ferrari. A fare chiarezza sul tema è stato D’Ambrosio.
Nel mondo della Formula 1, ogni dettaglio può accendere speculazioni nel paddock e tra i tifosi. È quanto accaduto nelle ultime due settimane in casa Ferrari, dove la presenza in pista del Direttore Tecnico Loïc Serra sia a Imola che a Monaco ha fatto sorgere qualche interrogativo.
L’ingegnere infatti non è solito accompagnare costantemente il team durante i weekend di gara. Il suo lavoro si concentra principalmente nella sede di Maranello, dove guida lo sviluppo della monoposto attuale e coordina la progettazione della vettura del prossimo anno. Per questo motivo, vederlo presente consecutivamente in due gare, in particolare dopo un avvio di stagione al di sotto delle aspettative con una SF-24 che non avrebbe ancora espresso il suo potenziale, ha fatto pensare ad un segnale di emergenza.
Le parole di d’Ambrosio
A smorzare queste speculazioni tuttavia ci ha pensato Jérôme d’Ambrosio, responsabile del programma piloti Ferrari nonchè Deputy Team Principal. Intervistato nel paddock di Monaco, ha chiarito che la presenza di Serra rientra semplicemente nei piani stagionali prestabiliti.
“Fa parte del piano iniziale della stagione. Ci sono gare a cui partecipa e altre no, lo stesso vale per me” ha spiegato d’Ambrosio. “Abbiamo un programma definito prima dell’inizio dell’anno. Ovviamente ciò che vedete in pista è solo una parte del lavoro, ma c’è anche molto da fare in fabbrica. È lo stesso per la maggior parte dei direttori tecnici, che si spostano in base alle necessità“.

La motivazione pare dunque essere di carattere logistico. Imola e Monaco sono due tappe facilmente raggiungibili dalla sede di Maranello.
“La mattina puoi essere in ufficio e il pomeriggio al circuito. Andare a Miami significa perdere più giorni. È un’ottimizzazione dal punto di vista operativo”, ha concluso.
Tali parole sembrano dunque ridimensionare l’interpretazione più drammatica. Sicuramente la presenza di Serra rappresenta comunque un’opportunità per allineare più direttamente lavoro in pista e sviluppo in fabbrica, soprattutto in un momento cruciale della stagione.
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Crediti immagine di copertina: ©F1inGenerale
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