F1 GP Spagna, show McLaren, Hamilton sotto accusa: le pagelle
- Postato il 2 giugno 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
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Il GP di Spagna sorride alla Ferrari del numero 16, ma a stappare lo champagne più dolce sono le due vetture di Woking. La doppietta papaya certifica la forza tecnica di un progetto senza difetti. Dopo una partenza impeccabile Oscar Piastri ha comandato la gara senza patemi. Verstappen (5,5 in pagella) ha provato a giocare un brutto scherzo a Norris, ma ha concluso la sfida al decimo posto dopo una penalità. Una disfatta che lo allontana dalla quinta corona di fila. Le McLaren hanno legittimato l’1-2 con una ripartenza negli ultimi minuti di gara, dopo l’uscita della Safety Car, con una performance impareggiabile. La Ferrari ha tratto il massimo con Charles, tuttavia il caos per il rallentamento nello swap position ha gettato grandi ombre su Lewis Hamilton.
Sempre più elemento estraneo al gruppo, il vincitore di 105 Gran Premi in carriera è stato umiliato dal compagno di squadra. Il tempo del rodaggio è finito per il numero 44. Ora dovrebbe iniziare a giustificare in pista il suo ingaggio faraonico, trovando il modo di portare a casa risultati di spessore e in linea con le aspettative. Appare sempre più opportuna la scelta del team Mercedes di investire su un giovanissimo come Antonelli. In questa sfida l’italiano non ha raggiunto la sufficienza, fermato anche da un problema tecnico, ma i margini di miglioramento sono enormi. A 40 anni Lewis è chiamato a fare da subito la differenza, senza contare che il 2026 rischia di essere l’ultimissima occasione della sua carriera per lasciare un segno in Formula 1 e nel team emiliano.
I top 3
McLaren: 10 e lode – Premiamo l’intero team di Woking che mette una serie ipoteca su entrambi i riconoscimenti iridati. Complici gli errori di Max Verstappen nel finale, dopo l’uscita per la Safety Car, conquistano un vantaggio in classifica difficilmente colmabile. Nel weekend, dove solitamente emergono i veri valori tecnici delle monoposto, Oscar Piastri (voto 10) e Lando Norris (9 in pagella) conquistano una doppietta netta. Mai in discussione il successo dell’australiano. L’inglese, invece, è costretto a rimediare a una partenza non brillante. Strategie perfette e un ritmo insostenibile per la concorrenza portano i papaya nettamente davanti a tutti. La Red Bull Racing corre con un solo pilota, la Mercedes sta facendo passi indietro sul piano dell’affidabilità, mentre la Ferrari è costretta a massimizzare con Charles, con un Hamilton in caduta libera. Le McLaren sembravano avere una marcia in più e nessuna direttiva sulle ali appare una seria minaccia al secondo titolo costruttori di fila. C’è ancora da valutare se vincerà Piastri o Norris, ma le altre squadre dovrebbero compiere un miracolo per invertire i pronostici.
Charles Leclerc: 8 – Un faro, l’unico della Scuderia Ferrari. Dopo il secondo posto nella sua Monaco, il pilota dell’Academy si conferma sul podio. Un terzo posto insperato, ma nato da uno start fenomenale e proseguito con un passo da salvatore della patria. Lo swap position con Hamilton è stato tardivo e lo ha sottolineato via radio. Forse l’anglocaraibico non si aspettava di trovarselo subito dietro negli scarichi. Antonelli e Russell non sono stati all’altezza del pilota dell’Academy della Scuderia modenese. Nel finale ha contribuito un pizzico di fortuna per celebrare il secondo podio di fila, ma bisognava stare in agguato. Grazie alla medaglia di bronzo conquistata la Ferrari è salita al secondo posto della classifica costruttori. L’importanza di CL16 è capitale nel presente e nel futuro del Cavallino.
Nico Hulkenberg: 7,5 – Il ruggito del veterano è favorito dalla SC per il ritiro di Kimi Antonelli, tuttavia il tedesco della Sauber si mette dietro Hamilton e Verstappen. La storia della F1 recente si è piegata all’audacia dell’esperto pilota del team Sauber. Nonostante l’età, Nico si conferma tra i più veloci e costanti in griglia. Probabilmente se avesse raggiunto l’abitacolo di un top team nel momento giusto non avrebbe sfigurato nel confronto con nessun campione. Ha ancora quella capacità di sfruttare ogni occasione utile per mettere giù tutto il potenziale di vetture di seconda fascia. Come non sia mai salito su un podio in F1 rimane un mistero, tuttavia finché correrà nella massima categoria del Motorsport darà il 100% per la crescita della sua squadra. Dal prossimo anno sarà l’alfiere di punta dell’Audi. Se avrà in dote un’auto competitiva potrebbe togliersi belle soddisfazioni, proprio come il quinto posto strappato a Barcellona.
I flop 3
Lewis Hamilton: 4,5 – Performance pessima dell’ex asso della Mercedes. Dopo una discreta qualifica, in termini di passo gara, non riesce a trovare ritmo. Il guizzo in partenza è l’unica nota positiva, ma dopo essersi messo davanti alla sua ex squadra, ha creato un ostruzionismo evitabile a Leclerc. Avrebbe potuto e dovuto lasciare spazio subito al teammate, consapevole di essere su una strategia differente, ma ha cercato di chiudere ogni traiettoria in Curva-1, sapendo che avrebbe fatto perdere secondi preziosi al monegasco. Non è la prima volta che non ragiona da capitano e la pazienza di Leclerc potrebbe vacillare in futuro. Hamilton termina la corsa alle spalle di Nico Hulkenberg, nonostante le difficoltà di Max Verstappen. Dopo il triste epilogo di Monaco, a oltre 50 secondi da Leclerc, è arrivato un altro risultato al di sotto delle aspettative. Svogliato, poco incisivo e molto egoista sta diventando un problema per il muretto e per il team principal, Frederic Vasseur, che lo ha chiesto a gran voce. Dovrebbe aver già metabolizzato i limiti della SF-25, ma a mancare è anche l’umiltà.
Carlos Sainz 4 – Il predecessore di Lewis non si sta impegnando per creare un rimpianto nei tifosi della Ferrari. La Williams non è partita con grandi obiettivi in Spagna, ma nella sua tappa di casa ci si attendeva una performance top. In settimana ha dichiarato che il progetto Williams risulterà vincente, ma non ha portato per ora quel quid in più che si aspettavano i vertici della squadra di Grove. Albon è stato costretto a ritirare anzitempo la monoposto nel box, ma aveva trovato un ritmo superiore. Lo spagnolo, scottato dal mancato arrivo in Mercedes o Red Bull Racing, appare demotivato. Il quattordicesimo posto finale non è un buon biglietto da visita.
Yuki Tsunoda: 3 – Il driver giapponese non ha alzato l’asticella rispetto all’inesperto Liam Lawson. Partito dalla pit lane non ha avuto la capacità di scalare posizioni, segnare punti e far felici gli uomini al muretto. Il drink team ha bisogno di lui, soprattutto se non vorranno concludere questo ciclo tecnico alle spalle di McLaren, Ferrari e Mercedes. Nel 2024 è arrivato un tracollo tecnico per RB e molti hanno puntato il dito contro Sergio Perez. Alla luce dei risultati degli eredi nel 2025 il messicano aveva un rendimento da superstar del circus. Yuki ha accettato la sfida più difficile, lasciando il volante della Racing Bulls a Lawson, tuttavia potrebbe pagare a carissimo prezzo questa decisione. Nel 2026 potrebbe ritrovarsi senza una monoposto su cui correre.