F1 | La TD doveva aiutare Ferrari? Lando Norris svela i veri effetti delle nuove “ali flessibili”

Nel GP di Spagna di F1 entra in scena la TD che doveva “aiutare” la Ferrari: Lando Norris spiega cos’è cambiato davvero con le “ali flessibili”

Ferrari e McLaren, la TD non ha effetto: Lando Norris ammette i punti deboli della MCL39, ma svela cosa è cambiato davvero nel GP di Spagna di F1. Chi sperava in un epilogo diverso, con un dominio Papaya ridimensionato, sarà rimasto deluso. A Barcellona dominano le due monoposto di Woking, che staccano anche la combattiva Red Bull di Max Verstappen. Distanti, invece, Maranello e Brackley.

Chi non ha visto il Gran Premio, potrebbe lasciarsi trarre in inganno dalla classifica finale. Il terzo posto di Charles Leclerc – che rende Ferrari la prima inseguitrice della McLaren, sulla carta – è una dolcissima illusione. La SF-25 batte con merito la Mercedes, quantomeno con il monegasco, ma è ancora troppo distante dalle prestazioni di Max Verstappen e, soprattutto, di Oscar Piastri e Lando Norris.

Il margine, osservando i tempi, è ridotto. Una costante, anche nelle dichiarazioni dei team principal, è proprio che pochi decimi o centesimi possono fare la differenza. Ma, al raggiungimento di un tetto prestazionale in questi attuali regolamenti tecnici, anche migliorare di una frazione di secondo il proprio tempo sul giro è affare assai complesso. La direttiva tecnica sulle ali flessibili, poi, non ha cambiato nulla.

Le ali flessibili che flettono ancora: Lando Norris spiega cosa è cambiato

Nel corso della conferenza stampa post-gara, rispondendo alle domande dei giornalisti, Lando Norris spiega gli effetti della tanto discussa direttiva tecnica: “I nostri rivali sono vicini. In tanti si sono lamentati della nostra macchina, hanno introdotto questa direttiva tecnica, ma non è cambiato nulla. Il team ha fatto un ottimo lavoro per darci la miglior monoposto della griglia e ne siamo orgogliosi“.

“Abbiamo ancora dei punti deboli, soprattutto in qualifica, dove siamo tutti molto vicini. Non bisogna lasciarsi ingannare dal margine che abbiamo avuto questo sabato. In altre occasioni, i distacchi sono stati di centesimi o millesimi, e non è stato sempre facile per noi. Credo sarà così anche in futuro“.

“Ma è chiaro che abbiamo la macchina migliore, in media, e sembriamo ancora più forti in gara. Gli altri, però, stanno recuperando terreno. All’inizio dell’anno, il nostro vantaggio in gara era probabilmente molto più ampio di quello attuale. Dobbiamo solo tenere la testa bassa e continuare a lavorare sodo“.

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Foto Copertina: F1inGenerale

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