Fallito FlyGo, il portale dei voli low cost che ha beffato migliaia di viaggiatori: cosa può fare chi ha subito un danno

  • Postato il 20 agosto 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Un click per prenotare, soldi scalati in pochi secondi e poi il vuoto. Nessun biglietto, nessuna conferma, nessuna assistenza. È l’incubo vissuto da migliaia di viaggiatori italiani e stranieri che si sono affidati a Fly Go, portale online specializzato nella vendita di voli low cost, dichiarato fallito dal Tribunale di Bucarest lo scorso 7 agosto. La sentenza è chiara: la società Fly Go Voyager Srl non esiste più come operatore attivo sul mercato. I clienti che hanno pagato biglietti mai ricevuti hanno tempo fino al 22 settembre 2025 per presentare domanda di ammissione al passivo come creditori, allegando la documentazione al tribunale romeno. La prossima udienza sulla procedura fallimentare è fissata per il 28 novembre.

Dietro la data giudiziaria c’è una vicenda che ha il sapore della beffa. Fly Go, con sede a Bucarest e operativa in Romania, Italia e Spagna, era diventata negli anni una delle piattaforme più utilizzate da chi cercava di risparmiare sul prezzo dei voli, presentandosi come alternativa agile e rapida ai siti ufficiali delle compagnie aeree. Ma a partire da dicembre 2023 il castello ha iniziato a crollare. Altroconsumo è stata inondata da segnalazioni: clienti che dopo aver concluso la transazione non ricevevano alcuna conferma, né i biglietti, né la possibilità di accedere alla prenotazione. In tanti hanno provato a contattare il servizio clienti, scoprendo che i numeri erano staccati, che nessuno rispondeva o che le attese si prolungavano per ore senza alcun esito.

Molti raccontano di aver perso somme considerevoli. Un utente scrive in una segnalazione all’associazione: “Ho prenotato quattro biglietti per un volo interno, 202 euro pagati con carta di credito. Dopo il pagamento nessuna conferma. Ho provato sia a telefonare sia a scrivere: nessuna risposta”. Un altro denuncia: “Il 22 dicembre ho acquistato biglietti, mi è arrivata una mail che confermava la prenotazione e che i titoli di viaggio sarebbero arrivati entro 48 ore. Non è arrivato nulla. Ho scritto, ho chiamato: 42 minuti al telefono, 15 euro spesi in chiamata per sentirmi dire di aspettare. I biglietti non sono mai arrivati”. C’è chi ha perso poche decine di euro e chi invece si è visto sparire cifre a tre zeri per viaggi di famiglia, vacanze prenotate mesi prima o addirittura spostamenti per visite mediche, concorsi pubblici e viaggi di nozze.

Nel frattempo la piattaforma ha continuato a mostrarsi online e funzionante. È qui, denunciano i consumatori, che la vicenda assume i contorni della beffa collettiva. Ancora dopo la dichiarazione di fallimento, fly-go.it risulta accessibile: chi non conosce la vicenda rischia di cadere nello stesso tranello, acquistando biglietti che non arriveranno mai. Una condizione che ha spinto Federconsumatori a chiedere alle autorità di oscurare immediatamente il sito e di bloccare ogni nuova transazione. Già a luglio l’associazione aveva denunciato la pericolosità della piattaforma, parlando apertamente di “inefficienze, ritardi e in alcuni casi vere e proprie truffe”, segnalando la questione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e sollecitando un intervento deciso. La Polizia Postale aveva annunciato un oscuramento, ma a giorni alterni il portale torna attivo.

Fly Go non era nuova a episodi controversi. Già negli anni passati era finita sotto la lente dell’Antitrust, che l’aveva sanzionata con una multa da 500mila euro per pratiche scorrette. Il portale, infatti, vendeva biglietti Ryanair a prezzi maggiorati, facendo credere agli utenti di trovarsi di fronte a un canale ufficiale della compagnia aerea. Una strategia che aveva permesso a Fly Go di crescere in fretta, ma che aveva anche minato progressivamente la sua credibilità, fino ad arrivare al collasso di oggi.

Sul piano pratico, per i viaggiatori danneggiati resta la possibilità di inserirsi nella lista dei creditori della società fallita. Le domande vanno inviate entro il 22 settembre alla sezione civile del Tribunale di Bucarest all’indirizzo e-mail trb-insolventa@just.ro, indicando i propri dati personali e allegando ogni documento utile: ricevute di pagamento, conferme di prenotazione, eventuali comunicazioni intercorse con l’azienda. L’iter burocratico non dà certezze sui tempi, ma è l’unico modo per tentare di recuperare almeno una parte del denaro versato. Parallelamente, le associazioni dei consumatori invitano i cittadini a presentare denuncia presso Carabinieri o Polizia Postale e, se il pagamento è avvenuto con carta di credito non prepagata, a contattare la banca o il circuito della carta per attivare la contestazione della transazione. La storia di Fly Go si chiude così nel modo peggiore. Da piattaforma di riferimento per chi cercava biglietti aerei low cost a caso da manuale di disservizi, pratiche scorrette e mala gestione.

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