Ferrari F40 verde pallido venduta all’asta, prezzo da capogiro

  • Postato il 29 agosto 2025
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  • Di Virgilio.it
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Certe auto sembrano intoccabili. Nascono con un’aura di sacralità e l’idea di modificarle pare quasi un’eresia. La Ferrari F40 è una di queste: ultima creatura sviluppata sotto la supervisione del Drake in persona, icona assoluta degli anni Ottanta, simbolo di prestazioni folli e design da poster in cameretta. Eppure qualcuno, nel 2024, ha avuto il coraggio di riscriverne i connotati.

Trattasi della “Minty Forty”, una Ferrari F40 del 1991 che ha abbandonato il classico rosso per un verde pallido mai visto sul modello in questione, lo stesso tono attribuito negli anni Sessanta alla leggendaria 250 GTO telaio 3505 GT, quella scatenata su strada da Stirling Moss e rimasta famosa proprio per via della sua livrea fuori dal coro. All’asta di Monterey 2024 la F40 è stata venduta alla bellezza di 1.792.500 dollari, scatenando reazioni opposte: c’è chi grida allo scandalo e chi, invece, applaude il coraggio di sfidare il dogma del “rosso Ferrari”.

L’inizio della storia

La storia parte in modo normale. La F40 telaio 88538 esce da Maranello il 27 febbraio 1991 nel classico Rosso Corsa con interni in tinta, viene consegnata in Germania e il primo proprietario, Dieter Wolf, la usa eccome. Non è una di quelle supercar chiuse in garage come reliquie. Quindi, nel 1994 passa nelle mani di Arnold Gardemann, presidente del Ferrari Club tedesco, poi, nel 1998, finisce coinvolta in un incidente, abbastanza da richiedere una riparazione importante in Olanda.

A quel punto, viene sistemata a regola d’arte dagli specialisti di Forza Service, e nel 2008 riceve persino la certificazione Ferrari Classiche: motore e cambio originali, tutto in ordine come da fabbrica. Insomma, una F40 con la sua storia, i suoi chilometri (oggi circa 31.000) e una vita vissuta, ma ancora rossa, come tutte le altre 1.315 prodotte.

La trasformazione dal Rosso Corsa al verde pallido

Il colpo di scena arriva nel 2021. Il nuovo proprietario, invece di limitarsi a un restauro cosmetico, decide di rischiare: “Se non sarà mai una F40 a chilometri zero, perché non renderla unica?”. Da qui nasce l’idea della livrea verde pallido, lo stesso della 250 GTO di Stirling Moss, una delle Ferrari più celebri di sempre, emblema di esclusività e rottura degli schemi. Rifatti completamente in blu da un artigiano abituato a lavorare su jet privati, gli interni sembrano uscito da un concept moderno.

Il debutto e il prezzo di vendita da record

Al debutto in livrea verde i social esplodono e la stessa Ferrari ne riconosce l’eccezionalità, tanto da autorizzare Amalgam a creare un modello in scala ufficiale della Minty Forty. Nel frattempo, l’auto partecipa a eventi, raduni, persino alla Mille Miglia Tribute, sempre circondata da curiosi e smartphone puntati, quindi, ad agosto 2024, il gran finale: l’asta di Monterey (di recente teatro del debutto della McLaren W1 negli Usa), dove vola via per quasi 1,8 milioni di dollari, prova che anche i miti possono evolvere.

Il rosso resta il colore Ferrari per eccellenza, eppure questa F40 dimostra che un po’ di follia può trasformare un’icona in una leggenda nuova, capace di dividere e affascinare allo stesso tempo. Del resto, una F40 non è mai stata fatta per passare inosservata. Nemmeno quando si veste di verde.

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