Ferrari guarda avanti: la SF-25 come laboratorio in vista del 2026

  • Postato il 25 agosto 2025
  • Formula 1
  • Di Virgilio.it
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Il mondiale in corso non ha più nulla da offrire in termini di ambizioni iridate. A Maranello si sta già guardando con decisione al futuro. La stagione attuale diventa così terreno fertile per accumulare conoscenze e sperimentazioni utili per il 2026, quando entreranno in vigore i nuovi regolamenti tecnici della FIA. In tale contesto, l’attenzione sulla meccanica, unico ambito che può realmente fornire continuità e vantaggi anche con il cambio regolamentare.

Un banco di prova che apre scenari futuri

Il lavoro più evidente è quello legato al retrotreno. Ferrari ha introdotto un’evoluzione dello schema pull-rod al retrotreno, pensata per contenere i problemi relativi alla fase di squat. Una mossa per migliorare la gestione dinamica della vettura. La modifica riguarda i bracci della sospensione, adattati per consentire un utilizzo più efficiente del fondo, componente chiave nella generazione del carico aerodinamico.

La novità ha debuttato in Belgio, ma a Spa-Francorchamps i dati raccolti sono stati condizionati sia dal format Sprint, che ha ridotto al minimo il tempo disponibile per le prove libere, sia dal meteo instabile. Nonostante ciò, i primi segnali raccolti erano incoraggianti, poi ulteriormente confermati in Ungheria, dove Leclerc ha conquistato una pole di valore prima che la gara venisse compromessa da problemi tecnici.

Il prossimo passo è atteso già a Zandvoort: la Ferrari mira a ottimizzare la nuova sospensione posteriore per facilitarne la gestione della vettura e fornire una fiducia maggiore ai piloti. Parallelamente si accumulano dati utili per la prossima auto, in quanto alcuni dei concetti sviluppati saranno trasferiti sul progetto 2026. Il nodo centrale riguarda la cinematica legata al tema aerodinamico.

L’evoluzione meccanica come chiave per il 2026

Osservando il regolamento tecnico futuro, si capisce che i musi delle vetture più vicini al piano di riferimento si sposano meglio con una meccanica pull-rod. Per questo Ferrari ha scelto di mantenere alcune soluzioni già viste sulla SF-25. Sul fronte meccanico si trarre di adattare e perfezionare concetti già sperimentati e proprio per tale ragione La Rossa vuole utilizzare ogni gara residua del 2025 come un vero e proprio laboratorio di sviluppo.

E non è solo Ferrari a muoversi in questa direzione. Anche Mercedes lo ha fatto intensamente sulla sospensione posteriore, arrivando perfino a un parziale dietrofront dopo alcuni tentativi poco riusciti, con l’intenzione di riproporre una versione aggiornata più avanti. Idem McLaren che si è concentra sui cinematismi all’anteriore per migliorare il feedback dei piloti. Il tutto con un occhio al budget cap, gestito in maniera molto oculata.

In sintesi, la Rossa utilizzerà la fase conclusiva di questo campionato come banco di prova per accumulare dati e consolidare la sua esperienza meccanica. L’obiettivo è arrivare al nuovo ciclo regolamentare con una base di conoscenze più solida rispetto agli avversari. Da Zandvoort in poi, la raccolta di informazioni sulla SF-25 sarà ancora più accurata, trasformando le ultime gare del 2025 in un vero preludio tecnico al futuro della Ferrari.

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Virgilio.it

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