Zandvoort, lo spettacolo del GP Olanda: curve sopraelevate, sabbia e passione orange
- Postato il 27 agosto 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
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Zandvoort è un circuito che respira storia e mare. Situato tra le dune della costa olandese, a pochi chilometri da Amsterdam, è uno dei tracciati più affascinanti della F1. Terminate le ferie estive, team e piloti tornano in pista per la trentacinquesima edizione del GP Olanda, quindicesimo appuntamento stagionale del Mondiale 2025.
Il circuito
I 4.259 chilometri di Zandvoort, circuito adagiato tra le dune della costa del Mare del Nord, sono un concentrato di curve tecniche, di pieghe veloci e di cambi di direzione che mettono a dura prova monoposto e piloti. Il disegno attuale, inaugurato nel 2021 dopo una lunga pausa durata 36 anni, ha restituito alla F1 un tracciato unico nel suo genere.
Le 14 curve, 4 a sinistra e 10 a destra, di cui 2 sopraelevate con inclinazioni estreme, generano forze verticali e laterali di intensità superiore a quelle affrontate in molti altri circuiti. Non a caso, la gestione delle gomme durante i 72 giri in programma, è uno dei fattori determinanti di questo GP.
La pista, stretta e sinuosa, richiama il fascino delle corse d’altri tempi. Qui i sorpassi non sono mai stati facili. Il rettilineo principale è l’unico punto di attacco, mentre la carreggiata ridotta costringe i piloti a cercare traiettorie pulite e ad affidarsi alle strategie di gara.
L’atmosfera, con le tribune colorate di arancione per il tifo olandese, completa il quadro di un appuntamento che in pochi anni è tornato a imporsi come una delle tappe più spettacolari della stagione.
Settore 1
Dal via si affronta subito la Tarzanbocht, la curva 1, un tornante a destra stretto, famoso per le sue possibilità di sorpasso. Qui la staccata è impegnativa e richiede precisione chirurgica.
Subito dopo arriva una sequenza tecnica che porta i piloti fino alla curva 3, la Hugenholtzbocht. È una delle firme di Zandvoort con una sopraelevata con un’inclinazione più ripida di Indianapolis, costringe a scegliere con attenzione la traiettoria. La parete di asfalto spinge i piloti verso l’esterno, mentre la monoposto scarica tutta la sua aderenza meccanica e aerodinamica.
Settore 2
Il tratto centrale è quello più fluido, ma anche il più tecnico. Si entra in una sequenza di curve veloci dove il carico aerodinamico è decisivo. La pista si restringe, il vento del Mare del Nord porta sabbia sull’asfalto e il grip può cambiare da un giro all’altro.
Alla guida la sensazione è quella di danzare tra le curve, con cambi di direzione rapidi che mettono sotto pressione gli pneumatici e richiedono stabilità al posteriore. Tra la curva 10 e la 11 la prima zona DRS. Tra concentrazione e resistenza, non c’è tempo per respirare, né rettilinei per raffreddare gomme e freni.
Settore 3
Il finale è il tratto più caratteristico del circuito. Le curve si fanno veloci e l’ultima, la Arie Luyendykbocht, è la seconda sopraelevata del tracciato con particolare inclinazione. Qui il piede resta giù, il corpo viene spinto lateralmente e la sensazione è quasi di correre in un velodromo.
Da questa curva si lancia il rettilineo principale, unico vero punto di sorpasso, che si percorre a tutta velocità con il DRS aperto. È un finale di giro che premia chi osa fino all’ultimo metro.
Numeri
Il GP d’Olanda 2025 sarà la trentacinquesima edizione valida per il Mondiale di F1. Tutte le gare si sono disputate a Zandvoort: la prima nel 1952, l’ultima prima della lunga pausa nel 1985.
Il pilota più vincente è Jim Clark, con quattro successi al volante della Lotus. Dietro di lui ci sono tre campioni del mondo con tre vittorie ciascuno: Jackie Stewart, Niki Lauda e Max Verstappen. Proprio l’olandese, idolo di casa, detiene anche il primato di 3 pole position a pari merito con René Arnoux. Clark e Lauda guidano invece la classifica dei podi con 6 ciascuno.
Tra le squadre, Ferrari domina con 8 vittorie e 26 podi, davanti alla Lotus con 6 vittorie e 16 podi e alla McLaren con 4 vittorie, qui ha trionfato nel 2024 con Lando Norris.
Curiosità
Quello di Zandvoort è un tracciato che porta con sé un fascino particolare. La pista, immersa tra dune sabbiose, è soggetta a condizioni meteo mutevoli e a improvvisi cali di grip dovuti alla sabbia trasportata dal vento. La gestione delle gomme è una delle chiavi della gara. Il circuito richiede un carico aerodinamico simile a Budapest e presenta curve che stressano enormemente gli pneumatici.
Quest’anno, inoltre, il GP d’Olanda rappresenta una pietra miliare nella storia della Pirelli. Sarà infatti il 500esimo GP per il costruttore milanese, presente in F1 dal 1950. La storia è iniziata a Silverstone, quando le Alfa Romeo di Giuseppe Farina, Luigi Fagioli e Reg Parnell vinsero con gomme italiane il primo GP di sempre. Dopo le parentesi 1950-1958 e 1981-1991, Pirelli è tornata in F1 nel 2011 come Global Tyre Partner. A Zandvoort tutte le gomme slick porteranno un logo celebrativo speciale, già presentato a Londra in occasione dei 75 anni della F1.
Un’altra curiosità riguarda il regolamento, la FIA ha alzato il limite di velocità in pit-lane da 60 a 80 km/h. Ciò riduce il tempo perso in occasione del cambio gomme e potrebbe modificare le strategie, anche se il circuito resta tendenzialmente da una sola sosta, vista la difficoltà nei sorpassi.
Il giro più veloce appartiene a Lewis Hamilton nel 2021 su Mercedes con il tempo di 1:11.097.
Il futuro del circuito
Il ritorno in calendario di Zandvoort nel 2021 è stato un successo, grazie soprattutto al boom del motorsport nei Paesi Bassi trainato da Max Verstappen. Le tribune arancioni hanno trasformato il GP in un evento di portata nazionale e internazionale, garantendo un’atmosfera paragonabile a quella di Monza o Silverstone.
L’organizzazione olandese ha puntato molto sulla sostenibilità,il circuito è stato rinnovato con attenzione all’ambiente, favorendo i trasporti pubblici e la mobilità verde per gli spettatori. Il futuro sembra assicurato, con contratti pluriennali e un forte sostegno da parte di sponsor e istituzioni locali.
Zandvoort non è solo un appuntamento sportivo, ma un simbolo della nuova era della F1, una categoria che vuole legare storia e modernità, tradizione e innovazione.
Conto alla rovescia
L’attesa è ormai finita, il GP Olanda 2025 segnerà non solo un nuovo capitolo nella storia recente di Zandvoort, ma anche una tappa fondamentale per Pirelli. Il weekend olandese sarà il ritorno in pista per una seconda parte di stagione tutta da vivere. Una gara che anticipa il GP d’Italia a Monza in programma il 7 settembre.
La F1 torna nel cuore delle dune per scrivere un’altra pagina di storia, il conto alla rovescia è già iniziato.