Forno crematorio, Socrem torna all’attacco: “Secondo impianto opera inutile e calata dall’alto”

  • Postato il 29 aprile 2025
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Genova. Dopo la sentenza con cui il Tar Liguria respinge i ricorsi di Legambiente, Italia Nostra e Comitati. In attesa del ricorso in Consiglio di Stato, So.Crem interviene con il suo presidente Ivano Malcotti che attacca duramente. “Rischiamo un’altra opera calata dall’ alto dalla tragica ditta Bucciocchi. Ora saranno felici. Faranno chiudere un Ente di terzo settore senza fini di lucro, con tutti gli utili investiti in opere sociali, con 15 dipendenti, per favorire un privato. So.Crem ha 15 dipendenti e che dà lavoro a 10 cerimonieri, 4 musicisti, una cinquantina di professori e formatori, nonché accoglie tirocinanti universitari. Anche il cimitero, come tutta la città, un luogo adatto per i loro supermercati. Neppure un luogo sacro viene salvato dall’ ingordigia dei profitti. A Staglieno ci sono i nostri cari, i nostri affetti, la nostra cultura, l’identità di Genova nel mondo. Ci vorranno anni per sanare i danni di questa inadeguata e pericolosa amministrazione comunale”.
Poi, entrando nel dettaglio: “Al di là delle sentenze e della legittimità, ancora nessuno in tutta Genova ha capito cosa serve questo secondo forno crematorio, visto che quello attualmente in funzione copre grandemente il fabbisogno della città. Come scrive un documento di Regione Liguria. Le procedure sono una cosa, la realtà oggettiva è un’altra. Questa è una scelta politica sulla testa dei Genovesi”.
Nonostante il ricorso al Tar di Legambiente e Italia Nostra, con i comitati in piazza e l’udienza del Tribunale amministrativo regionale ancora da fissare, circa sette mesi fa si era ufficialmente aperto il cantiere per la realizzazione del secondo tempio crematorio di Staglieno.  “L’aspetto politicamente più rilevante è legato alla questione della totale inutilità dell’impianto, visto che attualmente c’è già in funzione un forno crematorio di So.Crem, la cui attività copre il 100 per cento delle richieste. Anzi, l’attuale forno lavora al 70% delle sue potenzialità – si legge nella nota stampa diffusa da So.Crem –  Il ricorso delle associazioni ambientaliste era avviato nei confronti della società Crezza-Tempio Crematorio Lombardo-Schena Servizi: ovvero il raggruppamento di imprese che sta costruendo il nuovo crematorio”.
Autore
Genova24

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