Forse non sapevi che… Stradivari costruì anche chitarre, e una suona ancora oggi

  • Postato il 15 giugno 2025
  • Di Panorama
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Antonio Stradivari è sinonimo mondiale di violino. Suoi sono stati gli strumenti ad arco più famosi, di valore pressoché inestimabile. Ma il Maestro di Cremona costruì nel suo laboratorio di liuteria anche diverse chitarre (di cui 5 riconosciute finora). Una di queste, datata 1679, è ancora suonabile.

Visibile periodicamente presso il Museo del Violino di Cremona, la chitarra detta «Sabionari», dal cognome del proprietario che la acquistò dagli eredi di Stradivari, vide diversi passaggi di mano negli anni e modifiche sostanziali durante la sua lunga vita.

Un viaggio tra secoli e corde

Nel 2011 è stata portata alla configurazione originale barocca a 5 corde doppie (o cori), dopo che nell’Ottocento era stata aggiunta la sesta corda, come nelle chitarre moderne.

Nel 1888 fu presente assieme ad altri strumenti costruiti dal Maestro all’Esposizione Internazionale della Musica di Bologna, alla presenza di Giuseppe Verdi e Arrigo Boito.

Nel 1948 il grande chitarrista Andrés Segovia la suonò in pubblico a Bologna ed il suo autografo all’interno della cassa è ancora visibile.

Un capolavoro vivo ancora oggi

La tavola armonica è in abete, la tastiera in ebano e il manico in acero, mentre gli intarsi finissimi sono in madreperla. Sul retro della paletta sono incise la firma di Stradivari e l’anno di costruzione.

Oggi la chitarra è di proprietà di collezionisti privati, ma viene spesso prestata a chitarristi per l’esecuzione o la registrazione di brani, come nel caso del maestro norvegese Rolf Lislevand, virtuoso del liuto e della chitarra barocca.

Autore
Panorama

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