Francia, somministrava potenti diuretici alle donne durante i colloqui di lavoro: a processo un funzionario del ministero della Cultura
- Postato il 27 novembre 2025
- Mondo
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
Provava piacere a veder soffrire le donne che si presentavano per un colloquio di lavoro, somministrava nelle bevande che offriva loro un potente diuretico illegale e poi le convinceva a proseguire la conversazione fuori dall’ufficio, all’aperto, lontano dai servizi igienici, così da poter vedere crescere in loro il disagio e la sofferenza per l’urgenza di urinare. Christian Nègre, funzionario del Ministero della Cultura francese, come riporta il Guardian, è stato sottoposto a un’indagine formale dal 2019 con diverse accuse che vanno dalla somministrazione di sostanze stupefacenti alla violenza sessuale. Ma in attesa di processo, ha continuato a lavorare nel settore privato.
Il processo non è stato ancora celebrato. Ma i racconti delle vittime, quasi 250 in totale, hanno riaperto il dibattito sugli abusi nei confronti delle donne con l’uso di sostanze stupefacenti. Sylvie Delezenne, esperta di marketing di Lille, racconta ad esempio che era alla ricerca di un lavoro nel 2015, quando è arrivato il contatto su Linkedin da parte di un responsabile delle risorse umane del ministero. Quando però si è recata a Parigi per il colloquio, è diventata una delle vittime di Nègre: “Non sapevo nemmeno che potesse esistere questo tipo di violenza”, ha raccontato.
L’uomo offriva alle aspiranti dipendenti tè o caffè all’inizio della conversazione e poi le convinceva a proseguire il colloquio lontano dai servizi igienici. Molte di loro che non riuscivano più a trattenersi hanno raccontato di aver urinato in pubblico o di non aver raggiunto il bagno in tempo, bagnandosi i vestiti. La conseguenza è stata un senso di vergogna e fallimento che ha avuto un impatto sulla loro vita.
I primi casi sono emersi nel 2018 a seguito di un’altra inchiesta. Sullo stesso Nègre pendeva una denuncia, fatta da un collega, per aver tentato di fotografare le gambe di un alto funzionario. La polizia aprì un’inchiesta e gli agenti trovarono un foglio sul quale l’uomo annotava gli orari delle somministrazioni di droghe e le reazioni delle donne. Il titolo del documento era Esperimenti. A quel punto, è stato sollevato dall’incarico, ma ha continuato a lavorare nel settore privato.
“Sentivo un bisogno crescente di urinare – ha raccontato una delle vittime – Mi tremavano le mani, avevo il cuore che batteva forte, gocce di sudore mi scendevano sulla fronte e stavo diventando rossa. Ho detto ‘Ho bisogno di una pausa tecnica’. Ma lui ha continuato a camminare”. Un’altra ha raccontato che lui le ha proposto di fare una passeggiata, poi lei ha iniziato ad avere bisogno di andare in bagno e ha chiesto di tornare indietro. Lui però si è diretto nel senso opposto. “Mi ha guardato negli occhi e mi ha chiesto ‘Hai bisogno di fare pipì?’. Era come un adulto che parlava a una bambina. L’ho trovato bizzarro. Avevo una spia rossa nella mia testa che mi diceva che c’era qualcosa che non andava. Alla fine sono arrivata nel bagno di un bar. Ma troppo tardi”. Molte di loro hanno ricevuto un risarcimento dallo Stato, altre sono ancora in attesa di giustizia.
L'articolo Francia, somministrava potenti diuretici alle donne durante i colloqui di lavoro: a processo un funzionario del ministero della Cultura proviene da Il Fatto Quotidiano.