Frecce nella rotatoria, come usarle secondo il Codice della Strada
- Postato il 27 luglio 2025
- Codice Della Strada
- Di Virgilio.it
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Anche se la rotatoria è oggi una delle configurazioni più diffuse negli incroci italiani, non sempre i conducenti adottano comportamenti corretti nel percorrerla. In particolare, l’uso degli indicatori di direzione, le cosiddette frecce, resta una delle aree più critiche della circolazione in questi snodi. La confusione non nasce solo da una cattiva educazione stradale, ma anche da interpretazioni divergenti, lacune normative e da una cultura della guida che spesso sottovaluta l’importanza della comunicazione tra veicoli.
In ogni caso, il Codice della Strada e le circolari interpretative del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti chiariscono come e quando utilizzare le frecce all’interno di una rotatoria.
Cosa prevede la normativa tra articoli, circolari e interpretazioni
La norma cardine è l’articolo 154 del Codice della Strada, che impone l’obbligo di segnalare qualsiasi manovra che comporti cambiamenti di direzione, variazioni di corsia o uscite da un’intersezione. Con l’applicazione di questo principio, l’indicazione è chiara: ogni qualvolta si esce dalla rotatoria o si cambia corsia al suo interno, bisogna segnalare l’intenzione con l’indicatore appropriato.
Un altro chiarimento è arrivato con la circolare 6935 del 22 marzo 2017, emessa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questo documento, indirizzato alle autoscuole e agli esaminatori di guida, specifica le modalità per affrontare una rotatoria in base alla posizione dell’uscita e al numero di corsie disponibili. La normativa non distingue solo tra uso corretto o errato, ma impone una valutazione anticipata della manovra e definisce come e quando prepararsi a svoltare o uscire.
Segnalare sempre l’uscita, mai l’ingresso (salvo eccezioni)
L’equivoco più comune riguarda l’ingresso nella rotatoria: molti conducenti, convinti di dover preannunciare l’accesso con la freccia destra, la attivano in prossimità dell’anello. In realtà, entrare in una rotatoria non equivale a svoltare a destra, ma a proseguire il proprio percorso attraverso un incrocio circolare.
Secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la freccia destra non va utilizzata in ingresso, a meno che non si intenda imboccare immediatamente la prima uscita. In quel caso l’attivazione della freccia prima di entrare è la corretta comunicazione agli altri utenti. In tutte le altre situazioni la segnalazione va effettuata dopo essere entrati, e solo per indicare l’uscita dalla rotatoria.
Uscite intermedie e successive, il momento giusto per segnalare
Quando si percorre una rotatoria per uscite diverse dalla prima, il comportamento corretto consiste nell’entrare senza segnalare nulla, mantenendo la corsia prescelta in base alla direzione, e attivare l’indicatore di direzione soltanto dopo aver superato l’uscita precedente a quella scelta.
In questo modo, chi ci segue comprende l’intenzione del conducente di uscire, e chi si appresta ad entrare è messo nella condizione di valutare la situazione. In assenza di segnalazione, si genera invece una zona grigia, in cui l’automobilista esterno non sa se può inserirsi o meno con il conseguente aumento del rischio di collisioni o frenate improvvise.
L’anticipo eccessivo della frecce o la sua assenza totale sono comportamenti scorretti che vanificano il principio base della segnalazione: comunicare agli altri la propria traiettoria.
Il caso delle rotatorie a più corsie, un comportamento differenziato
Quando la rotatoria è composta da due o più corsie, entra in gioco un’altra variabile: la posizione del veicolo all’interno dell’anello deve essere coerente con l’uscita da imboccare. Se si intende svoltare a destra o uscire alla prima, è opportuno entrare nella corsia più esterna, mantenendo la destra e attivando la freccia già in ingresso. Quando invece si vuole proseguire diritto o svoltare a sinistra, il conducente può scegliere corsie interne, a condizione che effettui poi la manovra di avvicinamento all’uscita in modo progressivo e ben segnalato. In particolare, nelle rotatorie più ampie, dove convivono veicoli di dimensioni diverse e spesso in forte velocità, la gestione della corsia e la corretta segnalazione del cambio di direzione sono di fatto azioni irrinunciabili.
Spostarsi da una corsia all’altra senza indicatore di direzione è una violazione del Codice della Strada e un potenziale pericolo per tutti i conducenti presenti.
Uscite a sinistra, quando usare la freccia sinistra
Un altro punto frainteso è l’uso della freccia sinistra. A differenza di quanto si potrebbe pensare, non va attivata in ogni accesso alla rotatoria, ma solo in un caso: quando l’uscita che si intende prendere è oltre la metà dell’anello, ovvero una svolta a sinistra o un’inversione di marcia. In questo modo la segnalazione con la freccia sinistra già in ingresso permette a chi osserva la manovra di comprendere che il veicolo non uscirà subito e quindi occuperà la rotatoria più a lungo.
Questo comportamento, poco adottato nella pratica quotidiana, migliora la leggibilità delle manovre e riduce gli attriti nel flusso di circolazione. Anche in questo caso, prima di imboccare l’uscita bisogna disattivare la freccia sinistra, portarsi nella corsia più esterna e inserire l’indicatore destro per completare la manovra.
Rotatorie all’italiana e all’europea
Un elemento di complessità deriva dalla diversa configurazione delle rotatorie. In Italia convivono due tipologie principali: la rotatoria all’italiana, dove la precedenza è regolata dalla destra, e la rotatoria all’europea, nella quale i veicoli che circolano nell’anello hanno la precedenza su chi si immette.
La segnaletica verticale è l’unico elemento in grado di determinare quale modello si sta affrontando. Quando è presente il triangolo di dare precedenza all’ingresso della rotatoria si tratta di una configurazione all’europea. In sua assenza, si applica la regola della precedenza a destra. Questa ambiguità può generare perplessità nei neopatentati, difficoltà interpretative nei conducenti stranieri e soprattutto disomogeneità nei comportamenti. Non di rado accade che, nella stessa città, si incontrino rotatorie con regole diverse. In ogni caso, l’uso delle frecce resta obbligatorio in presenza di qualunque tipo di manovra, a prescindere dal regime di precedenza vigente.
Sanzioni e responsabilità
Ignorare l’obbligo di segnalare le uscite dalla rotatoria può costare caro. In base al comma 7 dell’articolo 154 del Codice della Strada, la mancata o errata segnalazione di un cambio di direzione comporta una sanzione amministrativa da 42 a 173 euro, oltre alla decurtazione di due punti sulla patente.
Se dall’omessa segnalazione derivano incidenti o collisioni tra veicoli, il conducente può essere chiamato a rispondere anche civilmente o penalmente, a seconda della gravità dell’evento. La mancata attivazione della freccia, sebbene possa sembrare un’omissione di poco conto, è considerata una condotta negligente, soprattutto se dimostrata in caso di sinistro. Infine, in sede di esame per la patente, l’uso improprio degli indicatori in rotatoria costituisce motivo di bocciatura, come esplicitamente indicato nelle direttive agli esaminatori.