Fuga di notizie: il pm Prestipino al ristorante con De Gennaro, Gratteri
- Postato il 2 maggio 2025
- Notizie
- Di Quotidiano del Sud
- 1 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Fuga di notizie: il pm Prestipino al ristorante con De Gennaro, Gratteri
Ponte dello stretto e fuga di notizie: De Gennaro, Franco Gratteri e Prestipino intercettati dal Ros Due calabresi e “mezzo” al ristorante.
REGGIO CALABRIA- Questo ponte non s’ha da fare. Il Ponte sullo Stretto tra la Calabria e la Sicilia continua a fare discutere. Questa volta non ci sono le diverse fazioni in campo, quelli del sì e quelli del no. Il gioco sembra farsi sempre più duro, se di gioco si può parlare. La posta è alta e lo sanno tutti. Da tempo ognuno cerca di attrezzarsi come può. E a parte i problemi di natura politica e tecnica, quello che più spaventa è il pericolo dell’infiltrazione delle mafie nel progetto e nella eventuale costruzione dell’opera. I miliardi a disposizione fanno temere tutto questo.
E per prevenire c’è già chi ha pensato da tempo ad attrezzarsi, la magistratura, le forze dell’ordine, il consorzio di imprese Eurolink, incaricato della realizzazione del ponte, compresa la società Webuild, socio di maggioranza del predetto consorzio. Dall’altra parte ci sono i clan di mafia e ‘ndrangheta, che già sarebbero all’opera per sfruttare ogni occasione collegata alla grande opera.Tutto come era prevedibile. Solo che questa volta sembra certo questo quadro, per come venuto fuori da una presunta fuga di notizie tra addetti ai lavori.
LEGGI ANCHE: Il procuratore Prestipino indagato per rivelazione di segreto di ufficio
IL MISTERIOSO INCONTRO AL RISTORANTE ROMANO E L’INDAGINE SU PRESTIPINO
Ad un tavolo riservato del ristorante Vinando a Tor Margana, elegante trattoria romana ai piedi del Campidoglio, lo scorso primo aprile erano seduti insieme il magistrato Michele Prestipino Giarritta, l’ex capo della Polizia Gianni De Gennaro e Franco Gratteri, già capo dello Sco. I tre si erano dati appuntamento per telefono il giorno prima. Un incontro che sorprende soprattutto chi casualmente lo scopre. Il Ros sta tenendo sotto controllo da un po’ di tempo De Gennaro, per conto della Procura della Repubblica di Caltanissetta, in merito ad una indagine su presunti depistaggi sulla strage di via D’Amelio del 1992. Sorprende la telefonata tra Prestipino, aggiunto della Direzione nazionale antimafia, e De Gennaro.
FUGA DI NOTIZIE, IL ROS MONITORA L’INCONTRO E IL PROCURATORE PRESTIPINO SVELA «PARTICOLARI RILEVANTI»
Ai carabinieri del Ros vengono dati istruzioni per fare di tutto per monitorare alla perfezione l’incontro nel famoso ristorante romano, ai quali puntuali si presentano in tre, con Prestipino, De Gennaro e Gratteri. E tra le prelibatezze dell’antica vineria sarebbero emersi «particolari rilevanti delle indagini in corso da parte di alcune procure antimafia», per come rivelato dallo stesso Procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca. Ora Prestipino è indagato ufficialmente dalla Procura siciliana con l’ipotesi di avere rivelato informazioni riservate a De Gennaro su inchieste attualmente aperte in cinque diverse procure italiane, riguardanti infiltrazioni di Cosa nostra e ‘ndrangheta sulla costruzione del Ponte sullo Stretto, oltre ai tentativi dei clan calabresi di inserirsi in settori economici strategici del Nord Italia, sempre legati alla realizzazione del Ponte. Intanto, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo ha revocato tutte le deleghe investigative a Prestipino «per tutelare la credibilità dell’ufficio».
PRESTIPINO INDAGATO PER UNA PRESUNTA FUGA DI NOTIZIE: UN FILO CALABRESE TRA I PROTAGONISTI DELLA VICENDA
Ma in tutta questa vicenda che sta prendendo forma, c’è un dato curioso che accomuna i tre soggetti principali della stessa, sottolineando che per il momento solo il magistrato Prestipino risulterebbe indagato. Quest’ultimo, siciliano, ha operato negli anni passati in Calabria, mentre gli altri due, De Gennaro e Gratteri, sono di origini calabresi, terra con la quale hanno sempre mantenuto stretti legami di parentela e amicizie. Michele Prestipino è una figura di spicco nella lotta alla criminalità organizzata.
Dopo le inchieste palermitane contro Cosa nostra, si è occupato della lotta contro la ’ndrangheta come procuratore aggiunto a Reggio Calabria per alcuni anni. Segue a Roma il procuratore Pignatone, dopo che non riesce a prendere il suo posto alla guida della Dda reggina. Molto altro lo spiega Luca Palamara nel suo libro “Il Sistema”. Alla fine approda alla Dna, ora senza deleghe, per l’accusa che pende sulla sua testa di «rivelazione di segreto d’ufficio».
GIANNI DE GENNARO: UNA CARRIERA TRA POLIZIA E GRANDI OPERE
Gianni De Gennaro era l’intercettato per altra causa. Nativo di Reggio Calabria, le sue origini sono di Stilo, dove fino a qualche decennio fa i suoi antenati avevano delle abitazioni e solevano tornare in vacanza frequentemente. Lo stesso Gianni De Gennaro aveva una villa nella frazione Ellera di Camini, nell’Alta Locride, poco distante dal mare. De Gennaro, come il padre che è stato commissario di governo alla Regione Calabria, ha continuato ad avere molti amici nel comprensorio del suo luogo d’origine. Il fratello Andrea, più piccolo di qualche anno, è il comandante generale della Guardia di Finanza. Uomini di Stato tutti. Ma quella di Gianni De Gennaro è stata una carriera veloce e costellata di successi, capo della Polizia, assolto in via definitiva per i fatti del G8 di Genova del 2001.
De Gennaro non va mai in pensione e, dopo vari incarichi di primissimo ordine in Finmeccanica, poi Leonardo, lo stesso diviene presidente di Eurolink, general contractor, una sorta di consorzio di imprese impegnato per la progettazione e la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. La nomina giunge da Webuild, un colosso internazionale che opera in 50 Paesi e si occupa tanto di sicurezza quanto di “realizzazione di grandi opere ed infrastrutture complesse per la mobilità sostenibile, l’energia idroelettrica, l’acqua, i green buildings”. Webuild ha il 45% del consorzio, il resto è diviso fra imprese spagnole, italiane e giapponesi. L’ormai anziano dirigente di polizia è stato scelto in quanto esempio di «esperienza istituzionale e di azienda, integrità e trasparenza sempre orientate ad un approccio di legalità e sicurezza per il Paese».
FRANCO GRATTERI: L’ESPERTO DI SICUREZZA DI WEBUILD
E c’è un altro calabrese attorno al tavolo del ristorante romano, con Prestipino e De Gennaro.
E’ Franco Gratteri, nativo di Taurianova, ma in realtà di Roccella Jonica. Gratteri cura il settore della sicurezza, come consulente, per conto della Webuild, molto vicino quindi a De Gennaro, come nel recente passato in Polizia.
Il Quotidiano del Sud.
Fuga di notizie: il pm Prestipino al ristorante con De Gennaro, Gratteri