Gaza, il rifiuto di Tajani di riferire in Parlamento ormai è un caso. Le opposizioni: “Quanto ancora dobbiamo pietire la sua presenza?”

  • Postato il 13 maggio 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è dato per disperso in Parlamento. Hanno voglia le opposizioni a richiedere la sua presenza quasi in ogni seduta di Camera e Senato. La risposta del governo è un silenzio di tomba. Il capo della diplomazia di Gaza parla fuori dalle Camere, per esempio alla (necessario copia e incolla dall’agenzia di stampa) “assemblea generale dell’Italy-Japan Business Group”. Dice Tajani: “La nostra proposta coincide con quella dei paesi arabi ed è alternativa alla proposta e all’azione israeliana. Io credo che sia giunto il momento di deporre le armi e di lavorare per costruire la pace così come detto Papa Leone XIV”. Parole che però non trovano ospitalità in Parlamento.

Oggi di nuovo si è verificato il miracolo che la richiesta della sua presenza in Aula per un’informativa ha unito tutte le opposizioni (fino a Italia Viva), spinte soprattutto dalle dichiarazioni dell’esercito e dello Stato di Israele – primo il capo del governo Benyamin Netanyahu – che parlano di una imminente invasione di Gaza. “Io mi chiedo per quanto tempo ancora dobbiamo pietire la presenza del ministro degli Esteri in quest’aula su un tema drammaticamente urgente e che coinvolge le nostre coscienze – interviene Stefano Patuanelli, capogruppo del M5s a Palazzo Madama – A Gaza è in corso un genocidio, una deportazione di massa: i piani di Netanyahu sono piani criminali. Il ministro Tajani ha il dovere di venire in aula e dirci quale sia la posizione del governo su Gaza. Vogliamo sapere oggi la data dell’informativa: noi siamo qui ad aspettare”.

Il capogruppo del Pd Francesco Boccia aggiunge: “Il ministro Tajani ha lamentato di non essere stato chiamato, io chiedo ai presidenti dei gruppi di maggioranza di essere testimoni della richiesta insistente di tutti i gruppi di opposizione. Probabilmente il governo si è occupato d’altro e non ha seguito i lavori parlamentari, non sarebbe la prima volta. Chiediamo con urgenza in questi giorni, in questa settimana, un’informativa completa”.

“Non è possibile – continua Boccia -, e anche la maggioranza dovrebbe sentire la nostra stessa necessità, che veniamo informati solo dai media. Si tratta di una tragedia che riguarda oltre 2 milioni di sfollati, 470mila persone in imminente pericolo di morte per fame di cui 71mila bambini e 17mila madri. Non è accettabile, siamo il Parlamento della Repubblica. Preghiamo quindi la presidenza del Senato di garantire un’informativa urgente in aula questa settimana, domani o giovedì e quando il ministro Tajani verrà sarà comunque troppo tardi, visto che sono settimane che chiediamo l’informativa e da mesi chiediamo che le nostre mozioni diventino oggetto di dibattito parlamentare”.

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