Geely Talks, una nuova idea di mobilità prende forma. Tra tecnologia avanzata e apertura al futuro
- Postato il 25 novembre 2025
- Fatti A Motore
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
Dopo lo sbarco ufficiale sul mercato italiano, Geely punta a diventare un player credibile per istituzioni, addetti ai lavori e automobilisti. Non una semplice “nuova casa automobilistica”, ma un marchio che vuole inserirsi nel dibattito sulla mobilità del futuro con contenuti tecnici solidi, un approccio culturale aperto e una strategia costruita su innovazione e design. È in quest’ottica che nasce la collaborazione con il Politecnico di Milano, presentata ai Geely Auto Talks: un osservatorio privilegiato su come Intelligenza Artificiale, ADAS (ovvero i sistemi di assistenza alla guida), elettrificazione e nuove competenze stanno ridisegnando l’automotive.
La fotografia scattata dal Polimi è chiarissima. Il mercato italiano degli ADAS cresce a doppia cifra e ha raggiunto 1,2 miliardi di euro nel 2024. Ma soprattutto questi sistemi generano benefici tangibili: la diffusione di tecnologie come la frenata automatica d’emergenza o il mantenimento della corsia, giusto per citarne alcune, ha ridotto gli incidenti del 12% e la gravità degli infortuni del 13%, con un risparmio sociale che supera gli 1,8 miliardi di euro nell’ultimo decennio.
L’intelligenza artificiale accelera ulteriormente questo cambiamento: oggi l’automotive è tra i settori più maturi nell’adozione di soluzioni AI. Dai sistemi predittivi che anticipano comportamenti a rischio, alla progettazione generativa nei centri R&D, fino alla gestione del veicolo in tempo reale, l’AI permea l’intera catena del valore.
E la guida autonoma? Nel mondo, oltre la metà dei progetti più avanzati riguarda i robotaxi, con Cina e Stati Uniti in forte vantaggio competitivo. In Italia siamo indietro, c’è dunque la necessità di riguadagnare terreno.
Tecnologia, però, significa anche persone. La grande indagine sulle risorse umane del Politecnico, condotta su migliaia di cittadini e decine di opinion leader, racconta un’automotive che sta cambiando pelle: il 56% delle aziende segnala carenza di competenze specifiche e quasi la metà richiede nuovi set di skill, soprattutto su elettrificazione, AI, sostenibilità e guida autonoma. I ruoli più richiesti nei prossimi cinque anni? Automotive engineer, IT specialist e data analyst, insieme a figure di customer care e marketing sempre più data-driven.
È proprio per colmare questo divario – tecnologico, culturale e di competenze – che Geely intende proporsi come attore sistemico. Come spiega Marco Santucci, il numero uno di Geely Italia: “Crediamo fortemente nel potenziale dell’Italia come hub strategico per l’innovazione, il design e la mobilità del futuro. Il nostro Rinascimento Tecnologico mette al centro le persone e usa la tecnologia per migliorare la qualità della vita, rendendo più sicuro e sostenibile il modo di muoversi”.
Non solo auto, dunque. Geely punta a costruire un ponte stabile tra industria, istituzioni, università e professionisti. Un modo concreto per dimostrare che credibilità e visione non si dichiarano. Si costruiscono, numeri alla mano.
L'articolo Geely Talks, una nuova idea di mobilità prende forma. Tra tecnologia avanzata e apertura al futuro proviene da Il Fatto Quotidiano.