Ghiglia: “Report vale quanto i Teletubbies”. E niente dimissioni: “Visto che siamo indipendenti dalla politica”
- Postato il 10 novembre 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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“La puntata di Report? Per me ha il valore di una puntata dei Teletubbies”. Parole di Agostino Ghiglia, componente del Garante della Privacy e al centro delle inchieste della trasmissione di Rai3 dopo la multa che la trasmissione ha ricevuto proprio dall’Authority. Un passo indietro del Collegio del Garante dopo le polemiche? “Non c’è nessun motivo per farlo, perché la politica che lo chiede deve mettersi d’accordo con se stessa, o questo è un Garante indipendente, e quindi non dipende dalla politica, o questo è un garante dipendente, e quindi dipende dalla politica. Non si può andare a giorni alterni, la politica o c’è o non c’è. Visto che siamo indipendenti non teniamo conto delle suggestioni della politica”, ha detto in un’intervista al programma L’aria che tira, su La7. Ghiglia non si scompone davanti alla richiesta delle opposizioni di azzerare l’Authority. E se la premier Giorgia Meloni si smarca – “l’azzeramento non compete al governo, ma allo stesso collegio” -, lui taglia corto e respinge l’ipotesi.
Parlando della sua visita nella sede di Fratelli d’Italia il giorno prima della multa contro Report, Ghiglia ha ribadito: “Ho sempre confermato di aver salutato Arianna Meloni dopo un colloquio con Italo Bocchino per la presentazione del mio nuovo libro”. Nessuna relazione con la multa? “Assolutamente no: come spiegato più volte da tutti i media, il mio voto sarebbe stato comunque ininfluente: ho votato convinto, ma che avessi partecipato o meno alla votazione, la sanzione a Report ci sarebbe stata e quella sarebbe stata”. Tornando a Report e alle accuse di conflitto di interesse, “non emergono conflitti di interesse: in qualsiasi cda, collegio, attività anche parlamentare possono emergere eventuali conflitti di interesse per situazioni pregresse. Nel momento in cui emergono, in tutto il mondo, la persona che è in eventuale conflitto si alza e si astiene dalla votazion. Accade normalmente in tutti i consessi in cui esiste un organo collegiale che prende decisioni, non c’è alcun tipo di problema”.
Quanto alle spese, “dalla puntata di Report – e chiedo da settimane un confronto con Ranucci, mi piacerebbe che mi ponesse domande anziché fuggire sempre dietro un format che fa taglia e cuci di pezzi – abbiamo uno stipendio stabilito da una legge dello Stato, e una quota rimborso: nella mia sono compresi anche i viaggi Roma-Torino e in giro per l’Italia e gli alberghi, è un normale rimborso spese che non farebbe scandalo per alcuno stando che stiamo quasi sempre decisamente sotto il tetto”. Inoltre, dice ancora Ghiglia, “abbiamo anche organo di controllo interno con due magistrati della Corte dei Conti e un magistrato del Tar, i nostri conti sono sezionati all’euro. Se c’è qualcosa che incautamente, non per colpa nostra, è stato fatto passare dagli uffici, non c’è alcun problema a restiruirli”. Infine la domanda sull’ammontare della multa per Report, da 150mila euro, “le nostre multe possono andare in questo caso dal 4% del fatturato fino a 20 milioni. La multa a Report, per paradosso, avrebbe potuto anche essere di 20 milioni, addirittura del 4% del fatturato di Rai. Quindi è assolutamente una sanzione in linea con tante altre che sono state date. Dobbiamo tenere contro del fatturato, lo dicono il Gdpr e il Codice Privacy”.
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