Giubileo 2025, Sassello tappa di pellegrini da tutto il mondo per venerare la Beata Chiara Luce Badano

  • Postato il 9 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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chiara luce badano

Sassello. Il Giubileo della Speranza porta anche a Sassello decine di pellegrini da tutto il mondo che, in viaggio per Roma o di ritorno dalle loro esperienze spirituali fanno tappa nel luogo di nascita della Beata Chiara Luce Badano. Sono stati finora in molti che hanno voluto avvicinarsi al ricordo della venerabile sassellese, morta il 7 ottobre 1990 dopo una lunga e travagliata malattia. Come affermano dalla Fondazione a lei dedicata, “Chiara continua ad essere presente e la testimonianza arriva proprio da coloro che percorrono migliaia di chilometri per poter pregare sulla sua tomba o per essere presenti in occasione della Festa liturgica, il 29 ottobre di ogni anno, data della sua nascita”.

Proprio domenica scorsa, 7 settembre, sono stati proclamati santi da Papa Leone XIV Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis, i quali “rappresentano un grande esempio per la gioventù odierna, in particolare per la loro grande devozione all’Eucaristia e per il loro impegno per i poveri, loro che erano cresciuti in famiglie benestanti, dove la devozione era scarsa o addirittura assente. Sentiamo tutti nel cuore la stessa cosa che Pier Giorgio e Carlo hanno vissuto: questo amore per Gesù Cristo, soprattutto nell’Eucaristia, ma anche nei poveri, nei fratelli e nelle sorelle”, come ha rimarcato il Santo Padre durante la celebrazione solenne.

In un anno giubilare in cui molti giovani stanno dimostrando il bisogno di avvicinarsi alla Fede, è giusto ricordare anche chi ha dedicato la sua vita, seppur troppo breve, all’amore per Gesù, come Chiara Luce Badano. A Sassello, dove nacque nel 1971, conobbe il movimento dei focolari nel 1980. S’impegnò come attivista di tale gruppo ad Albisola e Genova, occupandosi di bambini e anziani; iniziò anche una fitta corrispondenza con la leader e fondatrice dei Focolari, Chiara Lubich. Trasferitasi a Savona per gli studi liceali, nel 1988 ebbe le avvisaglie del tumore osseo che ne causò la morte: durante una partita di tennis, avvertì infatti un forte dolore alla spalla e nel febbraio 1989 le fu diagnosticato un osteosarcoma con metastasi. Operata una prima volta alle Molinette di Torino fu sottoposta a chemio e radioterapia. Nonostante la chirurgia, perse l’uso delle gambe e nel giugno successivo fu operata di laminectomia dorsale.

Durante il ricovero continuò a seguire le attività dei focolarini: donò i suoi risparmi a un amico in partenza per una missione nel Benin e realizzò lavori a mano da vendere per beneficenza. Oramai malata terminale nonostante gli interventi, trascorse gli ultimi mesi di vita a casa a Sassello fino alla morte, sopraggiunta il 7 ottobre successivo. Poco prima aveva salutato la mamma dicendole “Sii felice, perchè io lo sono”. Già da due mesi aveva dato disposizioni per le sue esequie, chiedendo d’esser deposta nel feretro indossando un abito bianco da sposa, considerando il momento del suo trapasso il matrimonio con Gesù e, contestualmente, disponendo che le sue cornee fossero donate. Chiara Lubich, negli ultimi giorni della vita della giovane, le diede il soprannome di Chiara Luce. Le sue spoglie sono sepolte nella cappella di famiglia del cimitero di Sassello.

Le procedure burocratiche di canonizzazione iniziarono nel 1998 a cura della diocesi di Acqui e nel 2000 la causa fu presa in carico in Vaticano. Tra le ragioni addotte per la canonizzazione figurano la dedizione alla cura di bambini e anziani e il comportamento definito “eroico” davanti alla malattia. Chiara Badano fu dichiarata venerabile da Benedetto XVI il 3 luglio 2008.

Dopo la Beatificazione avvenuta il 25 settembre 2010, la fama di santità di Chiara Luce non si è mai interrotta. Ora per aprire la Causa di Canonizzazione occorre lo studio di un nuovo miracolo che sia avvenuto per intercessione della stessa Beata. In questi anni sono tanti i documenti arrivati alla Postulazione con presunte Grazie. Il Vescovo Sua Eccellenza Monsignor Luigi Testore ha nominato  il Postulatore, Rev. Giovangiuseppe Califano, a disposizione per raccogliere testimonianze attraverso il form presente sulla pagina web della fondazione.

Intanto, per il prossimo 29 ottobre, oltre alla Festa liturgica con la Messa solenne che verrà celebrata dal Vescovo, si terranno le premiazioni dei due concorsi istituiti dalla Fondazione, uno per promuovere i progetti di solidarietà, come Chiara ha insegnato aiutando i bisognosi, l‘altro, legato all’arte, per testimoniare con il talento quanto la vicenda della Beata abbia ispirato e affascinato.

Autore
Il Vostro Giornale

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