Hamilton e Leclerc risposta a Elkann ma Lewis affonda il colpo: "Posso fare meno interviste" e Charles va da Newey

  • Postato il 20 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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C’è un mondiale da assegnare e che riprende la volata per il titolo a Las Vegas. Ma non per la Ferrari a caccia sempre della prima quanto oramai utopistica vittoria della stagione. E allora anche alla vigilia dell’ennesimo week end americano a tenere banco nel media day è l’attacco del presidente John Elkann ai piloti. A rispondere per la prima volta, direttamente, sono proprio Charles Leclerc e Lewis Hamilton che hanno svelato anche alcuni particolari di quello sfogo “presidenziale”.

Leclerc su Elkann: “Mi aveva avvisato”

Lo sanno anche i muri, oramai quasi due settimane fa, all’indomani della debacle della Ferrari in Brasile con entrambe le monoposto ritirate, il presidente John Elkann aveva aspramente e direttamente bacchettato i piloti, Hamilton e Leclerc, invitandoli platealmente “a parlare di meno e guidare di più”.

Parole dure che hanno sollevato un polverone attorno a Maranello. E se Hamilton e Leclerc aveva risposto tramite social, anche se indirettamente, a Las Vegas nel media day la conferenza stampa dei due piloti ha avuto praticamente un solo argomento trainante. Charles svela un retroscena sullo sfogo di Elkann: “John mi ha chiamato prima, come fa dopo ogni gara, per verificare e dirmi che il messaggio che voleva trasmettere era positivo. Farò assolutamente tutto il possibile per riportare la Ferrari al vertice.”

Il monegasco non sembra avere molta voglia di parlarne: “John è molto ambizioso, vuole il meglio, e credo che questo sia il suo modo di esprimerlo. Ma ho parlato con lui, e questa è la cosa più importante. Non voglio perdere troppo tempo su questo”. E all’ennesima domanda sbotta un po’: “Per tutta la squadra non è stato percepito negativamente, perché la spiegazione è stata data immediatamente. Non ripeterò quanto detto. Ho parlato con John, ho capito cosa intendeva dire, e questo mi basta.”

Hamilton: “Parlo con Elkann ma posso fare meno interviste”

Da Leclerc a Hamilton il passo nel box Ferrari è breve anche se il rendimento dei due piloti è stato molto diverso. Ecco perchè, per molti, il vero bersaglio di Elkann era proprio il britannico che ha spesso contestato in questi mesi il metodo di lavoro di Maranello, dicendo apertamente di volerlo cambiare, parlando anche di dossier consegnati alla Scuderia per orientarne il lavoro, tecnico ma non solo.

A Las Vegas, Hamilton a proposito delle parole di Elkann ha risposto per le rime con una battuta pungente: Sono sempre disposto a fare meno interviste se è il caso” dice con un sorriso sarcastico. Si sa che Lewis negli ultimi anni, anche in Mercedes ha spesso chiesto di essere sempre meno coinvolto nelle attività coi media e con gli sponsor”.

Poi è entrato più nel particolare: “Ma no, seriamente, penso che tutti noi dobbiamo assumerci le nostre responsabilità in questa squadra e fare la nostra parte. Voglio dire, parlo con John ogni settimana e abbiamo un rapporto fantastico. E so che c’è tanta passione in questa squadra, in ogni singolo membro di questa squadra”.

La resilienza di Lewis

Dopo il ritiro in Brasile, l’ennesimo risultato negativo di una stagione che lui stesso ha definito un incubo, Hamilton appare provato da un anno in Ferrari che non è andato come lui e i tifosi ferraristi speravano ma non si abbatte: “È stato molto difficile in alcuni momenti dell’anno, ma credo di essere davvero, davvero… sento di aver sorpreso me stesso in termini di resilienza. Mi sento ancora molto, molto positivo. Mi sento ancora molto determinato, molto impegnato nella sfida che ci attende, e vedo davvero che ogni sfida che affrontiamo è un’opportunità per imparare e crescere.”

“È stato l’anno più impegnativo – prosegue Lewis – e non è certo un anno che nessuno sognerebbe mai, soprattutto al primo anno con la speciale Ferrari. Ma impariamo da ogni singolo weekend. Sono davvero convinto che faremo tesoro degli insegnamenti di quest’anno per costruire e crescere verso qualcosa di ancora migliore in futuro. E credo fermamente in ogni singolo individuo, in fabbrica e in pista, che fa un lavoro straordinario ogni settimana. Danno il 100%, ed è tutto ciò che si può chiedere alle persone. Mi impegno ad aiutarli a ricostruirsi e a crescere, tornando alla vittoria.”

Leclerc, le voci di un contatto Aston Martin

Secondo il decano dei giornalisti di F1, Leo Turrini, molto vicino all’ambiente Ferrari, il manager di Leclerc, Nicolas Todt, figlio di Jean ex team principal dei tempi d’oro di Schumacher, sarebbe stato contattato più volte dai vertici di Aston Martin. Una possibile manovra che guarda al 2027, anno particolarmente strategico nella Formula 1 che verrà.

Non è un mistero che Leclerc faccia gola a Lawrence Stroll e che Aston Martin sia alla ricerca di un grande pilota, si parla anche di Verstappen, per il dopo Alonso. Dall’altra parte Leclerc in Ferrari da 7 anni potrebbe anche decidere di cambiare aria se il 2026 dovesse essere ancora deludente.

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